Audio-Technica è uno dei marchi del settore giradischi più venduti negli ultimi anni, soprattuto nel settore entry-level. Il nuovo nato si rivolge prima di tutto ai DJ professionisti e si chiama AT-LP140XP.
Il ritorno al vinile non è solo un fenomeno che ha coinvolto gli appassionati ascoltatori di musica, ma anche molti DJ, che sono tornati a mixare sui buon vecchi solchi. In questo ambito, anche se non siete esperti del mestiere, avrete visto almeno una volta nella vita uno dei miti del mondo del giradischi, il Technics SL-1200.
Questo giradischi, in realtà nato negli anni ’70 senza avere quello specifico scopo, fu adottato dai primi disc jockey per un preciso motivo: era un vero carroarmato, resisteva a qualsiasi sollecitazione, soprattutto quelle delle mani di chi animava le feste.
È questa la filosofia che ha abbracciato da alcuni anni anche Audio-Technica, che già nel settore dei vinili ha un’ottima (storica) reputazione per quanto riguarda le sue testine fonorivelatrici, sempre apprezzate dal segmento entry level a quello degli audiofili più esigenti.
Con questi obiettivi, il marchio nipponico si è quindi ispirato a quella concezione di giradischi per realizzare alcune produzioni che negli ultimi tempi hanno riscosso grande successo, anche per il loro prezzo abbordabile.
Ultimo nato in questo senso è l’AT-LP140XP, giradischi a trazione diretta che già dal look rende chiarissima l’ispirazione – per usare un eufemismo – al progenitore di cui sopra.
Audio Technica ha lanciato questo giradischi come soluzione professionale per DJ, ma ciò non vuol dire che, come il 1200 stesso, non possa essere utilizzato anche in casa come mezzo di ascolto della propria collezione musicale.
Per quanto riguarda i dati tecnici, come già detto si tratta di un trazione diretta che fa uso di un motore “High-Torque DC” con stabilizzatore di velocità; un motore che viene dichiarato a coppia elevata, per la precisione 2.2 kgf-cm. Le rilevazioni danno lo wow/flutter, parametro piuttosto importante per la qualità di ascolto, a meno dello 0,2% WRMS (33rpm).
Il rapporto segnale/rumore si attesta a meno di 50dB.
Il piatto è realizzato in alluminio pressofuso anti-risonante e può girare a tre velocità (33/45/78 giri) con una variazione del pitch (controllo al quarzo) di +/-8% o +/-16% o +/-24%. Il sistema di frenaggio è gestito dall’elettronica.
Se volete, potete fare anche girare il piatto al contrario (non si sa mai troviate qualche messaggio nascosto nei solchi…).
Naturalmente abbiamo la classica luce strobo per controllare l’accuratezza della velocità di rotazione del piatto.
Tutta la base dello chassis è stata curata per essere stabile e anti-risonante, per quanto non venga approfondito il lato tecnico della cosa. In ogni caso il peso totale del giradischi è di circa 10kg, siamo quindi negli stessi valori degli SL-1200.
Veniamo quindi al braccio, componente a dir poco fondamentale nella generazione del suono e che deve assicurare una notevole stabilità soprattutto ai DJ.
Come da dettami storici, il braccio è a S. Non troviamo info precise sulla lega metallica utilizzata, ma ha tutte le regolazioni base necessarie, cioé altezza (VTA), forza di tracciamento della testina (VTF) e controllo dell’anti-skating, si spera il più preciso possibile ma chi conosce questo mondo sa bene che la taratura di questo parametro gradisce sempre un doppio o troplo controllo, sia con i mezzi di misurazione appositi sia con dischi test e, per i più scaltri, anche con un po’ di orecchio.
Il meccanismo dell’alzabraccio è idraulico, cosa che può interessare agli ascoltatori casalinghi, sicuramente info superflua per i DJ che sono abituati ad agire manualmente su quasi ogni cosa.
L’AT-LP140XP viene fornito con una testina AT-XP3, alloggiata nel suo headshell in alluminio AT-HS6. La XP3 è una testina a stilo conico, che fa uso della tecnologia a doppio magnete VM. Si tratta di un fonorivelatore appositamente creato per i DJ, difatti ha il cantilever rinforzato con fibra di carbonio, in modo da resistere a sollecitazioni “fuori norma”.
La risposta in frequenza è 20 – 18.000 Hz e l’output è esattamente allineato con quello del giradischi, 5,5mV. Lo stilo può essere sostituito con uno stesso XP3 oppure con i superiori XP5 e XP7 con stilo elittico a spirale.
La forza di tracciamento può essere impostata tra i 2 e i 4 grammi.
Se vorrete montare la vostra testina preferita, considerate che Audio-Technica dichiara un peso minimo/massimo della stessa compreso tra i 3.5 e gli 8.5 grammi. Un range piuttosto esteso, ma sempre meglio controllare che il rapporto tra il peso del braccio+headshell e quello della testina rientri nei limiti di risonanza.
Arriviamo quindi alle connessioni, con una classica uscita phono (5.5mV nominale a 1 kHz, 5 cm/sec).
Inclusi negli accessori troviamo il cavo RCA (con connettore di messa a terra), l’adattatore per i dischi a 45 giri, un mat in fletro. La cappa parapolvere è removibile (e qualunque uso facciate del giradischi, rimuovetela mentre ascoltate i dischi!).
Il giradischi è disponibile in due colorazioni, nero o argento.
Sicuramente tra gli appassionati saranno accesi i dibattiti sul confronto tra questo e un Technics SL-1200 originale, ma parliamo pur sempre di fasce di prezzo ben diverse, che collocano l’AT a circa 1/3 del prezzo richiesto per un 1200 di ultima generazione.
Maggiori informazioni sul sito del distributore italiano SISME.
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