Sembrano duri cani preistorici ma sono nerd dal pelo mastodontico… sono i Red Fang e quando accendono i loro amplificatori la zona trema…
I Red Fang sono una Stoner band di Portland in Oregon negli Stati Uniti, e spaccano tutto ció che incontrano dal 2005.
Il loro nome significa Zanna Rossa, e basta vedere i loro video per capire perché, pare che azzannare sia un loro hobby… Il quartetto ha una sezione ritmica abbastanza dura e voci molto potenti.
Da noi sono ancora poco conosciuti, anche se sono giá stati a suonare nel bel paese, ed è mia premura far sì che questa band ottenga un po’ di visibilità in più nella nostra penisola.
Perché? Perché sono cazzuti ma anche dei buontemponi della madonna. Vedere i loro videoclip per rendersene conto e farsi delle grasse risate, non proprio dei video autocelebrativi bensí dei veri e propri cortometraggi, diretti da Whitey McConnaughy, monumenti di puro nonsense.
La loro musica é un vero stoner Doom variegato all’hardcore Punk, si dice Sludge Metal, originale ma con forti radici nel Metal tosto.
I loro temi sono macabri, violenti ma poco cattivi, introspettivi e decadenti. Hanno il sapore dei testi del piú cupo grunge, ma la loro negativitá é una sorta di esorcizazzione, per far svoltare, non per tirare l’ascoltatore ancora piú giú nel mulinello della dannositá.
I loro protagonisti cantati si scusano di essere vivi, vogliono vedere qualcosa in loro, vogliono essere una vita che vale di salvare (Flies), un’ode ad Hank, uno di loro, forse un fantomatico eroe suburbano, forse un cavaliere legendario, ma Hank is Dead…
Tutto ha un sapore macabro, come i cani preistorici che verranno a cancellare l’umanitá (Prehistoric Dog)… insomma un panorama lirico di ampio spettro e di tutto rispetto per una band con i contro fiocchi… e occhio a non fargli mancare la birra, altrimenti s’incazzano.
Curioso sapere che una delle loro hit, Wires, é stata influenzata anche da un pezzo molto Pop Rock dei Muse, Knights of Cydonia… si é vero.
Nel 2016, per il loro Album Only Ghosts ebbero dietro il vetro a produrre Ross Robinson già At The Drive In, The Cure, Slipknot, e al mixer Joe Baressi già Queens of the Stone Age, Kyuss e Melvins.
Diciamo che sono ben coadiuvati.
Una band coesa da come capiremo attraverso la bellissima intervista con Bryan Giles, voce e chitarra ritmica della band, ma basta farcire, leggiamocela insieme per conoscerli attraverso le loro parole…
Ciao Bryan, benvenuto su MusicOff…
Grazie per avermi su MusicOff…
La vostra musica sembra essere piena di rabbia e vendetta, zanne e artigli … contro cosa combattete intellettualmente?
Penso che la mia principale ispirazione siano le infinite discussioni che ho con la voce negativa nel mio cervello. Uso la musica per togliere quella spazzatura dal mio piatto per un minuto o due.
Venite da Portland, come sono nati i Red Fang?
Immacolata Concezione!! Stavo solo scherzando. Ci siamo conosciuti attraverso varie band in cui militavamo e abbiamo condiviso palcoscenici. Portland ha una grande scena musicale, ma il mondo del rock riesce ancora ad essere abbastanza affiatato. Ci siamo riuniti per interessi musicali condivisi.
Chi ti ha ispirato nella tua vita, intendo in entrambi i modi, musicalmente e culturalmente?
Dovrei dire mia madre. Ha suonato molto il pianoforte e dischi durante la mia infanzia e mi ha fatto suonare vari strumenti fin da giovane. Grazie mamma!
Il successo internazionale ha cambiato il modo di essere e scrivere la tua musica?
Non che io possa dire. Cerchiamo ancora di ispirarci a vicenda con nuove idee e scrivere canzoni che ci facciano stare bene.
Avete già quattro sforzi (album) alle vostre spalle, da due anni non avete sfornato nuovo materiale per i vostri fan, quando sarà possibile ascoltare il prossimo?
Siamo tornati in studio con Chris Funk, che ha prodotto Murder the Mountains e Wales and Leaches. Finora è stato davvero divertente. Idealmente vorremmo pubblicare il nostro 5 ° LP entro maggio 2020.
Siete uno dei gruppi doom più vivaci e autoironici del mondo, i vostri testi hanno una profonda connotazione di fondo… qual è il messaggio che state diffondendo?
Spero che stiamo avendo un impatto positivo sulle persone che ci ascoltano! Tendo a inclinarmi verso argomenti negativi. Canzoni come “No Hope” e “Failure” non sono tremendamente allegre, ma stanno solo esorcizzando i miei demoni. Mi piacerebbe pensare che aiutino le persone a fare lo stesso.
I vostri video, oltre ad essere una rappresentazione della vostra musica e avere un forte impatto visivo, hanno una forte nonsense, sembra che vi piaccia passare per ingenui, sapete di essere divertenti?
Siamo molto seri riguardo alla nostra musica, ma siamo anche incredibilmente nerd, quindi i video ne sono un ottimo riflesso. Non siamo affatto macho, quindi sono abbastanza sicuro che nessuno comprerebbe l’immagine se indossassimo braccialetti di cuoio e a spillo.
Quando verrete di nuovo in Italia? Ci siete stati solo per poche ore…
Una volta uscito il nostro nuovo disco, non vedo l’ora di andare in tour per supportarlo la prossima estate, con molti concerti italiani!
Direi essenzialisti, con strumenti consumati, batteria minima, ma con un forte impatto sonoro… Sotto il vostro suono ci sono distorsioni piene di significato, qual è l’ingrediente segreto per ottenere tale sound?
Siamo sempre stati minimalisti nel nostro approccio alla scrittura di canzoni. Se provo una parte di chitarra alla moda che provo ma non migliora la canzone, mi limito a seguire il ritmo. Non deve essere uno spettacolo!
Mi è piaciuta molto la cover di ‘Listen to the Sirens’ dei Tubeway Army, cosa avete in comune con la New Wave londinese?
Sono cresciuto nel deserto dell’Arizona, quindi probabilmente quasi nulla. Siamo tutti fan di quella band però. Mi è sempre piaciuto quanto sia isolante ed inquietante lo stile di Gary Newman. È stato divertente provare quella canzone con il nostro suono molto diverso.
Dove andrà la musica in futuro, secondo te?
Spero che la musica continui a sorprendermi. Sono un po ‘preoccupato che l’influenza della tecnologia inizierà a omogeneizzare la scrittura delle canzoni, ma riesco a malapena ad aprire i miei allegati e-mail, quindi direi che i Red Fang sono un’operazione in tutta sicurezza di room jam della vecchia scuola.
Ringraziandoti per la chiacchierata, lasciami rivolgere una domanda decisiva ma piuttosto stupida, perché azzannate le lattine di birra?
Questa pratica si chiama “beer shotgunning”. È piuttosto idiota ma è una tradizione per i giovani adulti per alienarsi e ubriacarsi più velocemente. Festa!
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