Audio-Technica ha rinnovato un suo classico per giradischi: la famiglia di testine moving coil OC9X ha ora ben 5 modelli a disposizione.
Nonostante oggi la qualità delle testine MM (Moving Magnet) sia arrivata ad essere abbastanza alta da competere con alcune sorelle maggiori, non c’è dubbio che nel momento in cui la passione per i dischi in vinile si trasforma anche in una ricerca della miglior resa sonora, in particolare in termini di raffinatezza e dettaglio, la tecnologia MC (Moving Coil, a bobina mobile) sia la strada da intraprendere.
Certo, a patto di avere un buon ingresso phono o, di solito ancora meglio, un preamp phono esterno (o uno step up) di buona qualità in grado di innalzare il più debole segnale di queste testine (ne esistono anche ad alta uscita, ma la maggioranza sono a basso output) e soprattutto di valorizzarne tutte le caratteristiche sonore, in modo da tirar fuori ogni piccola sfumatura che leggono nei solchi.
Soddisfatte queste condizioni, ecco che si apre un mondo nuovo in cui il piacere di ascolto viene elevato a livelli davvero importanti, non solo per un piacere puramente “audiofilo”, ma per ricreare dentro casa quella rara sensazione di impatto fisico, quasi live, “scenico”, della riproduzione musicale.
In tutto ciò sono decenni che Audio-Technica si afferma come uno dei leader del settore e sicuramente una delle sue testine più vendute in ambito MC è la OC9X.
Questo 2020 è caratterizzato da ben 5 modelli della OC9X, a partire dal prezzo decisamente abbordabile della OC9EXB fino ad arrivare alla più prestigiosa OC9XSL, ammiraglia della serie e comunque a un costo abbastanza sotto i mille euro.
Tutti i 5 nuovi modelli della Serie AT-OC9X utilizzano bobine realizzate con cavi in rame PCOCC e corpi in alluminio dotati di fori filettati M2.6 che ne consentono il montaggio senza l’uso di bulloni.
Ognuna poi differisce nei particolari, a iniziare ovviamente dalla tipologia di stilo.
In particolare:
- la OCX9EXB monta uno stilo ellittico
- la OC9XEN uno stilo ellittico nudo
- la OC9XML uno stilo Microlinear
- la OC9XSH uno stilo Shibata
- la OC9XSL uno stilo speciale Line Contact
Chiaramente, più si sale all’interno del catalogo e di prezzo, più lo stilo ha una progettazione adatta a raccogliere maggiori informazioni musicali nei solchi, grazie al taglio in grado di muoversi con più dettaglio e precisione all’interno di questi ultimi.
Altrettanto chiaro è che le differenze tra le testine non stanno solo in questa caratteristica costruttiva, basti dare un occhio alle specifiche per notare un graduale miglioramento della risposta in frequenza e della separazione dei canali.
Ma ciò detto, anche il modello entry level della serie fornisce dati assolutamente lodevoli su questo piano, comuni a testine di ben altro costo, e siamo sicuri che a tutto questo si uniranno la precisione costruttiva e la definizione sonora della filosofia giapponese del marchio, unite alla classica predilezione per la chiarezza di riproduzione in gamma alta.
Se il peso della testina è un dato in comune (7,6 grammi), ci raccomandiamo di fare attenzione alla loro differente cedevolezza (dynamic compliance) così da poter calcolare in maniera esatta il giusto accoppiamento con il braccio del proprio giradischi (a questo link un utile tool ma state attenti poiché AT ha l’abitudine, a nostro modo di vedere non comodissima, di segnalare il dato come calcolato a 100Hz invece che ai più comuni 10Hz, in linea teorica quindi dovreste moltiplicare il dato fornito per un coefficiente tra 1.5 e 2, circa).
Per abbinare la testina al proprio ingresso phono si consiglia un carico minimo di 100 Ohm e un guadagno di almeno 60db per non rischiare una risposta sottotono soprattutto in quanto a dinamica, rapporto s/r e punch.
Per qualsiasi tipo di informazione gli esperti del distributore Sisme saranno sicuramente a vostra disposizione scrivendo all’indirizzo [email protected].
Aggiungi Commento