Sul sito ufficiale leggiamo una breve descrizione “Michael Mellner è soltanto un chitarrista e, un bravo ragazzo, un bravo ragazzo che ama nuotare nel grande mare della musica; in realtà Mellner; oltre ad essere un bravo ragazzo, Mellner è un chitarrista di grande talento che divide la sua vita professionale tra l’attività di docente di chitarra e la carriera di guitar-hero, iniziata oltre quarantanni fa e forgiata dal rock dei miti delle sei corde. Impegnato ultimamente con “Guitar Night“, un suo personale progetto improntato sulla rivisitazione dei grandi classici del passato, Mellner fa della chitarra elettrica l’assoluta protagonista delle sue esibizioni dal vivo. Stiamo parlando di un “axeman”che trae ispirazione dai colossi degli anni ’80, da Satriani a Vai, le influenze sono palesi ma non si traducono mai in una proposta musicale scontata o che sa di già sentito. Mellner ha dalla sua parte, oltre ad una tecnica superlativa, anche tocco, fantasia e sentimento: qualità che appartengono solo ai migliori. Il suo è un talento innegabile, proprio di quella schiera il cui estro a volte sembra quasi provenire da un altro mondo. Un mondo in cui la musica è ancora considerata come arte e non come mero oggetto di consumo per masse distratte alla ricerca del prodotto di tendenza. Truly Yours è un’opera prima che si traduce in una confessione spontanea, un dono fatto col cuore a chi segue ed ammira il maestro. È il riassunto di una filosofia musicale che racconta la vita tramite i suoni. Perché la musica presente su questo disco travalica lo spazio, crea atmosfere, crea mondi, crea sensazioni ed emozioni. È qualcosa di intenso, qualcosa di magico.Veniamo dunque ai brani di questo Truly Yours. Il disco si apre con “National Anthem“, brano intrigante, con un incedere iniziale oscuro, che si apre ad una melodia gitana, sognante e straniante. I suoni sono perfetti, di grande impatto e la produzione ad opera dello stesso Mellner appare subito potente e cristallina. Il mastering ad opera di Chris Graham ottimizza ed amalgama l’intera resa sonora del disco. Notiamo come la scelta dei suoni, non solo delle chitarre, sia pregevole e di assoluto interesse.”The Ripe Stuff” strizza l’occhio sia all’ecletticità rock di Steve Vai che a certe soluzioni sonore alla Satriani e, non è difficile capire come in questo ambito si possa dilettare solo un chitarrista di un certo calibro, dando finalmente sfogo a tutta la sua capacità tecnica senza però perdere di vista la melodia, che rimane comunque il filo conduttore dell’intero disco.È vero: Mellner si diverte ma, fa divertire anche l’ascoltatore, rendendolo partecipe senza mai commettere l’errore di cadere nella becera autocelebrazione. Ed è fondamentale capire questo per cogliere appieno l’intensità di questo disco. “Joshua” è un intermezzo in cui la chitarra disegna in solitaria una melodia struggente e di grande pathos che sa emozionare con la semplicità di poche note. “Warsaw Tears “è una ballad strumentale che incanta con un bridge davvero emozionante. “Speedway Shuffle” è, come suggerisce lo stesso nome, un rock shuffle estremamente divertente e melodico. Supportato da un’eccellente sezione ritmica, ci riporta veramente alla memoria le composizioni dei grandi virtuosi degli anni ’80. Chi vive di certe sonorità e chi ammira l’estro tecnico e strumentale, troverà qui pane per i suoi denti.Se con “Honestly” le sonorità ruvide vengono mitigate, con “Be The Hard Way” si torna ad respirare aria di metal. Il brano più duro del lotto s’innerva su un riff di chitarra granitico che lascia spazio a melodie progressive e vagamente psichedeliche. “Freedom Dance Song” è un’interpretazione particolarmente riuscita della celebre “Libertango” di Astor Piazzolla, mentre con “All I Got” si torna nuovamente in ambito prettamente rock. La conclusiva “Truly Yours” è un blues malinconico con il quale il nostro si congeda, si tratta di un brano che è una vera perla compositiva in cui il feeling chitarristico avvolge magicamente l’ascoltatore. Ogni nota è al posto giusto, non c’è niente di inutilmente barocco o superfluo in questo debutto discografico di Mellner, non un singolo brano di minore interesse e né tantomeno cali compositivi.La musica qui, è linguaggio universale che dipinge stati d’animo, descrive sensazioni e guida alla scoperta di mondi. L’album, come detto prima, è una vera e propria confessione che in realtà non appartiene forse solo all’artista, poiché nasconde al suo interno un sentimento universale e parla una lingua che facilmente può essere intesa da tutti. È una dichiarazione nata dal cuore. È un sentimento “veramente vostro”, più che un distaccato saluto da riportare in coda ad una lettera d’addio. Marcello Mannarella Genere: rock strumentale, hard rock Lineup:
Michael Mellner – chitarra, tastiere
Nicola Nuzzolese – basso
Luca De Bonis – batteria
Damiano Calloni – tastiere in “Truly Yours” Tracklist:
1. National Anthem
2. The Ripe Stuff
3. Joshua
4. Warsaw Tears
5. Speedway Shuffle
6. Honestly
7. Be The Hard Way
8. Freedom Dance Song
9. All I Got
10. Truly Yours
Michael Mellner – Truly Yours
Sul sito ufficiale leggiamo una breve descrizione "Michael Mellner è soltanto un chitarrista e, un bravo ragazzo, un bravo ragazzo che ama nuotare nel grande mare della musica; in realtà Mellner; oltre ad essere un bravo ragazzo, Mellner è un chitarrista di grande talento che divide la sua vita professionale tra l'a
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