“Il Fantasma Nel Mio Orecchio” è il primo album in studio dei Kevlar Project, è un disco che arriva a circa quattro anni di distanza da una piccola demo registrata dal complesso romano sia con l’obiettivo di far girare il proprio nome, sia per avere qualcosa di presentabile da far ascoltare ai gestori dei locali al momento di dover “rimediare” date. Insomma, uno step semplicemente obbligatorio per chi vuole iniziare a mettere in moto un progetto con ottime basi e intenti ben precisi.Considerando la discreta quantità di materiale accumulato in breve tempo, i Kevlar avrebbero potuto sfornare il loro disco d’esordio molto tempo fa, senza aspettare per forza i primi mesi del 2014. Tuttavia era loro intenzione fare le cose con calma, selezionare con attenzione le canzoni valide su cui lavorare per poi inserirle in una produzione ufficiale. E questo gli fa davvero onore.Oggi i Kevlar si presentano con un disco che, essendo stato arrangiato e prodotto con meticolosità sotto la supervisione di Maurizio Lollobrigida, non solo appare maturo e compatto dall’inizio alla fine, ma sembra rappresentarli benissimo. Rappresenta il loro modo di scrivere alquanto brillante e pragmatico. E rappresenta la grande potenza del loro suono, sempre ruvido e viscerale grazie ad un uso considerevole di distorsioni che, tuttavia, non vanno mai a sovrastare più di troppo le voci.All’interno de “Il Fantasma Nel Mio Orecchio” trovano posto dieci canzoni, tutte accompagnate da testi rigorosamente in italiano – grandi testi, fra l’altro. Del trittico di canzoni presenti nella vecchia e già citata demo (Divorare L’Aria, Captivus Daemonis e Nemmeno Giuda) non c’è traccia. L’unico brano risalente al biennio ’10-’11 è La Filastrocca Del Killer Professionista, pezzo che la band lanciò in rete proprio nei primi mesi di attività. Segno, questo, di come l’album non sia solo un classico e furbesco “best of”. “Il Fantasma Nel Mio Orecchio” è piuttosto un lavoro costruito con saggezza e lungimiranza, un disco pensato e impulsivo al tempo stesso. E si sente. Lo si percepisce subito.L’album si contraddistingue per un taglio fortemente rock. I Kevlar puntano molto sulla potenza, su riff dal piglio abbastanza stoner e su un cantato per nulla dimesso e statico. E sembrano prediligere tanto la velocità quanto la dirompenza. Parecchi i brani del disco degni di nota: Mr. Moustache, Pavlov, Signorina Indecisione e La Regina Delle Strisce Bianche quelli capaci di entusiasmare già al primo ascolto. Ma anche il resto non è affatto da buttare. Componimenti di pregevole fattura sono pure La Gioia Dell’Orco, Ovest e Divertissement.I presupposti per affermare che si tratti di un signor Lp ci sono tutti. Complimenti quindi ai Kevlar Project che sanno disimpegnarsi alla grande in un genere, il rock italiano, in cui non ci vuole niente a sfociare nella banalità e nella ridondanza. Loro, mantenendo umiltà e carisma, si guardano bene dal produrre un tipo di musica patinata e vuota. C’è tanta sostanza nelle canzoni di questa band. E scusate se è poco.Alessandro BasileGenere: Alternative RockLine-up:
Daniele Failla – voce, chitarre elettriche
Marco Boccacci – voce, chitarre elettriche
Stefano Arresta – batteriaProgetti simili consigliati: Iceberg, Madreperla, Stereoclimax, Twiggy È MortaTracklist:
1. Mr. Moustache
2. Le Mie Mani Pulite
3. La Gioia Dell’Orco
4. Pavlov
5. Signorina Indecisione
6. Las Vegas
7. La Regina Delle Strisce Bianche
8. Ovest
9. Divertissement
10. La Filastrocca Del Killer Professionista
Kevlar Project – Il Fantasma Nel Mio Orecchio
"Il Fantasma Nel Mio Orecchio" è il primo album in studio dei Kevlar Project, è un disco che arriva a circa quattro anni di distanza da una piccola demo registrata dal complesso romano sia con l'obiettivo di far girare il proprio nome, sia per avere qualcosa di presentabile da far ascoltare ai gestori dei locali
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