Analizziamo ora tre tipologie di alimentatori che si ritrovano negli amplificatori solid state e valvolari. Il primo tipo prevede la circuitazione con ponte raddrizzatore a stato solido (diodi al silicio) ed è usato sia in circuitazioni valvolari sia nelle amplificazioni a transistor (vedi figura 1). Figura 1 F = fusibile di rete
T = trasformatore di alimentazione
DS = ponte di diodi rettificatore (o ponte di Graetz)
C = condensatore di filtraggio In questo circuito i diodi del ponte funzionano due a due trovandosi alternativamente in conduzione.
Attraverso questa commutazione la tensione alternata del secondario viene convertita in impulsi unidirezionali che caricano il condensatore serbatoio alla tensione di picco degli impulsi stessi.
Per questa ragione la tensione fornita a vuoto è più elevata della tensione alternata efficace fornita dal trasformatore di circa 1,44 volte .
Il secondo tipo prevede l’uso di un rettificatore a vuoto (valvola raddrizzatrice biplacca) e di un trasformatore di alimentazione con secondario a presa centrale ( vedi figura 2). Figura 2 T = trasformatore di alimentazione
F = fusibile di rete
Z = impedenza livellatrice
C1, C2, C3 = condensatori di filtraggio Una delle caratteristiche di questo circuito (che può essere realizzato anche con diodi a stato solido) è quella di richiedere una tensione alternata ai capi del secondario del trasformatore doppia di quella che sarebbe necessaria con un circuito a ponte.
Il terzo tipo di circuitazione (figura 3) piuttosto particolare è il famoso Dual-Rectifier che prevede la possibilità di scegliere tra rettificazione a stato solido o a valvola. Figura 3 T = trasformatore di alimentazione
DS = diodi rettificatori
V1 = valvola raddrizzatrice (5AR4)
S = selettore stato solido / valvola Questo circuito, utilizzato da famosi marchi di amplificatori, prevede la possibilità di scegliere, mediante un semplice interruttore, tra rettificazione a stato solido e a valvole.
Infatti, ad interruttore (S) aperto è in funzione la valvola rettificatrice secondo il principio sopra illustrato.
Se invece l’interruttore viene chiuso vengono inseriti in circuito i diodi al silicio che, per la loro molto minore caduta di tensione diretta, in pratica cortocircuitano, escludendola, la valvola raddrizzatrice.
Concludiamo con un accenno alle diverse caratteristiche timbriche dei circuiti descritti.
In generale si può dire che la rettificazione solid state è caratterizzata da una maggiore facilità di erogazione di corrente che si traduce in maggiore dinamica e solidità sulle basse frequenze, minore distorsione e maggiore focalizzazione.
Per contro, alcuni musicisti considerano più freddi nel suono gli amplificatori dotati di questo sistema di alimentazione.
Calore, morbidezza e facilità nel raggiungere distorsioni particolarmente musicali sono invece le caratteristiche degli apparecchi con raddrizzatore a valvole che però “mostrano il fiato più corto” per quanto riguarda il punch.
La focalizzazione e gli estremi di banda risultano meno presenti.
Il dual rectifier, al prezzo di una maggiore complessità circuitale offre la possibilità di scegliere tra le due caratteristiche sonore che abbiamo descritto.
Ciao e alla prossima!
Preamplificatore 2° parte
Analizziamo ora tre tipologie di alimentatori che si ritrovano negli amplificatori solid state e valvolari. Il primo tipo prevede la circuitazione con ponte raddrizzatore a stato solido (diodi al silicio) ed è usato sia in circuitazioni valvolari sia nelle amplificazioni a transistor (vedi figura 1). Figura 1
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