La scorsa settimana è venuto a mancare Toni Soddu, storico fonico che ha calcato molti palchi italiani e mondiali e che negli ultimi anni ricopriva in modo eccellente il ruolo di responsabile di palco per molti eventi di “serie A”.
Da sempre conosciuto e riconosciuto come meccanico del suono democratico & umilissimo (nonostante la sua immensa conoscenza ed esperienza) che ascoltava con la stessa importanza le esigenze degli esordienti e dei big coi quali ha collaborato… e ne trovate un breve elenco, seppure non aggiornatissimo, nel suo sito.
Avevo incontrato Toni il 30 aprile per il Concertone, al quale ha partecipato praticamente a tutte le edizioni, e le sue condizioni mi avevano lasciato veramente in crisi, nonostante sapessi che stava facendo delle cure pesanti… ciononostante, seppure a fatica, mi ha rincorso per regalarmi un suo sorriso, il cordiale e sincero sorriso per il quale molti lo ricorderanno.
La commozione è stata generale perché il suo approccio è sempre stato da persona intelligente e curiosa (come me, che ho avuto l’onore e il piacere di parlare con lui diverse volte dall’86, quando lo ho incontrato per la prima volta) per tutte le novità, tecnologie, prodotti che cercano di dare un suono migliore.
Era noto per essere sempre all’avanguardia, a iniziare dalle prime mitiche sessioni comparative di ascolti di impianti in fiera a Rimini al tentativo di far dialogare e coordinare fra di loro tutti i fonici italiani più importanti con la riunione del 23 febbraio 2013 ad Arezzo, della quale ricordo perfettamente gli autorevoli interventi e il ritorno in autostrada guidando sotto la neve a 50km/h, senza che nessuno suonasse!
Lascia un ricordo indelebilmente positivo in tutti noi del settore e 4 figli, per i quali il buon amico comune Claudio Passavanti, musicista ormai trasferitosi altrove, ha lanciato una raccolta fondi, affermando “vi chiedo con tutto il mio cuore di aiutare i Soddu contribuendo quanto potete. Nessuna contribuzione è troppo grande o troppo piccola“.
Concludo con poche parole (le parole non saranno mai abbastanza quando l’emozione è così forte): con piacere ricordo da quanti anni ci conoscevamo e quante volte abbiamo parlato del suono in tutte le salse… resta il piccolo grande dispiacere per non aver avuto il tempo di farlo di nuovo dopo esserci visti al TUO Concertone… e speravo che il tempo fosse ancora dalla nostra parte.
Aggiungi Commento