Il “Rooftop” dei Beatles, loro ultima performance insieme, è sicuramente il più famoso, ma non è stato il primo concerto su un tetto che il rock può ricordare…
Molti infatti pensano che il live dei Beatles che ha compiuto 50 anni pochi giorni fa sia stato il primo dalla sommità di un palazzo, ciò che poi verrà imitato nei decenni da molti altri artisti, come gli U2 ad esempio.
Ma a prescindere dal fatto che non possiamo sapere con certezza se qualcuno non lo avesse già fatto prima senza essere filmato, ci sono i documenti video che testimoniano come in ambito rock già l’anno precedente, il 1968, aveva visto la grande band americana Jefferson Airplane esibirsi sul tetto dello Schuyler Hotel di New York.
7 minuti di puro rock intitolati The House at Pooneil Corners.
La data esatta è incerta, indicativamente tra la seconda metà di novembre e gli inizi di dicembre del ’68. Le riprese furono effettuate per il film One American Movie del regista franco-svizzero Jean Luc Godard. Il film in realtà non verrà mai realizzato secondo le sue aspettative e i filmati vennero raccolti in un altro lungometraggio questa volta intitolato One P.M. (Parallel Movie) che ben poco ebbe a che vedere con il progetto originale e risultò un collage piuttosto sgangherato e poco logico.
Nel 1968 i Jefferson Airplane erano una delle band di punta della musica americana e in particolar modo dei movimenti di protesta giovanili. Del resto, si era nel mezzo del triennio di pace&musica iniziato con la Summer of Love del ’67 e che si può definire concluso con il Festival di Woodstock del ’69, nel quale peraltro i Jefferson ebbero un ruolo piuttosto centrale.
Come in altri casi, il concerto non era stato autorizzato e la band e gli organizzatori non si curarono affatto di tenere bassi i volumi, che furono esattamente quelli di un concerto rock. Del resto nel filmato si sente bene come la Gibson 335 del grande (e purtroppo troppo spesso dimenticato proprio dai chitarristi!) Jorma Kaukonen emetta dei veri e propri ruggiti in piena potenza.
Su questo muro di suono le indimenticabili voci di Grace Slick e Marty Balin.
Come da tradizione dei veri rockers, il breve concerto si chiuse con l’arrivo della polizia, a cui seguì anche una denuncia per riprese non autorizzate contro la casa di produzione Leacock-Pennebaker (il Pennebaker, Donn Alan, che è ricordato per il famoso film documentario Dont Look Back sul tour UK di Bob Dylan nel ’65), dalle cui finestre filmavano gli operatori video.
Uno degli attori del film, Rip Torn, fu addirittura arrestato per resistenza alle forze dell’ordine.
E così, nel ’69 i Beatles arrivarono perlomeno secondi, con la loro bella esibizione, ma certo ben più pacata rispetto ai Jefferson, che si erano annunciati sulla strada newyorkese urlando “Hello New York… New York wake up you fuckers… Free Music… Nice Songs… Free Love!“.
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