Ciao a tutti musicoffili, eccoci tornati per il seguito di questa guida teorica, ovviamente diamo per scontato che la prima parte del vademecum sia già stata letta/studiata (vedi link a fondo pagina); d’altra parte, se ancora non vi è chiaro qualcosa, in questo nuovo appuntamento troverete ulteriori approfondimenti.
Torniamo quindi a noi!
1) Intervalli (schema da sesta corda);
2) Triadi (CAGED) alle scale tramite armonizzazione;
3) Conclusioni.
Di seguito troverete uno schema in cui sono raffigurati i vari intervalli più utilizzati. Seguendo questo esempio a partire dalla nota DO sulla sesta corda (VIII tasto) vi sarà più semplice l’individuazione delle distanze sulla tastiera e sarà indispensabile successivamente esercitarsi anche a partire da altre corde. Grazie a questa visione risulterà chiara la costruzione e la successiva estensione di accordi e scale. Nel caso presentato: intervalli da sesta corda, potete chiaramente individuare le note che compongo l’accordo (maggiore o minore) nelle due forme E e G in quanto sappiamo che si costruiscono proprio dalla corda in questione.
Riproponendo il tutto (con eventuali accorgimenti) a partire da quinta corda saremo in grado di costruire le forme A e C. N.B. Tutti gli intervalli, siano essi semplici o composti, mantengono lo stesso nome per facilitare l’apprendimento. Le sigle come il solito sono: “∆” per gli intervalli maggiori, “b” per quelli minori ed infine “p” per gli intervalli giusti.
Dalle triadi (CAGED) alle scale tramite armonizzazione Come anticipato nella prima parte possiamo estendere una triade (maggiore o minore) sovrapponendo ulteriori intervalli di terza, armonizzando di conseguenza a 4, 5, 6, 7 voci ed ottenendo accordi di settima, nona, undicesima e tredicesima. Giunti all’estensione di tredicesima stiamo praticamente usando tutte le note della scala!
Vi riproponiamo di seguito i due modi per costruirla, e come esempio prenderemo la scala di DO maggiore:
1) classica visione TTSTTTS per intervalli di seconda
2) scala maggiore ottenuta con sovrapposizione di intervalli di terza a partire dall’accordo di tonica (I grado): DO∆13
Con i diagrammi successivi capirete cosa accade se applico questo metodo su tutte le forme degli accordi del sistema. Partiamo come al solito dalla triade e man mano aggiungiamo un grado. Se non ve ne siete ancora accorti, state imparando contemporaneamente: NOTE sulla tastiera, ACCORDI e SCALE!
Come esempio rimaniamo sull’accordo di DO maggiore ed estendiamolo mantenendo le note della scala maggiore. Anche in questo caso per semplificare il tutto manteniamo il nome semplice dei vari intervalli (esclusa la seconda che sarà visualizzata come nona). Il grado che andiamo a sovrapporre man mano è chiaramente visibile.
Conclusioni
Come avrete notato vi abbiamo sempre portato esempi in DO maggiore (accordo e scala). Sia chiaro che, per ottenere differenti sfumature e sonorità, risulta pressoché obbligatorio l’analisi di altri accordi e scale. Di conseguenza possiamo tenere validi gli schemi precedentemente mostrati, ma ad ognuno di questi verranno applicate le giuste variazioni. A tal proposito vi porto un breve e conciso elenco di rapporto scala/accordo esteso rappresentato nella seguente tabella:
Ricordo nuovamente che per ciò che concerne l’argomento “estensione degli accordi” ci sarebbe molto altro di cui parlare, nonché diversi aggiustamenti e correzioni su alcuni accordi, ma per ora non dobbiamo dimenticare che il corso in questione e la sua metodologia di lavoro sono incentrate sull’utilizzo dell’accordo in funzione melodico/armonica e non esclusivamente armonica! Come il solito per domande e chiarimenti ormai lo sapete tutti, ci ”vediamo” sul forum! Rock on!
Stefano Maroelli
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