In realtà, quella canzone l’ha scritta qualche mese prima, a fine giugno. Dopo aver partecipato al Monterey Pop Festival, Otis si stava rilassando nella baia di San Francisco.
Aveva preso possesso di una house boat a Sausalito, pochi chilometri a nord del Golden Gate.
Una mattina, mentre era seduto sul Waldo Pier, Redding rimane incantato dalla visione delle acque della baia: di getto, scrive “Sittin’ On The Dock Of The Bay” destinata a diventare il suo più grande successo.
Poco dopo, telefona all’amico e manager Phil Walden.
“Phil“, gli dice con voce entusiasta, “finalmente ce l’ho“.
“Hai cosa?“, gli chiede Walden.
“Ho per le mani il pezzo da un milione di copie!“
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Solo tre giorni dopo le incisioni, il pomeriggio del 10 dicembre 1967, il piccolo aereo privato che trasporta Otis Redding e i suoi musicisti da Cleveland, Ohio a Madison, Wisconsin precipita nelle gelide acque del lago Monona.
Otis Redding muore a soli 26 anni.
Neanche un mese dopo, “Sittin’ On The Dock Of The Bay” balza al primo posto delle classifiche americane.
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