Uno di loro è già una star in Inghilterra, il suo nome è Jimmy Page.
Page è stato a lungo un turnista di studio tra i più richiesti a Londra e ha da poco concluso la sua esperienza con uno dei gruppi UK di punta, gli Yardbirds, in cui sono transitati anche Eric Clapton e Jeff Beck. Lui stesso suona proprio una Telecaster avuta in regalo da quest’ultimo (e chiamata Dragon per il drago disegnato da Page sul corpo dello strumento).
Dagli Yardbirds si porta via molto. Alcuni brani, che finiranno nel primo album della nuova band, “You Shook me” e “Dazed and Confused” (entrambi comunque delle cover più o meno dichiarate, la prima di Willie Dixon e la seconda di Jake Holmes).
Si porta via soprattutto il nome, nonché l’astutissimo manager, Peter Grant. Per affrontare gli ultimi impegni contrattuali, il tour europeo appunto, assolda nuovi musicisti. Il session man polistrumentista John Paul Jones, con cui aveva già lavorato, un semisconosciuto cantante di Birmingham, Robert Plant, che a sua volta consiglia un amico che dietro le pelli della batteria è una roccia, John Bonham.
Sono questi i “The New Yardbirds“, che salgono sul palco danese e danno subito prova del loro valore. Ma tutti noi sappiamo che non fu la serata in cui debuttò questa sorta di line-up post-mortem degli Yardbirds, fu quella in cui iniziò la magia e il mito dei Led Zeppelin.
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