Residenze artistiche o residenze d’artista, sono dei luoghi destinati all’ospitalità degli artisti con lo scopo di favorire la ricerca o la creazione di opere. Si tratta di luoghi di scambio, di posti pensati al fine di mettere in contatto il proprio io con il proprio talento creativo in un modo più diretto e totalizzante.
Le residenze artistiche sono dei luoghi che favoriscono lo scambio mettendo a disposizione strutture, spazi e competenze. Dagli anni ’60 si sono sviluppate in Italia come nuovo modello culturale che sostiene e promuove le attività dell’artista accompagnandolo in tutte le fasi della sua produzione, dalla quella creativa a quella della promozione.
Il compito di questi luoghi, considerate le diverse tipologie di produzione culturale a cui si può fare riferimento, da quella musicale a quella pittorica o performativa, è il prestarsi ad essere dei posti confortevoli che permettano, nel periodo di permanenza, di godere anche delle bellezze paesaggistiche e culturali offerte dal territorio.
Per quanto riguarda il settore musicale, in Italia come nel mondo, le residenze musicali sono strutture gestite da produttori discografici o manager, con studi di registrazione creati all’interno, che si prestano a ospitare gli artisti al fine di produrre il proprio singolo o album o ad offrire un periodo di formazione con una permanenza a carattere didattico ed educativo. Un esempio di quest’ultimo in Italia è il progetto di residenza musicale proposto dal CET di Mogol, relativo al bando regionale “Residenze Musicali” promosso dalla Regione Basilicata, e dal CET (Centro Europeo di Tuscolano). Il periodo di permanenza in residenza è caratterizzato da corsi di perfezionamento coperti da borse di studio offerte ad interpreti, autori di testo e compositori.
Altra realtà, sono le strutture adibite con uno studio di registrazione, una tra queste che prendo in considerazione è Indigo Music, in Sicilia. Nel centro storico di Palermo, all’interno di uno splendido palazzo seicentesco, Palazzo Lampedusa, nasce una struttura che si presta a spazio artistico e residenza musicale e che offre una vera e propria full-immersion creativa nel cuore del capoluogo siciliano.
“L’idea di Indigo Music – racconta Fabio Rizzo a MusicOff, A&R di 800A Records e produttore artistico già al lavoro con Il Pan del Diavolo, Waines, Alessio Bondì, Buzzy Lao e Akkura – è nata dall’esperienza di etichetta con 800A Records, in cui a contatto con la produzione degli artisti si è sentito il bisogno di investire sugli spazi per migliorare il suono.”
Lo spazio di produzione di Indigo Music è composto da una sala regia di circa 36 mq (superficie ampiamente superiore alla media dei project studio contemporanei) e da una sala di ripresa di circa 45 mq, sufficiente ad ospitare anche compagini musicali numerose e orchestre classiche. Entrambi gli ambienti sono stati isolati e trattati mediante un progetto acustico professionale e certificato da parte dell’azienda lombarda specializzata Suono e Vita.
Il cuore dello studio è il mixer analogico Trident 70 Series del 1983, appartenuto alla band storica di Lucio Battisti, i Formula 3, e successivamente al team di produzione del Transeuropa Studio di Torino, che su questo banco ha registrato e mixato album di Elisa, Ligabue, Jovanotti, Caparezza e moltissimi altri. La parte analogica dello studio è completata da un’ampia collezione di outboard e microfoni di altissima qualità come i compressori Empirical Labs Distressor, i preamplificatori API e Universal Audio o i microfoni Neumann KM84 originali del 1975.
Elemento caratterizzante dello studio è l’anima analogica che rappresenta il percorso estetico intrapreso negli anni dal team di produzione di Indigo Music, che si interfaccia con la dotazione digitale aggiornatissima alla tecnologia contemporanea: un computer Apple iMac 27″ 5k Retina con processore Intel i7 da 4.0GHz permette di gestire agevolmente i migliori software audio e video, mentre i convertitori audio AD/DA Antelope Orion 32 e i processori UAD-2 Quad Satellite Thunderbolt garantiscono una qualità audio cristallina e una varietà di effetti e timbri ampissima, pari a quella dei migliori studi di produzione internazionali.
“Successivamente si è passato all’investimento sui problemi logistici, come il vitto e l’alloggio, fondamentali per un’artista che si reca a Palermo. Abbiamo avuto l’occasione di prendere uno spazio nel bellissimo Palazzo Lampedusa e adesso eccoci qua.“
All’interno della struttura è presente un’accomodation, Indigo Rooms, con 4 posti letto e servizi indipendenti che rende lo spazio adatto ad esperienze di residenza artistica. Dall’estate del 2015 hanno preso forma al suo interno i nuovi lavori di artisti come Fabrizio Cammarata e Antonio Dimartino, Nicolò Carnesi, Buzzy Lao, Akkura, Virginia Brown & The Shameless, Sergio Beercock e fra poco anche la giovane Aurora D’Amico.
“L’approccio con gli artisti all’interno di Indigo è uno scambio umano molto forte, ancor prima che artistico, proprio perchè si è per giorni nella stessa ‘casa’. Questo ci ha permesso di instaurare amicizie molto importanti anche con artisti che non conoscevamo.” Un anno e mezzo di attività e una rete di contatti che si sta creando in tutta Italia, con città come Torino e Firenze dimostrano la costante crescita del progetto di Indigo Music. Il territorio siciliano è ricco di potenzialità su cui investire, con esempi di realtà imprenditoriali che sono nate proprio in questo periodo di crisi, tra questi il Farm Cultural Park di Favara, polo internazionale per l’arte contemporanea con cui Indigo collabora.
Lo staff di Indigo Music è costituito da: Fabio Rizzo; Francesco Vitaliti, sound engineer di grande esperienza sia in studio che in live con Omosumo, Dimartino, Black Eyed Dog, Fabrizio Cammarata e altri; Donato Di Trapani, anima elettronica della band di Nicolò Carnesi e dei VeneziA e A&R dell’etichetta 800Hz Records; Oriana Guarino, che cura il management, gli eventi e la comunicazione di Indigo Music e degli artisti di 800A Records; e Maddalena Inglese, curatrice del format live in studio Indigo Sessions.
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