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Spotify Music Pro: meglio tardi che mai?

Finalmente sembra stia arrivando la versione HD di Spotify e non è l'unica novità annunciata.

Spotify è in ritardo a dir poco cosmico rispetto ai competitor per quanto riguarda la musica in alta definizione. Nonostante negli ultimi anni sia stato annunciata più volte la nascita di un abbonamento di categoria superiore con accesso a file audio lossless, niente si è finora mai concretizzato nella realtà.

Adesso, finalmente, sembra che ci siamo: sta per nascere Spotify Music Pro (a quanto pare nel corso del 2025, non c’è però una data precisa di rilascio) e con sé non poterà solamente i formati digitali di alta fedeltà, ma anche diverse caratteristiche interessanti come l’uso dell’intelligenza artificiale e addirittura la vendita dei biglietti per i concerti.

Audio di alta qualità

La principale novità di Spotify Music Pro sarà l’introduzione dello streaming audio lossless, che garantirà una qualità del suono pari a quella di un CD.
Questo rappresenta un significativo miglioramento rispetto all’attuale qualità offerta da Spotify, rispondendo alle richieste di molti utenti che desideravano un’esperienza d’ascolto superiore.

Certo, fa ancora un po’ sorridere, nel 2025, sentir parlare di “qualità CD” (ovvero 16bit/44,1kHz), dato che tutti i concorrenti principali offrono streaming in HD fino a una risoluzione di 24bit/192kHz.
Insomma, abbiamo aspettato così tanto, con così tanti rinvii, solo per una qualità che non costituisce più il massimo da quasi 20 anni? Tocca accontentarsi, a meno che non ci siano (gradite) sorprese dell’ultimo minuto.

Di sicuro, Spotify per sua natura non è una piattaforma che si rivolge principalmente agli audiofili ma anzi nel corso del tempo ha investito in implementazioni di altro tipo, dalla condivisione e interazione tra gli utenti, a ciò che riguarda le playlist, il blend, la visualizzazione dei testi con navigazione interattiva nel brano e molto altro. E probabilmente, in questo momento sta investendo molto sul futuro mercato dei “superfan”.

Strumenti di remix basati sull’intelligenza artificiale

Music Pro includerà anche strumenti di remix potenziati dall’intelligenza artificiale, permettendo agli utenti di creare mix personalizzati combinando tracce di diversi artisti. Questa funzione offrirà nuove opportunità creative sia per i musicisti che per gli appassionati di musica.

In questo caso, tuttavia, ci interroghiamo su come verrà gestita la possibilità di manipolazione dei brani, ma si tratta di un amnbito del tutto nuovo e su cui far previsioni non è certo facile.

Accesso esclusivo ai biglietti per concerti

Un ulteriore vantaggio per gli abbonati a Music Pro sembra che sarà l’accesso anticipato ai biglietti per concerti. Qui entriamo già nell’ottica dei superfan che abbiamo già citato.

Spotify sta collaborando con promoter e venditori di biglietti per offrire ai suoi utenti la possibilità di acquistare biglietti in anteprima o di accedere a posti privilegiati durante gli eventi live.

Dettagli sull’abbonamento

Secondo quanto comunicato in questi giorni, il costo aggiuntivo per accedere a Music Pro sarà di circa 5,99 dollari al mese oltre al prezzo dell’abbonamento Premium esistente. Tuttavia, i prezzi potrebbero variare in base alla regione geografica.

Spotify prevede di lanciare Music Pro in modo graduale, aggiungendo nuove funzionalità nel tempo e raccogliendo feedback dagli utenti per migliorare continuamente il servizio.

Con Music Pro, Spotify arriva tardi e non proprio benissimo sul discorso della qualità audio. Ma, in fondo, non è ciò a cui mira, rispetto invece a diversificare le sue offerte e a soddisfare le esigenze dei superfan della musica, distinguendosi dai concorrenti come Apple Music e Amazon Music Unlimited che già offrono audio di alta qualità ma nessuna di queste altre feature.



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