In pochi si sarebbero aspettati un ritorno discografico così ravvicinato ed immediato da parte dei Lava Lava Love, interessante progetto musicale proveniente dal nord Italia e capitanato dalla cantante Florencia Di Stefano; nella seconda parte del 2011 (settembre per l’esattezza) aveva infatti visto la luce il loro Lp d’esordio (ideale seguito del primissimo Ep intitolato “Their First Extended Play“), ad inizio marzo è stato dato alle stampe “Au Printemps”.
Dunque “Au Printemps” non è altro che il successore di quel delizioso “A Bunch Of Love Songs And Zombies” rilasciato per conto dell’etichetta genovese The Prisoner Records nemmeno tre anni fa ed accolto in maniera tutto sommato positiva da parte della critica musicale italiana – ovviamente quella più predisposta per le produzioni indipendenti dello Stivale. Bisogna dire che, rispetto al suo predecessore, “Au Printemps”, proprio come suggerisce il titolo, è un lavoro decisamente più fresco e leggero, più melodico e ballabile.
Sia chiara una cosa: non è che le chitarre elettriche e l’impronta rock si siano improvvisamente dissolte. Distorsioni e ruvidità infatti non mancano. Semmai sono l’immediatezza e l’orecchiabilità che stavolta appaiono più marcate che in passato. Si avverte maggiore disinvoltura, sfrontatezza e poco timore nello scegliere di produrre un pop spigliato e moderno.
“Au Printemps” è un disco asciutto, molto corto nella sua durata complessiva, specialmente se si considera che, nonostante le dodici canzoni in scaletta, il cd non supera neanche i trenta minuti totali. Ma c’è di più: Au Printemps è un album assolutamente eterogeneo e per certi versi “caleidoscopico”. Lo conferma il fatto stesso che al suo interno convivano episodi assai differenti tra loro in quanto a sound e stile: sorprende ad esempio il taglio pressoché dance di “Both“, pezzo di apertura che strizza quasi l’occhio agli ABBA.
E sorprende soprattutto perché a seguire ci sono brani più tirati e graffianti come “Before You Were Born” e “(Your Heart Is) Beating The Wrong Time“. Insomma: l’idea è che stavolta i Lava Lava Love si siano sbizzarriti in maniera decisa, realizzando brani capaci di palesare rimandi e connotazioni variegate.
Si scorgono echi di post-grunge, con The Smashing Pumpkins e Foo Fighters (e in qualche piccolo passaggio pure i Dinosaur Jr.) sempre dietro l’angolo: si pensi ad “I Hate The Summer” e “Worth The Lie” per i primi, e a “Don’t Try To Get In My Life” e “The Light At The End Of The Tunnel” per i secondi. Si riscontrano le melodie di Michael Stipe e soci in “Right Time“. E poi si riescono anche ad individuare qua e là ficcanti parentesi di frizzante pop rock angloamericano del nuovo millennio.
Ha un bel respiro “Au Printemps”. E in più scorre benissimo. Questo perché denota molta solarità. Lo si potrebbe definire un album molto “diurno”, un Lp che invoglia al divertimento e alla spensieratezza.
La band lo ha registrato al Dirty Sound Studio di Verona. Ad assisterli Federico Grella, che del disco è anche co-produttore. Missato al Green Fog di Genova da Mattia Cominotto, “Au Printemps” è stato infine masterizzato da Andrea Suriani in quel di Bologna, all’Aplha Dept. per essere precisi.
Consigliato per chi è alla costante ricerca di una piacevole ventata di freschezza ed originalità.
Genere: Alt Rock, Indie
Line-up:
Florencia Di Stefano – voce, tambourine
Massimo Fiorio – basso, voce
Vittorio Pozzato – voce, chitarre, tastiere, mandolino
Andrea Sbrogiò – batteria
Oliviero Farneti – tastiere, chitarre
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Tracklist:
1. Both
2. Before You Were Born
3. (Your Heart Is) Beating The Wrong Time
4. Don’t Try To Get In My Life
5. It Snows In Hell
6. All The Children Want Their Milk
7. Right Time
8. The Light At The End Of The Tunnel
9. I Hate The Summer
10. Annie Serena Malahus
11. Worth The Lie
12. Another Love Song
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