Mi si chiami abitudinario, non me ne preoccuperò di certo, perché seguire gli sviluppi (continui) del progetto TBP di Mario Contarino è diventato una piacevolissima occupazione, capace di regalare molto spesso sorprese interessanti. Fin dall’ascolto della prima fatica firmata da Mario Contarino, culminato poi nella recensione per la nostra community, sono rimasto sempre molto curioso nell’immaginare quelle che avrebbero potuto essere le evoluzioni di un’idea decisamente unica nel suo genere.Gli indizi più importanti erano stati lanciati con il debutto in chiave live delle composizioni di Mario, avvenuto grazie alla partecipazione di svariati nomi importanti del panorama italiano, fra i quali anche molti amici e collaboratori della nostra community.
Ecco quindi che l’arrivo di Musical Colors rappresenta da tempo un passo atteso e di grande interesse.
Sarebbe ridondante spiegare nuovamente la storia di Mario Contarino e della nostra amicizia con lui, rimandiamo pertanto al passato articolo per chiarimenti d’occasione. Ciò di cui è giusto parlare in queste righe è il nuovo album firmato TBP, album che per molti aspetti si allontana da ciò che aveva reso inconfondibile il precedente prodotto, ma che allo stesso tempo si avvicina ulteriormente allo scopo del progetto nella sua missione più profonda. Dopo aver ben impressionato con l’uscita di Universe of Emotions, Mario Contarino torna a farsi sentire armato di una schiera di musicisti da far invidia a molti album, anche blasonati, ma soprattutto torna sotto la supervisione artistica e tecnica di Giacomo Castellano (già produttore del precedente capitolo discografico).
Musical Colors è un album figlio di un processo che ha visto coinvolti svariati musicisti, da John Macaluso, William Stravato, Giacomo Castellano e Erik Tulissio, fino a Gianni Rojatti, Marco Pistone, Lorenzo Venza, Lorenzo Feliciati e Giacomo Anselmi, per fare alcuni nomi (ai quali si aggiungono anche altri partecipanti, elencati di seguito suddivisi per brano). I brani di Mario Contarino sono stati interpretati in studio di registrazione da questo dirompente e impressionante team, nel tentativo di realizzare qualcosa di difficile da replicare. L’obbiettivo di Mario Contarino, e del suo progetto TBP, è sempre stato quello di trasmettere emozioni attraverso la musica, e, abbracciato questo spirito, Castellano ha guidato le composizioni di Mario fra le mani dei tanti accorsi, volenterosi di cimentarsi nella non facile impresa di rendere al meglio il pensiero di un compositore, quale Mario, riuscito in già ottimi risultati con la passata, solitaria, esperienza.
Non più virtual instruments, ma una vera e propria band, quasi “big band” per le dimensioni dell’organico, che ha regalato a Mario l’enorme soddisfazione di poter vedere i propri brani registrati in studio, ma soprattutto ha fornito a tutti quelli che avevano storto il naso di fronte all’essenza digitale di Universe of Emotions, la giusta dose di buon materiale su cui poter riflettere. Fin dal comunicato che annunciava l’inizio dei lavori sul disco, chi scrive era certo si sarebbe trovato di fronte ad un prodotto valido, e questo è detto certo per buonismo gratuito, ma piuttosto perché dietro progetti come quello di Mario Contarino c’è un motore umano che ha sempre una marcia in più rispetto agli altri. Ora che il disco è finalmente ascoltabile nella sua interezza, non si può che confermare ogni buon pensiero sorto in precedenza.
Musical Colors suona dannatamente bene, fra linee melodiche di gran presa poggianti su un assetto sonoro solido alla base dell’intero lotto. La vena heavy è indubbiamente sempre presente, ma non soverchia mai l’animo più lirico del lavoro, brani come “Crooked Streets“, “Cry For Nothing“, “J” o “Lady Hope” ne sono ottimi esempi. Ci sarà di che divertirsi per gli estimatori delle frasi di chitarra più cantabili, come per chi cerca riff granitici.In merito a quest’ultima affermazione mi si permetta di spendere un plauso specifico per il brano “Wishing Well“, traccia dalla verve retrò, sabbathiana quanto basta (non solo per omonimia con il titolo del brano contenuto in Heaven & Hell) per rendere degno omaggio all’hard & heavy dell’ala più classica.
Grande novità di questo nuovo lavoro sono anche le parti vocali, assenti per ovvie ragioni nel precedente capitolo discografico. Marco Sivo, Alessandro Del Vecchio e Fabri Kiarelli si sono alternati dietro il microfono arricchendo non poco un prodotto che, per i gusti di chi scrive, trova nelle tracce con cantato la ciliegina finale, capace di confezionare ad arte un disco dal contenuto musicale invidiabile per compagini anche molto più celebri. Dietro Musical Colors c’è un’unione di forze palpabile, un progetto che ha raccolto intenti di menti diverse, dando vita nuova ai lavori di Mario Contarino, ma senza dimenticarsi di lasciar trasparire le singole personalità che hanno collaborato ai lavori.
Musical Colors si è annunciato come l’album che avrebbe portato ad un livello successivo l’esperienza musicale di Mario Contarino, e non c’è alcun dubbio nel dire che l’operazione è riuscita al meglio. Un team di musicisti davvero fantastico, complice un produttore ed una produzione di tutto rispetto, ha fatto la differenza nel rendere davvero unico il nuovo capitolo discografico firmato TBP, che ha trovato così degna rappresentazione in studio di registrazione.Mi auguro di tutto cuore che l’esperienza possa ripetersi, ne guadagneremmo tutti in divertimento ed intrattenimento musicale.
Francesco Sicheri
Genere: rock / hard-rock
Tracklist e artisti:
01. Orient Express – guitars: William Stravato / bass: Marco Pistone / drums: John Macaluso
02. Musical Colors – guitars: Lorenzo Venza / bass: Marco Pistone / drums: Erik Tulissio / acoustic instruments: Giacomo Castellano
03. Lady Hope – vocals: Marco Sivo / guitars: Giacomo Anselmi / bass: Marco Pistone / drums: Erik Tulissio
04. J. – guitars: Luca Ballabio / bass: Lorenzo Feliciati / drums: Erik Tulissio
05. Crooked Streets – guitars: Luca Ballabio / bass: Marco Pistone / drums: John Macaluso / guitar solo: Giacomo Castellano
06. Reach For The Sky – vocals: Alessandro Del Vecchio, Roberto Tiranti / guitars: Irma, Giacomo Castellano / bass: Marco Pistone / drums: Erik Tulissio / Guitar solo: Irma
07. The Scorpion – guitars: Gianni Rojatti / bass: Marco Pistone / drums: John Macaluso / guitar solo: Leonardo Porcheddu
08. Cry For Nothing – guitars: William Stravato / bass: Marco Pistone / drums: John Macaluso
09. Wishing Well – lead vocals: Fabri Kiarelli / guitars: Luca Ballabio / bass: Mirko Serra / drums: Erik Tulissio / guitar solo: Fabri Kiarelli
10. Good Luck – guitars: Lorenzo Venza / bass: Marco Pistone / drums: Erik Tulissio
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