HEDD (Heinz Electrodynamic Designs) è stata fondata ad Ottobre 2015 da Klaus Heinz e suo figlio Frederik Knop con sede a Berlino ma è assurta immediatamente a fama internazionale grazie alla notorietà di Klaus, che è un apprezzato professionista nell’acustica nonché un appassionato di musica.
Negli ultimi quarant’anni Klaus Heinz si è dedicato allo sviluppo di altoparlanti di fascia alta che sono stati scelti in diversi campi dalla produzione musicale, infatti potrete trovare i suoi altoparlanti in un’ampia gamma di applicazioni diverse quali studi di registrazione e mastering, emittenza, installazioni ed Hi-Fi ed ha fondato diverse società famose tra le quali ADAM Audio nella quale ha ricoperto per molti anni i ruoli di Amministratore Delegato e Responsabile Ricerca e Sviluppo.
Nonostante l’utilizzazione in contesti sonici e professionali diversi, la filosofia progettuale di Klaus rimane costante: riprodurre il segnale con precisione totale e straordinaria fedeltà, senza alcuna intenzione di colorare, neanche in modo piacevole, il suono.
Quindi non sorprende che il reparto di sviluppo sia dedito alla creazione di monitor da studio versatili e chirurgicamente precisi che rendono possibile a produttori e fonici di un’ampia gamma di generi musicali di usare HEDD come strumenti affidabili per il monitoraggio. Alla luce di quanto sopra e dell’enorme background acquisito, le soluzioni HEDD possono essere considerate come i prodotti più avanzati che Klaus Heinz e il suo team hanno sviluppato nel corso del tempo.
Orgogliosamente prodotti a Berlino, Europa, i monitor HEDD adottano materiale migliorato per il diaframma ed amplificatori ultra-efficienti e, non meno importante, questi nuovissimi monitor da studio rappresentano un ulteriore passo in avanti tecnologico nello sviluppo della Air Motion Transformer.
Anni fa Heinz ha rivoluzionato il mondo della produzione audio professionale introducendo il sua primo componente Air Motion Transformer (AMT) che ora sono usati in tutti i casi in cui sia necessaria una riproduzione estremamente precisa e realistica delle frequenze superiori. Ultima nota, gli HEDD sono in procinto di adottare una connettività digitale senza precedenti grazie alle schede opzionali HEDD Bridge, dedicate a diversi protocolli digitali quali Dante, AES, USB ecc. (elenco completo a questo link) che saranno presentate entro la fine dell’anno, insieme al mid-filed monitor a sviluppo orizzontale HEDD 30.
Partendo da queste premesse e dall’elevato interesse che hanno raccolto in così poco tempo e, soprattutto, mosso dalla mia incontenibile curiosità, mi sono avventurato in un test approfondito in una regia “tipica” di uno studio personale (non un bed-room studio, ma neanche una regia immensa) con lati di circa 1 metro per il triangolo equilatero dello sweet spot.
Il Type 05 è un monitor abbastanza compatto (L = 180, P 228, H 308mm.) dotato di un woofer da 152mm. (6″ non 5″, come si potrebbe dedurre dal nome!) in materiale composito a nido d’ape molto rigido mentre il tweeter a nastro adotta la tecnologia AMT per un’area di emissione di 506mmq, equivalente ad un tweeter a cupola da 2″ senza averne gli effetti collaterali alle frequenze superiori.
L’elettronica è composta da un crossover @ 2,3kHz e due ampli ognuno da 50W ICEpower® per una risposta in frequenza lineare da 52Hz a 20kHz entro 1,5dB e pressione sonora massima di 111dB per coppia, ma trovo molto interessante il dato di 103dB @ 1 metro per ogni monitor, con onda sinusoide nella gamma 100Hz-3kHz (il 90% delle fondamentali della maggior parte degli strumenti musicali).
Nel pannello posteriore, oltre al controllo del volume, ci sono gli interruttori per la scelta della sorgente fra bilanciata XLR, sbilanciata RCA ed HEDD BRIDGE, ed i trim incassati per alti (shelving +/4dB @ 20kHz) e bassi (shelving +/4dB @ 50Hz).
Il Type 07 è un po’ più grande (220x300x370), usa un woofer da 182mm (7.2″) e lo stesso tweeter, la potenza sale a 100W per altoparlante, portando l’SPL max @ 116dB, la sinusoidale @ 107dB e la risposta scende fino a 45Hz.
Già sballando i monitor ci siamo resi conto (effettuo le sessioni di ascolto con musicisti ed altri fonici per capire meglio il suono di un monitor, so perfettamente che poche ore non bastano e che a volte si potrebbe avere un’impressione iniziale che vizierà, in positivo o in negativo, l’ascolto) di avere a che fare con una produzione pregevole, ad iniziare dal materiale plastico che ricopre il cabinet.
Il Type 05 ci ha dato un’idea di suono compatto ed omogeneo seppure, come prevedibile per la misura del woofer, un po’ “leggero” in gamma bassa, mentre in gamma alta il tweeter a nastro AMT si è comportato in modo esemplare fornendo uno sweet spot ampio, seppur restando ottimale anche nel caso di utilizzo di più monitor in un sistema surround.
Il Type 07 ha fornito, come ci aspettavamo, un basso più generoso, tuttavia molto controllato e senza mai gonfiare in modo innaturale basso/contrabbasso, la cassa della batteria o le ottave inferiori del pianoforte, il bilanciamento con il tweeter è buono anche se gli alti sono sembrati un filo sotto-dimensionati rispetto a quelli del System 05.
Unica nota sulla quale i pareri fra di noi sono stati discordanti riguarda la risposta in gamma medio-alta (intorno alla frequenza di crossover) che ad alcuni è sembrata “leggermente indietro”, in particolare a bassi volumi di ascolto, mentre ad altri è sembrata equilibrata e corretta al 100%.
Il prezzo decisamente allettante (di listino sono 540€ per Type 05 e 780€ per Type 07, iva compresa) per le alte tecnologie profuse in questi monitor e la presenza presso i migliori negozi di strumenti musicali vi invoglieranno a fare una sessione di ascolto, anche se il mio consiglio resta sempre lo stesso: parlate con il vostro negoziante di fiducia per concordare un ascolto approfondito nel vostro ambiente, potrete apprezzare personalmente la facilità di inserimento in qualsiasi contesto e la versatilità timbrica di questi monitor.
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