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Intervista a Beatrice Venezi, in concerto con la Nuova Orchestra Scarlatti

Una stagione di musica Classica grazie ai "Concerti d'Autunno" della Nuova Orchestra Scarlatti, il progetto che da oltre vent'anni alterna con successo iniziative di portata internazionale e una forte presenza sul territorio locale. Un ciclo di concerti napoletani che partirà il 20 ottobre: a dirigerli ci sarà B

Una stagione di musica Classica grazie ai “Concerti d’Autunno” della Nuova Orchestra Scarlatti, il progetto che da oltre vent’anni alterna con successo iniziative di portata internazionale e una forte presenza sul territorio locale. Un ciclo di concerti napoletani che partirà il 20 ottobre: a dirigerli ci sarà Beatrice Venezi, già balzata agli onori della cronaca per essere la più giovane Direttrice d’Orchestra d’Italia.

La Direttrice non è però l’unico giovane talento al femminile presente nella Nuova Orchestra Scarlatti. In occasione dei “Concerti d’Autunno” farà infatti il suo esordio al violoncello solista la diciottenne Raffaella Cardaropoli, da Campana di Bracigliano (Salerno), un’altra giovanissima che arriva da importanti esperienze anche fuori dai confini italiani.

Classe 1990, originaria di Lucca, Beatrice si è diplomata in pianoforte nel 2010 a Siena per poi sancire il suo primato con il massimo dei voti in direzione d’orchestra al Conservatorio di Milano nel 2015.
Non inganni l’età: il curriculum di esperienze è solido, anche a livello internazionale, e la particolarità della sua figura (giovane donna in un ambiente conservatore e prevalentemente maschile) le è già valsa consensi e riconoscimenti, come la membership Audi Innovative Thinking.

Beatrice Venezi

Beatrice Venezi

Salve Beatrice e grazie prima di tutto per la disponibilità a rispondere alle domande della nostra Community. Iniziamo parlando del concerto con la Nuova Orchestra Scarlatti: Puccini, Mozart e poi Haydn con una violoncellista appena diciottenne… quanto anche il suo approccio sarà “giovane e fresco”, cosa dovremo aspettarci?

Partiamo dal programma: un giovane Puccini che scrive questo Minuetto per quartetto d’archi, brano à la manière de in pieno stile settecentesco, che poi inserirà nella Manon Lescaut. Un giovane Mozart che scrive il suo “canto del cigno”:  un gioiello denso e struggente, un Mozart con una sensibilità che precorre i tempi e con una ironia pungente pre-beethoveniana.
Un concerto per violoncello, il secondo, scritto da Haydn ed eseguito da una tanto giovane quanto brava solista. Direi che quanto a gioventù e freschezza non potremo deludere il pubblico! I giovani, per quanto possa far loro difetto l’esperienza, sicuramente compensano con energia ed entusiasmo che non lasciano mai indifferente il pubblico.

Nuova Orchestra Scarlatti, una realtà radicata nel territorio e nelle sue tradizioni. Lei ha già grande esperienza nel mondo, dall’Italia alla Bulgaria a Minsk. Quanto ogni nuova sfida è per lei anche frutto di un interscambio con la cultura locale?

Confrontarsi con humus culturali differenti non fa che accrescere esperienza, conoscenza e consapevolezza. Ogni volta, sia come artista che come persona, è un salto evolutivo che compio.

Un intenso arrangiamento di Tu vuo’ fa’ l’americano

Cosa significa essere giovane e donna in un ambiente che appare dal di fuori molto “conservatore”? Cosa si può dire ancora di nuovo e da un diverso punto di vista?

Ci sono ancora molte resistenze; è un processo di maturazione particolarmente lento quello di concepire il direttore d’orchestra non uomo, ma donna. Ho appena vissuto l’esperienza, come già mi è successo in passato in altri contesti, di essere la prima donna a dirigere al Teatro dell’Opera di Stato di Georgia, a Tbilisi.
La sorpresa (o ancor meglio, l’incredulità) nel vedere una donna sul podio si è tradotta in applausi calorosi ed entusiasti da parte del pubblico e dell’orchestra. Una signora del pubblico è venuta da me dopo la recita e mi ha detto “Non poteva fare cosa più audace qui: una donna che dirige!”.
È in momenti come questi che mi rendo conto della potenziale ricaduta dirompente a livello socio-culturale del mio lavoro.

Ci sembra che abbia molto a cuore il trasmettere ai più giovani il fascino delle orchestre e della musica colta. Cosa pensa dell’attuale situazione italiana in tema di educazione musicale, cosa si può migliorare?

Vede, io credo che il problema sia proprio pensare alla musica classica come musica colta. Questa musica nasce come pop, nel senso di popolare, il pop dell’epoca!
L’educazione musicale nelle scuole, così come le istituzioni liriche e sinfoniche, così come la politica in generale, sono assolutamente deficitarie nello sdoganare la musica classica dall’ambito elitario in cui è stata confinata. 

La ricetta secondo me? Incuriosire, mostrare il backstage, sottolineare i tratti che accomunano ad esempio le trame dei libretti d’opera con le storie che ogni giorno vediamo in film e serie tv o che ascoltiamo nei testi delle canzoni pop e rock; aprire i teatri almeno 300 giorni all’anno, perché i teatri devono essere vivi e devono essere vissuti; dare l’opportunità ad un pubblico sempre più ampio di persone di poter vivere, e non solo ascoltare da un cd, l’esperienza di un concerto dal vivo; parlare la stessa lingua dei millennials grazie ai nuovi mezzi di comunicazione e ai social.

Una domanda frivola, ma ce la conceda: se potesse scegliere un’orchestra, un periodo storico e un grande artista al suo fianco, quale sogno realizzerebbe?

Su questo non ho dubbi: far rivivere Puccini!

Beatrice Venezi con la Nuova Orchestra Scarlatti – J. Strauss Jr, “Unter Donner und Blitz”

Dalle parole del direttore artistico Gaetano Russo, insieme al grande entusiasmo per l’apertura di questa stagione di concerti, trapela quella che è la mission dichiarata del progetto: la volontà di rinsaldare sempre maggiormente il legame con il territorio e l’obiettivo di favorire la diffusione di una cultura musicale a partire già dai giovani.

Puccini, Mozart e il “Concerto n. 2 in Re maggiore per violoncello e orchestra” di Haydn in programma per il primo appuntamento di venerdì 20 ottobre alle ore 20:30 presso la Basilica di San Giovanni Maggiore Pignatelli, nel cuore di Napoli.
Successivamente toccherà all’Orchestra Scarlatti Young, in un’opportunità che ribadisce la particolare attenzione del progetto alle nuove generazioni, mentre le occasioni seguenti daranno spazio a differenti contaminazioni, dalla drammaturgia al concerto teatrale fino ad arrivare al Jazz.

Ecco il programma completo dei “Concerti d’Autunno“:

  • venerdì 20 ottobre, ore 20:30 – PUCCINI/HAYDN/MOZART, presso Basilica San Giovanni Maggiore;
  • venerdì 27 ottobre, ore 20:30 – FAURÉ/MOZART/DVOŘÁK (Orchestra Scarlatti Young), presso Chiesa dei SS. Marcellino e Festo;
  • venerdì 17 novembre, ore 20.30 – SOLDATEN, presso Chiesa dei SS. Marcellino e Festo;
  • venerdì 24 novembre, ore 20.30 – GIAGUARA SUITE, presso Chiesa dei SS. Marcellino e Festo;
  • venerdì 8 dicembre, ore 20.30 – SCARLATTInJAZZ, presso Museo Diocesano Napoli.

I biglietti per gli eventi sono disponibili in prevendita sul circuito Azzurro Service sia online che presso i punti vendita. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito web e sulla pagina Facebook dell’Orchestra.
Ringraziamo lo staff di LiveCode per la disponibilità e professionalità fornite nei contatti intercorsi per la realizzazione dell’intervista.

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