Un’opportunità di riflessione su ciò che significa fare parte di un forum nell’epoca in cui i social network e il dialogo “usa e getta” la fanno da padrone.
Parlando con amici di vecchia data, conoscenti o semplicemente “internauti” della mia stessa generazione, mi è capitato di soffermarmi sui rapidi quanto incredibili cambiamenti che hanno investito il Web negli ultimi dieci o quindici anni: un lasso di tempo relativamente breve, ma sufficiente a generare quel costante movimento che ci ha portato alla realtà che vediamo oggi.
Queste chiacchierate convergono spesso su come sia radicalmente mutata la percezione, e quindi l’approccio, del “media forum” da parte dell’utenza.
Facciamo un passo indietro: il mio approdo su Musicoff risale al 2007, mi trovavo a utilizzare Internet sempre più frequentemente in relazione alla mia attività di musicista, iniziata alcuni anni prima grazie all’incontro col basso elettrico, e mi iscrissi perché le mie ricerche mi portavano spesso su queste pagine. Fu il mio primo, concreto passo nel mondo delle community online.
Da allora, e a maggior ragione grazie al mio successivo ingresso nello staff, il Forum è stato una costante delle mie giornate: ho vissuto lunghi periodi fatti di topic che non si esaurivano mai, di nuove conoscenze che spesso da virtuali si sono concretizzate anche fino a maturare in legami affettivi importanti; per alcuni anni la mia esperienza di vita è stata quindi caratterizzata dalla certezza di avere a disposizione uno “spazio parallelo” dove, come in un piccolo paese, ci si conosce bene o male tutti, ci si saluta, ci si ferma a chiacchierare con questo o con quello, e certe volte ci si raccoglie in gruppi (più o meno nutriti) a discutere di qualcosa anche per ore.
Gradualmente alcuni fattori hanno iniziato a modificarsi: da un lato l’incremento di proporzioni e di livello del mondo di Musicoff (sia nei contenuti che nell’utenza) e dall’altro lato appunto quel deciso mutamento della rete; in particolare l’avvento dei social network ha favorito la diffusione di un tipo di comunicazione molto diversa da quella cui io e gli altri naviganti di vecchia data eravamo abituati, una comunicazione più basata su un sintetico botta e risposta, capace di svilupparsi in un approfondimento ordinato e moderabile solo a costo di una forte volontà condivisa e non senza difficoltà.
Di fronte a questo fenomeno ho assistito alle reazioni più disparate da parte degli utenti del mio stesso corso. C’è stato chi, come un affezionato avventore che all’improvviso trova il suo bar troppo affollato e rumoroso per i propri gusti, ha semplicemente deciso di togliere le tende, in maniera più o meno critica; e con grande dispiacere, ma purtroppo sono cose da mettere in conto quando la famiglia si allarga e non si è più solo tra parenti stretti.
C’è stato chi ha gradualmente dedicato la propria attenzione ad altre situazioni, facendosi vedere sempre meno spesso.
C’è chi è rimasto, cercando di adeguarsi a questa nuova forma di interazione, con l’intenzione di mantenere inalterato il proprio contributo ma coltivando una punta di nostalgia riguardo quei bei tempi andati. Personalmente sento di potermi includere in quest’ultima categoria, e ho riflettuto spesso sul perché di questa mia posizione.
Alla fine ho realizzato di aver deciso di restare perché continuo a credere nel valore del mezzo di comunicazione forum, che indipendentemente dai cambiamenti di cui è stato oggetto sia attivamente che passivamente, rappresenta un valore enorme in termini di esperienza musicale e umana, a maggior ragione alla luce del mutato approccio a questo mezzo di comunicazione.
Di più: Musicoff stessa è nata come un forum e non si priverà mai di un componente così fondamentale, né farà in modo di sminuirne il valore. A essere sincero non mi stupisco di aver trovato, parlando di questo tema, una così solida corrispondenza di punti di vista nei miei due amici Thomas “Doc” e Salvatore, conoscendoli come persone: questo accade perché tutti e tre crediamo nell’importanza di un sano, diretto e approfondito confronto di esperienze e opinioni, e siamo convinti che il media forum sia il più indicato al raggiungimento di un risultato del genere.
Chi come noi ha vissuto a cavallo di questo periodo di storia della rete, in particolare seguendo realtà come MusicOff, ha conosciuto l’appagante sensazione di una lunga e appassionata discussione, nella quale ciascuno si è preso il tempo e lo spazio necessari a esprimersi al meglio, e sa bene che non troverà mai la stessa soddisfazione in 140 caratteri.
E, soprattutto, una discussione la cui storia rimarrà facilmente accessibile per anni, senza perdersi negli oscuri pozzi neri delle bacheche dei social.
Mi viene da sorridere quando a volte, al momento della presentazione, alcuni utenti si scusano per essersi dilungati troppo, perché questo è proprio il luogo nel quale poter essere esaustivi.
Qui si può, virtualmente parlando, prendere una sedia, unirsi alla combriccola, raccontare la propria storia con tutta la calma necessaria, per poi mettersi in ascolto di quanto hanno da dire gli altri e porre le proprie domande o condividere le proprie esperienze usando tutte le parole che servono per farlo in maniera utile e apprezzabile.
Qui non c’è fretta. Qui nessuno corre dietro a urgenze o scadenze. Qui le parole spese non finiranno nel dimenticatoio dopo una giornata di altri commenti. Qui si può lasciare una sostanziosa traccia del proprio passaggio per chi verrà successivamente alla ricerca qualcosa di meglio che un semplice botta e risposta fugace, a monosillabi.
Chi mi conosce può garantire che non c’è alcuna facile retorica dietro queste parole: l’affrontare le cose con calma, chiarezza ed esaustività è per me più che un valore, direi quasi una necessità, ed è in questa direzione che rivolgo il tempo e le energie che investo nella mia attività di amministratore del Forum. E siccome parallelamente a queste caratteristiche personali ho sviluppato una forte tendenza alla condivisione, posso dire di aver trovato qui un ambiente ideale.
Qui c’è un potenziale di grande valore e invito tutti a farne parte, così come io stesso faccio da anni con grande soddisfazione. Sul nostro Forum gli esempi di valore del concetto di approfondimento sono talmente tanti che non saprei quale citare per primo: dissertazioni su storia e particolarità di marchi blasonati, appassionate discussioni sulle caratteristiche di chitarre e amplificatori leggendari, scambi di impressioni sugli effetti a pedale più utilizzati dai nostri beniamini, test e recensioni di pickup, corde, plettri e chi più ne ha, più ne metta.
Tutto questo senza contare l’enorme contributo disponibile in termini di supporto riguardo problemi o necessità: sorvolando sulla preziosissima opportunità di interloquire con qualificati esperti di settore, i quali non di rado decidono spontaneamente di dedicare parte del proprio tempo a dare supporto agli utenti sul Web, anche solo potersi raffrontare con persone che hanno già maturato un’esperienza diretta sull’argomento, o che per studi o interesse personale sono competenti in materia a livello teorico, rappresenta un valore non certo trascurabile.
Ultimo, ma non certo per importanza, non possiamo dimenticare il preziosissimo contributo dei nostri moderatori, che operano costantemente per migliorare sempre più la qualità di questi spazi.
Qualcuno obietterà che qualunque piattaforma social consente agli utenti di interagire tra loro: vero, ma non in un ambiente strutturato, regolamentato, costantemente seguito da uno staff e senza limiti di alcun tipo nel posting.
Un ambiente com’è appunto il forum: un bel posto in cui lasciare un segno indelebile.
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