Come vi avevamo annunciato poco tempo fa, la prestigiosa accademia musica Lizard di Firenze, estesa con le sue tante sedi in tutte le regioni italiane, ha firmato un accordo per la creazione di nuove sedi in Cina, aprendo così la strada ad un importante scambio culturale con il paese orientale.
Abbiamo l’occasione di intervistare Giovanni Unterberger, fondatore della scuola, e di sapere da lui tutto a proposito di questa grande novità.
Salve Giovanni, spiegaci come è nata la collaborazione tra Lizard e i Cinesi
C’è voluto quasi un anno di trattative per poter mettere a punto l’accordo per la creazione di scuole Lizard in Cina. Il 26 Ottobre scorso ho firmato il contratto con la EC WAY italo-cinese, con rappresentanti cinesi del governo e il sindaco della città di Huazou, dove nascerà la prima scuola Lizard all’interno del progetto globale “New Silk Road”.
È un grande riconoscimento per voi il fatto che per questo progetto, tra tutte le scuole del mondo, sia stata scelta la Lizard
In Cina l’Italia viene considerata la patria della musica. La Lizard, poi, è stata ritenuta l’unica scuola in Italia dotata di sue collane editoriali didattiche e della struttura organizzativa necessaria per addestrare gli insegnanti e replicare su grandi numeri le sue scuole di musica.
Quali saranno le conseguenze positive sulla Lizard e sui suoi studenti?
Per i nostri studenti abilitati o diplomati si apriranno grandi prospettive di lavoro, spesato e ben retribuito. Ovviamente per molti di loro sarà necessario trasferirsi in Cina per periodi più o meno lunghi (da una settimana fino a un intero anno scolastico) e sarà necessario che parlino correntemente la lingua inglese. Anche in Italia però ci sarà molto lavoro per organizzare il turismo studentesco proveniente dalla Cina (una richiesta specifica che ci hanno insistentemente rivolto) e per allestire concerti ed eventi in collaborazione tra gli studenti Lizard italiani e cinesi.
Per la Lizard, invece, le conseguenze positive saranno due: in primo luogo la dimensione internazionale che ci consentirà di espanderci anche in altri paesi del mondo; in secondo luogo la necessità di estendere il nostro campo d’azione anche nel settore della musica classica, che ci è stato espressamente richiesto e che, per fortuna, eravamo già pronti a inaugurare.
Questo significa che il metodo Lizard, nato per insegnare la musica moderna, verrà applicato anche nella musica classica?
Questa è davvero la nostra sfida più importante. Il mondo della musica classica è profondamente diverso e richiede applicazioni diverse del nostro metodo didattico. Ma sappiamo di poter fare un grande e importante lavoro in questa direzione, con l’aiuto di tanti eccellenti musicisti classici che condividono la nostra “filosofia didattica” e che da tempo ci chiedono di adattarla alle loro esigenze.
C’è da dire che molti conservatori italiani hanno già buoni rapporti di collaborazione con la Cina. Ma si tratta di scambi culturali, organizzazione di concerti e Master, scambio di studenti. Nessun conservatorio ha però l’organizzazione per esportare in Cina la sua didattica creando scuole sul suo modello. Un modello che, tra l’altro, anche in Cina, viene spesso percepito come antiquato, confuso e poco omogeneo. D’altra parte nel settore classico essi ci chiedono di curare solo la fase preaccademica dal momento che la Cina possiede i suoi Conservatori di Stato che, come da noi, rappresentano il livello universitario.
Che atmosfera si respira alla Lizard dopo questo accordo?
Ovviamente grande entusiasmo e grande eccitazione per l’enorme impegno che ci aspetta. Da parte mia, lo confesso, anche un po’ di… ansia per le tante cose da fare; solo il lavoro di traduzione in cinese dei testi è un compito davvero impressionante. Facciamo però affidamento sulla collaborazione del nostro editore Ricordi, che ha un suo ufficio a Shanghai da cui contiamo di ricevere un concreto aiuto. Per il “turismo studentesco” proveniente dalla Cina abbiamo invece il sostegno dell’Assessorato al Turismo del Comune di Firenze, ben organizzato per sistemare e gestire i grandi gruppi.
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