La scelta di Satriani: un plugin al posto degli ampli
“Qualcosa che va contro tutto ciò che ho trascorso la mia intera carriera a sviluppare“: quando un artista fa una dichiarazione del genere, suona sempre forte per il pubblico; figuriamoci se l’artista è Joe Satriani e il pubblico quello dei chitarristi.
E a maggior ragione se la scelta in questione è quella di non utilizzare amplificatori fisici per la realizzazione di un disco, prediligendo invece l’utilizzo di un semplice plugin.
È lo stesso artista ad ammetterlo candidamente in un’intervista a Guitar World, rispondendo a una domanda nella quale gli veniva chiesto quali idee fuori dalle righe avesse sperimentato nella realizzazione di The Elephants of Mars, il suo nuovo LP in uscita il prossimo Aprile.
Divertente il momento in cui Satriani racconta di essersi ritrovato in questa stanza piena di amplificatori pazzeschi e di non averne usato neanche uno, dato che ogni volta che venivano messi a confronto con la traccia processata dal plugin, quest’ultimo risultato era sempre preferibile.
Plugin che tra l’altro non sembra essere uno della collezione realizzata in collaborazione con IK Multimedia, ma che viene genericamente etichettato come SansAmp nelle dichiarazioni del chitarrista americano.
C’è da scommettere che leggendo quelle parole saranno in moltissimi a voler avere informazioni più dettagliate…
No more amps per Joe Satriani?
Neanche per sogno, perché non per questo Satch ripudia il suo iconico rapporto con gli amplificatori fisici, Marshall in particolare.
L’artista racconta di essere tutt’ora possessore di un consistente numero di ampli (ma c’era davvero bisogno di puntualizzarlo?), i quali restano il suo punto di riferimento per la pratica e soprattutto per la creazione del suo personale suono on stage, che come saprà chi ha avuto l’occasione di assistere a un suo concerto è tutt’altro che moderato.
Ma è qui che Satriani lancia un’altra dichiarazione che darà molto da discutere sia nell’ambiente della sei-corde che in quello della produzione musicale: “Adoro avere a che fare con gli amplificatori. Ma suonare dal vivo con un amplificatore non ha nulla a che fare con la registrazione di un album“.
Un pensiero destinato a incontrare tanti consensi quante obiezioni.
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