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Strumenti per creativi Pt.1

Essere creativi è un dono, o almeno così si dice in giro. Personalmente ho sempre creduto che, nel bene o nel male, chiunque nasca con almeno un briciolo di creatività faccia parte di set di strumenti che milioni di anni di evoluzione ci hanno donato al solo fine di sopravvivere. Tuttavia è palese che al mondo ci s

Essere creativi è un dono, o almeno così si dice in giro. Personalmente ho sempre creduto che, nel bene o nel male, chiunque nasca con almeno un briciolo di creatività faccia parte di set di strumenti che milioni di anni di evoluzione ci hanno donato al solo fine di sopravvivere.
Tuttavia è palese che al mondo ci siano persone dotate di creatività ed immaginazione fuori dal comune e che tramite queste siano riuscite a trasmetterci opere in grado di suscitare enormi emozioni. Siamo portati ad avere una considerazione smisurata di questi “grandi”, ad idolatrarli, a considerarli quasi come extraterrestri o divinità dotate di poteri inarrivabili, ma spesso ci si dimentica che dietro ci sono anni di studio e di affinamento di capacità, che sono altrettanto importanti per ottenere il successo in ogni campo.Lo scopo di questa serie di articoli è di fare una modesta panoramica di metodi e tecniche volte ad aiutare la creatività, ciò che la natura ci ha concesso di avere, a venir fuori in modo efficace.
Intanto voglio fare una premessa: che ci crediate o meno, c’è creatività in qualsiasi aspetto della nostra vita, anche volendo è proprio difficile non mettercene un poco. Questo dovrebbe incoraggiarci in merito al fatto che non tutti possono essere creativi; ovviamente non tutti lo saremo in parti uguali ma è sempre un’ipotesi meno avvilente di quella che prevede la possibilità di esserne totalmente sprovvisti! 😉

Partiamo dall’inizio: l’ispirazione.
Molto spesso si legge che per scrivere un brano musicale, una poesia, dipingere un quadro, occorra “ispirazione”, che questa non si possa accendere a comando; si dice anche che l’ispirazione e la creatività (intesa come la caratteristica propria del creativo) non si apprendono leggendo dei libri o facendo dei corsi, ma ci si deve nascere, cosa probabilmente vera, almeno se consideriamo il fatto che ogni individuo ha delle predisposizioni e dei “talenti”, fra cui può esserci pure la creatività in un qualche campo.
Tuttavia mi sono sempre chiesto come possa essere completamente vero nel caso di persone che ne hanno fatto un lavoro e, sotto contratto, hanno sfornato abbondanti “panetti di creatività” in modo quasi costante.
Di conseguenza dovremmo essere portati a supporre che, se talento e creatività sono cose che si devono avere innate, di cui la natura deve averci piantato il loro seme in qualche modo, il saperle sfruttare a dovere sia qualcosa che da dover imparare. In particolare esistono metodi per veicolare l’energia creativa, ma anche per stimolarla, pensate ad esempio a quanto si possa essere ispirati davanti ad un bellissimo tramonto oppure, in modo diametralmente opposto, davanti ad una tragedia della vita.

Insomma, per dare sfogo alla creatività si deve ricevere un forte stimolo emozionale, ma anche saper percorrere la strada della routine, con il crearsi uno o più metodi. Sembra una contraddizione pensare che l’atto di creare qualcosa sia il risultato di un metodo di lavoro, che è per definizione l’opposto dalla creatività… ma riflettendo un po’ di più diventa abbastanza chiaro che l’uso di uno schema di lavoro non inficia l’intuizione.
Del resto, a parte forse qualche rarissimo genio, nessuno di noi partorisce idee complete e definite in un solo momento, si parte generalmente da un’idea e la si sviluppa applicando le proprie esperienze e la propria tecnica. Di fatto, applichiamo sempre un metodo, anche se non ci pensiamo, è un altro dei nostri strumenti evolutivi, cioé intuire e adattarsi alle novità, accumulare esperienza ed imparare a trattare gli eventi futuri sulla base di questa.

Bene, adesso che abbiamo chiaro in mente l’importanza del metodo, partiamo da qualcosa di più concreto. Naturalmente non posso fare altro che raccontare alcuni dei millemila metodi che ciascuno di noi si è inventato o in qualche modo ha imparato, in particolare posso raccontare dei miei e di quelli che ho osservato nel corso degli anni, suonando con altri musicisti. Stay tuned per la prossima puntata!Roberto “robyz” Sanna

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