È stato annunciato in pubblicazione per il prossimo settembre il nuovo metodo di chitarra funk firmato da Simona Malandrino a cura delle edizioni Dantone.
L’uscita è stata ufficializzata nei giorni scorsi e il volume sarà in distribuzione esclusiva di Volontè & Co. L’autrice è un personaggio di tutto rispetto nel panorama chitarristico nostrano: classe 1988, originaria di Gela (sulla costa meridionale della Sicilia), Simona è una delle quote rosa più interessanti che possiamo trovare oggi, uno stile ben caratterizzato da diversi guitar hero, ma condita da un senso ritmico che strizza l’occhio a Nile Rodgers.
Simona vanta collaborazioni di grandi prestigio, come quelle con Ian Paice (storico batterista dei Deep Purple, per i non informati), Andrea Braido, Eugenio Finardi, Marcella Bella e Francesco Tricarico, senza dimenticare il tour (ancora in corso) assieme a Bianca Atzei, con diverse tappe su tutto il territorio nazionale.
Il libro toccherà diversi argomenti, i più importanti si possono già evincere da un primo sguardo della copertina:
- ottenimento di un suono adatto al funk;
- come avere uno stile groovy;
- tecniche e accordi tipici del genere.
Il resto dell’offerta formativa è dato dalle backing tracks e dai video tutorial online, cosa già presente in altri libri di Dantone come “Il chitarrista ritmico” di Nikko Menichini o i due manuali di Claudio Cicolin. L’intero comparto è sostanzioso e potrebbe accompagnare un allievo per un anno di studio abbondante, parlando infatti di 16 lezioni con ben 87 esempi pratici.
Due parole dell’autrice erano davvero doverose, così abbiamo rivolto a Simona alcune domande sulle origini del metodo e su cosa possiamo aspettarci.
Come è nata l’idea di questo metodo di chitarra funk?
Ho sempre considerato l’idea di voler scrivere un metodo didattico. Poi come sempre nella vita quando sei in cerca di qualcosa, questa si manifesta inaspettatamente. Tutto è nato all’SHG dello scorso anno. Lì ho conosciuto Germano Dantone e Alessandro Barbetti. Germano aveva in mente la pubblicazione di un metodo di chitarra funk e Ale mi ha proposta a lui come la persona giusta per realizzarlo. E così è partito tutto!
Quindi è stato qualcosa di inaspettato che ho accolto con grande entusiasmo. Non pensavo che avrei iniziato questo tipo di esperienza con un metodo di “Chitarra Funk”, però mi sembra un inizio perfetto per me!
Come hai deciso di suddividere le parti formative di questa pubblicazione?
Questo metodo parla essenzialmente di chitarra ritmica. Ho iniziato i primi capitoli focalizzando l’attenzione su tutto ciò che sta alla base delle ritmiche funk, quindi alla gestione dei sedicesimi, delle note ghost e delle varie figure ritmiche. Poi sono passata allo studio delle tecniche e degli espedienti tipici del genere.
Nell’ultima parte ho dedicato uno spazio a tutto ciò che riguarda la strumentazione e ad altri elementi che possono contribuire al nostro “funky tone”, dei suggerimenti e degli esercizi per far sentire sempre il senso del groove nel nostro playing e infine una lista di “addetti ai lavori” che suggerisco di ascoltare e studiare per avvicinarci il più possibile al genere.
Quali sono stati i tuoi principali spunti durante la scrittura?
Prima di cominciare a scrivere questo metodo ho preparato una playlist di pezzi, con i chitarristi e le band che sono stati per me una scuola, da cui ho imparato e continuo ad imparare questo linguaggio. Da lì ho iniziato ad impostare l’indice in modo da affrontare ogni argomento in maniera progressiva.
Avere l’opportunità di scrivere un metodo didattico e riflettere sui passaggi che spesso attuo inconsciamente è stata per me una nuova forma di studio, una ricerca creativa e stimolante. Sono già carica e piena di idee per un secondo metodo, ma non vi svelerò adesso di cosa si tratta!
Dantone presenterà il libro nella bella cornice del MusicWall, la tradizionale fiera di Pizzighettone che avrà luogo il 15 settembre prossimo. La pubblicazione si preannuncia interessante e da tenere sott’occhio per la sua particolarità.
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