Un importante rinnovamento per i bassi Squier della serie Classic Vibe, tra le più apprezzate in virtù dello spiccato orientamento classico dei suoi strumenti.
La linea che esordì nel 2012 ha riscosso un ottimo successo in questi anni, per via di un livello qualitativo dal validissimo riscontro pur restando in una fascia di prezzo accessibile.
Quello di quest’anno è il più importante processo di revisione della serie sin dalla sua nascita, e vede come elemento di principale novità per tutti gli strumenti la presenza di pickup Fender-designed in alnico, caratteristica che si affianca alle palette di ispirazione d’epoca e ai manici profilo C dall’ottimo comfort.
’60S JAZZ BASS
Un omaggio a una delle icone del basso elettrico nel rispetto della sua configurazione del decennio di nascita, questa versione è disponibile in tre finiture: 3-Color Sunburst, Black e il bel Daphne Blue visibile in foto, in tutti i casi la colorazione è abbinata a un battipenna tortoiseshell a 4 strati.
Elettronica passiva con doppio volume, uno per ciascuno dei magneti single coil di Fender installati nelle posizioni canoniche della versione di riferimento sul body realizzato in pioppo, mentre il manico in acero è rifinito in vintage-tinted gloss per un effetto più vissuto e completato dalla tastiera in laurel indiano.
Per la gioia dei fan integralisti di Jaco Pastorius è disponibile anche una versione fretless nell’iconico 3-tone sunburst.
’70S JAZZ BASS
Non poteva però mancare un riferimento all’altra versione rappresentativa della storia del Jazz Bass, vale a dire quella degli anni ’70. La versione a quattro corde è disponibile in tre finiture: 3-Color Sunburst, Black (anche per il left-handed e per il cinque corde) e la celebre Natural (chi ha detto Marcus Miller?), che troviamo anche nel modello con l’aggiunta del Si basso visibile in foto.
La spaziatura dei pickup dal ponte è fedele all’originale, allo stesso modo troviamo tastiere rigorosamente in acero con i caratteristici inlay a blocco e battipenna nero in tutte le versioni proposte. Per le versioni con finiture completamente o parzialmente naturali si è optato per corpi in acero leggero, mentre è confermato il pioppo per le total-black.
’60S PRECISION BASS
Un’altra icona viene omaggiata a dovere in questa rinnovata versione dei bassi Classic Vibe. Due le finiture disponibili per questo Precision ispirato alla versione più tradizionale possibile: 3-Color Sunburst (anche per mancini) e Olympic White, entrambe con pickguard tartarugato.
Irrinunciabile lo split coil, sempre progettato da Fender con utilizzo di alnico, anche in questo caso si è optato per il pioppo nel body e per il laurel della tastiera montata sul manico in acero a finitura gloss vecchia scuola.
BASS VI
Le corde sono sei ma ci si rivolge ugualmente ai bassisti con questo particolare modello ispirato a quello prodotto da casa Fender tra il 1961 e il 1975. Due le colorazioni proposte (Black e 3-Color Sunburst), accordatura da chitarra ma un’ottava sotto, il ponte tremolo vintage-style completa l’anima eccentrica di questo strumento nato apposta per coloro che vogliono osare qualcosa di meno convenzionale.
Tutte le caratteristiche di questi nuovi strumenti sono a disposizione sul sito web Fender.
Che differenze ci sono tra il Jazz Bass ‘60 e ‘70? Grazie
Ciao Gabriele! A livello generale le differenze principali dovrebbero essere nei legni e nel posizionamento del pickup al ponte, più vicino nei ’70 che nei ’60 🙂