Una delle formazioni a cui attualmente è più facile associare la parola “supergruppo” è sicuramente quella degli Aristocrats, composta dal chitarrista Guthrie Govan, il bassista Bryan Beller e il batterista Marco Minnemann, una band che riesce a emozionare i fan di tutto il mondo con un’alchimia straordinaria e un risultato finale che riesce nell’ardua impresa di essere ancora più esaltante della somma delle singole parti.
Eccoli quindi tornare in Italia con il loro “The Defrost Tour“, per le seguenti date:
- 30 Giugno – Terni – Anfiteatro Romano
- 1 Luglio – Perignano (Pisa) – Piazza Berlinguer
Guthrie Govan è da molti anni uno dei chitarristi più noti e richiesti sulla scena musicale internazionale. Il suo album solista del 2006, Erotic Cakes, è oramai un classico e un riferimento per molti studenti di chitarra moderna.
Inoltre, Govan ha suonato dal vivo e in studio con Steven Wilson ed è un elemento fondamentale della grande orchestra live del Maestro Hans Zimmer, che più volte ha dichiarato la sua stima incondizionata nei confronti del funambolo inglese della sei corde.
Bryan Beller ha collaborato con molti chitarristi di fama internazionale come Joe Satriani, Steve Vai, Mike Keneally (Frank Zappa) e la metal band Dethklok. Ha anche pubblicato tre album solisti, due DVD e un DVD didattico per Alfred Publishing. Nel 2012 ha ottenuto la copertina di Bass Player.
Marco Minnemann è ampiamente considerato uno dei batteristi più dotati, innovativi e all’avanguardia del mondo della musica. È stato sulla copertina di diverse riviste di batteria, tra cui Modern Drummer, e ha collaborato con artisti come Joe Satriani, Steven Wilson, Adrian Belew e UKZ.
Inoltre, è anche un compositore e un multi-strumentista estremamente produttivo, con una ventina di album solisti fino ad oggi.
La cosa più interessante degli Aristocrats è che si tratta di una vera band, non solo di un “progetto” tra grandi session man. Ogni membro ha lo stesso potere decisionale in tutto, dalla musica ai tour, dalla copertina dell’album alle decisioni di business.
La band ha pubblicato 6 album studio, a partire dall’omonimo del 2011 fino a The Aristocrats With Primuz Chamber Orchestra, un particolarissimo progetto in collaborazione con un’orchestra classica polacca che già aveva modo di cimentarsi con i loro brani, segno di una stima che non sempre arriva facilmente dall’ambito classico per ciò che è fuori dai suoi confini…
Si tratta di una band che fa aprire le orecchie, strabuzzare gli occhi e ogni tanto strappa anche qualche risata con delle astute gag, provare per credere!
I biglietti saranno presto disponibili sui canali ufficiali.
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