Salve MusicOffili, torniamo a parlare del nuovo Kawai ES8, al termine di un breve periodo di prova in cui abbiamo potuto saggiare le potenzialità di questo compatto pianoforte digitale giapponese; potenziato in elementi cardine che determinano il feeling del musicista quali la meccanica e la generazione sonora, l’ES8 presenta inoltre nuove funzionalità che ne incrementano le prestazioni in ambito didattico e nell’intrattenimento.
Le caratteristiche
Il design elegante, le dimensioni e anche i controlli sul pannello dello strumento sono identici al precedente ES7. A una linea che resta immutata fa da contraltare un’ossatura dello strumento completamente rivista: l’ES8 monta la meccanica Responsive Hammer Action III, dotata di finitura dei tasti in avorio sintetico, di tre sensori su ogni tasto e la simulazione Let-Off per lo scappamento; un’altra novità insita in questa meccanica è l’introduzione di un contrappeso in ciascun tasto, per migliorarne ulteriormente la risposta al tocco.
Anche la generazione sonora è stata rivista: l’ES8 dispone della più recente sintesi proprietaria denominata Harmonic Imaging XL (HI-XL), che equipaggia altri strumenti Kawai quali i verticali della al top di gamma della serie CA, oppure gli stage piano della linea MP. L’arsenale timbrico dell’ES8 ammonta complessivamente a 34 preset, e tra i pianoforti acustici troviamo oltre al canonico EX Grand Piano, anche delle varianti desunte da altre raffinate controparti acustiche quali i modelli SK-EX e SK-5, facenti parte della gamma di pianoforti da concerto Shigeru Kawai. La polifonia dell’ES8 è di 256 note.
Il parco effetti comprende una terzetto di DSP dedicati rispettivamente al riverbero, alle modulazioni e alla sezione Amp Simulator dedicata principalmente ai pianoforti elettrici. A supporto del musicista per plasmare nel dettaglio il proprio suono, non mancano le funzionalità racchiuse nel menu Virtual Technician, peraltro potenziate anch’esse nel numero di impostazioni sull’ES8, ma la novità è rappresentata dalla possibilità di gestirle anche in remoto, tramite una comoda applicazione studiata da Kawai per i dispositivi iOS. Le novità introdotte nel Virtual Technician riguardano il menu dell’equalizzatore onboard rivisto, con nuovi parametri per Tone Control, Brilliance e User EQ, le impostazioni per l’intonazione e l’accordatura dotate ora di curve User.
Infine il menu di editing del timbro arricchito dalle funzioni Topboard (il coperchio), Decay Time, Minimum Touch della tastiera, User Key Volume e regolazioni distinte per il mezzo pedale e quello Soft.
Tra le altre funzioni di carattere generale, segnalo la presenza di impostazioni dedicate all’abbinamento con la pedaliera opzionale F-20 (a corredo dell’ES8 troviamo il pedale a controllo continuo F-10H), ma anche una serie di modifiche nelle personalizzazioni dei parametri, per semplificare la gestione da parte dell’utente: un esempio a riguardo è la modalità Startup Setting, per definire le impostazioni preferite all’accensione dello strumento.
Le impostazioni della tastiera dell’ES8 comprendono le modalità Split/Layer e quella denominata Duetto dedicata alla didattica: essa consente di dividere la tastiera in due parti, mantenendo in ciascuna le stesse impostazioni dell’ottava, per compiere esercizi a quattro mani; i due pianisti coinvolti nell’esercizio possono anche ascoltare in cuffia l’esecuzione senza disturbare chi li circonda, grazie alla presenza di due comode prese cuffie poste ai lati dello strumento.
Il recorder MIDI/Audio nell’ES8 è stato ulteriormente potenziato, con l’inserimento della funzione Overdub: essa consente di registrare la propria esecuzione nel formato audio, e di sovraincidere sulla prima registrazione altre parti a piacere, anche impiegando altre timbriche dello strumento; il mix finale sarà sempre esportabile verso l’esterno, sotto forma di file in formato Wave o MP3, tramite una pen drive inserita nello slot posto sul pannello frontale dello strumento.
Come consuetudine nella serie ES, anche questo nuovo modello dispone di una piccola sezione arranger a bordo: complessivamente sono 100 gli Style selezionabili, ciascuno dotato di quattro parti e due variazioni, ma Kawai nell’ES8 è intervenuta sul riconoscimento degli accordi, andando a inserire anche la modalità Bass Inversion, una funzione molto apprezzata dal pianista intrattenitore.
Il parco connessioni sul pannello posteriore dell’ES8 non subisce delle variazioni rispetto ai modelli precedenti, e comprende sempre una coppia di Line Out su prese in formato jack da 6,3mm, un ingresso audio Line In su presa in formato minijack stereo da 3.5mm, porte MIDI I/O, le prese per i pedali F-10H e F-20, l’interfaccia USB e infine il comodo selettore per zittire la diffusione sonora interna, basata su un amplificazione che eroga 15 watt ciascuno a una coppia di woofer dotati di canalizzazione bass reflex che sfoga sul fondo dello strumento.
La prova
Il design dell’ES8 mi piace, perché oltre a mantenere un certo legame con i modelli stage al top di gamma, il connubio tra classico e moderno nelle linee scelto da Kawai consente di collocare lo strumento in qualsiasi ambiente domestico, magari associando l’elegante stand opzionale. In termini di finiture, oltre al nero, l’ES8 è disponibile anche in una variante di colore bianco dal bell’impatto visivo.
Analogamente all’ES7, anche sul nuovo modello la navigazione sul pannello comandi è piuttosto fluida: ogni switch è retroilluminato, e con un colpo di occhio si riesce sempre a richiamare il timbro o la funzione desiderata, anche in condizioni di scarsa luminosità dell’ambiente; buono anche il contrasto del piccolo display da 16 caratteri x 2, in cui i parametri sono visualizzati in maniera efficace.
La meccanica RH III può sorprendere, perché l’adozione del contrappeso su ogni tasto regala una sensazione di maggiore fluidità nell’esecuzione, soprattutto in passaggi delicati come un pianissimo. La porosità ottenuta da Kawai nella miscela Ivory Touch impiegata per il rivestimento dei tasti fornisce sempre un buon “Grip” sotto le dita, mentre la simulazione Let-Off interviene per simulare quel piccolo “gradino” percepito nel tasto a fondo corsa, e tipico nel meccanismo dello scappamento di un gran coda acustico: complessivamente, delle belle sensazioni.
La presenza di un terzo sensore nell’elettronica di ciascun tasto rende l’ES8 un controller MIDI interessante all’interno di uno studio, anche per pilotare timbriche esterne quali dei virtual intruments dedicati al pianoforte. La palette timbri rivista dell’ES8 presenta delle interessanti novità in termini di versatilità sonora, perché le varianti desunte dai Grand Piano della serie SK consentono di spaziare all’interno del repertorio pianistico nella musica classica, andando a scegliere il timbro giusto per ogni esecuzione.
Di default i vari preset sono ben studiati in termini di combinazione con i rumori tipici, ma se volete estendere le possibilità espressive di ciascun timbro, il menu Virtual Technician è la mano tesa per gli approfondimenti; a tal proposito, oltre alla regolazione del coperchio, altre impostazioni legate per esempio al movimento martelletto o all’accordatura, consentono ai pianisti più esperti di plasmare nel dettaglio il timbro di pianoforte secondo le proprie esigenze.
Tra i pianoforti acustici segnalo che in questo modello è stato mantenuto un preset dedicato a una variante verticale, peraltro di buona qualità e impiegabile in diversi contesti, anche nella musica Pop, grazie al DSP delle modulazioni e l’Amp Simulator, con cui plasmare un timbro in puro stile Coldplay. Le simulazioni dedicate agli amplificatori possono essere impiegate con profitto anche sui preset di organo elettrofonico, peraltro anch’essi ben studiati in termini di combinazioni dei drawbar, per restituire un suono piuttosto logoro e graffiante.
Nei pianoforti elettrici troviamo varianti dedicate a Rhodes e Wurlitzer di buona qualità: a voi scegliere se mantenerli intonsi in termini di suono, oppure andarli a “sporcare” con il DSP Amp per ottenere maggiore cattiveria. Tra gli altri preset, segnalo i pad dotati della giusta dose di calore nell’impiego quale rinforzo in Layer di un timbro di pianoforte, i bassi acustici/elettrici impiegabili in Split, oppure gli ottimi organi a canne dotati di un bel carattere imponente.
La sezione arranger dell’ES8 non è da considerarsi un semplice “optional”, anzi: grazie alle ultime introduzioni, essa consente al pianista che ama suonare di allestire un accompagnamento efficace per qualsiasi contesto musicale. Migliorata nel riconoscimento degli accordi, specialmente per quanto concerne la modalità Full AI Keyboard, con l’inserimento del Bass Inversion l’arranger del Kawai ES8 non ha nulla da invidiare ad alcune sezioni proposte dalla concorrenza su strumenti analoghi per un intrattenimento “di rango”.
Un cenno riguardo alla modalità One Finger Ad-Lib fornita dall’arranger: essa consente di riprodurre dei piccoli fraseggi sulle ultime 17 note in gamma acuta, e indipendenti dell’accordo impostato con la mano sinistra sulla parte dell’accompagnamento; anche se non avete dimestichezza con un arranger, questa modalità vi consente ugualmente di sfruttare la sezione, divertendovi con una piccola band a supporto. Il Kawai ES8 cela una serie di timbriche nascoste, e dedicate esclusivamente all’arranger, al MIDIFile Player o l’impiego nel modo multitimbrico con DAW esterne: tra queste segnalo delle ottime chitarre e i quattro drumkit di batteria dal buon impatto sonoro.
Il modo Overdub estende le potenzialità dell’ottimo recorder/player MIDI/audio a bordo dell’ES8: Kawai ha sempre prestato particolare attenzione a questa sezione, soprattutto per fini didattici, ma le nuove funzioni estendono il range in termini di applicazioni di uso. L’Overdub all’occorrenza può tramutarsi anche in un “block notes” musicale per quel pianista creativo che vuole fissare al volo la propria idea, magari inserendo anche una bozza in termini di arrangiamento: certe intuizioni di Kawai andrebbero seriamente prese in considerazione anche dai concorrenti…
Il player audio consente anche di riprodurre brani musicali desunti dal mondo esterno e caricati su una pen drive, non solo: un converte interno consente di tramutare in file audio le song MIDI registrate nell’ES8!
Nel player audio di ES8, rileviamo quello che per il sottoscritto è un piccolo difetto rilevato anche nel precedente ES7: presumibilmente per fini didattici, il volume della song riprodotta è sempre in secondo piano rispetto al preset di pianoforte selezionato nello strumento, per cui occorre intervenire sui volumi del mixer interno per bilanciare il mix secondo i propri gusti; salvando il risultato in una Registration avete risolto il problema.
La serie ES di Kawai nel tempo è stata arricchita di funzioni che pongono questa gamma di strumenti in un range che va ben oltre l’ambito casalingo, per cui ribadisco che – a mio modesto parere – ampliare il numero di locazioni Registration potrebbe far comodo a un ampio range di utenti. La diffusione sonora è di buon livello e ad alto volume non percepiamo cedimenti udibili nella resa; segnalo infine il comodo switch nel pannello posteriore per zittire i diffusori interni, mentre nei parametri del menu Basic Setting troviamo impostazioni per adattare i volumi dell’uscita Line Out e delle prese cuffie a qualsiasi sorgente collegata.
Le conclusioni
Per il sottoscritto, il Kawai ES8 è uno strumento molto interessante, perché propone funzionalità e prestazioni che vanno ben oltre il prezzo richiesto. Oltre alla meccanica e alla generazione sonora riviste in toto ed efficaci nel fornire un feeling pianistico, sono i piccoli tasselli volti a potenziarne le funzionalità di questo strumento che vanno seriamente considerati: l’editing del suono approfondito e ora anche gestibile in remoto, oppure l’ottimo Recorder/Player MIDI/Audio sono solo alcuni elementi che vi invito caldamente ad andare a provare. Uno strumento robusto, adatto per studiare tra le mura domestiche o per divertirsi non solo a intrattenere gli amici, ma grazie al peso contenuto di ben figurare anche in sala prove o su un palco con la vostra band.
I video
A supporto di questo test, vi propongo una serie di video girati recentemente presso lo Showroom di Furcht a Milano, dove ho intervistato Luigi (Gigi) Rivetti, l’endorser italiano di Kawai per l’Italia, per sapere da lui cosa ne pensa del nuovo ES8: non perdetevi le demo, perché oltre ad alcuni assaggi delle timbriche e dell’arranger a corredo dello strumento, Gigi propone un curioso impiego del player audio integrato, riproducendo dei brani musicali desunti dal mondo esterno.
Buona visione!
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Se volete saperne di più sul pianoforte digitale Kawai ES8, vi invito a visitare il sito internet italiano allestito recentemente da Furcht, il distributore del marchio giapponese per il nostro territorio.
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