I Doors compiono 50 anni e Los Angeles ha pensato bene di istituire una giornata ufficiale, il “Doors Day”, dedicata alla band icona del Rock della West Coast americana, con grandi festeggiamenti che si svolgeranno tra pochi giorni, il 4 gennaio nella zona Pacific and Windward Avenues della città degli angeli.
L’estate del 1966 fu un periodo clamoroso per i The Doors, la band formata da Jim Morrison, Ray Manzarek, Robbie Krieger e John Densmore. Frequentatori dello storico club Whisky a Go Go, fu Jack Holzman, presidente della Elektra Records, a scoprirli proprio in quel locale.
Il 24 agosto entrano nei Sunset Sound Recording Studios dove registreno nel solo arco di una settimana il loro primo omonimo album, pietra miliare nella storia del Rock. Il disco esce nel gennaio del 1967, splendido esordio ed enorme successo in tutti gli Stati Uniti e ben presto nella vecchia Europa ed in tutto il mondo.
I singoli di questo disco diventeranno i più grandi successi della band: “The Cristal Ship”, la versione di “Alabama song” di Bertolt Brecht e Kurt Weill, “The End” nei suoi 12 minuti di lisegica esecuzione, “Break on Trough”, che uscirà come primo singolo, e la cellebre “Light my fire”, vero e proprio masterpiece.
Scritta da Robbie Krieger, la canzone conquistò subito i primi posti della classifica in una versione editata di 3 minuti, in cui vennero tagliate le parti di organo e chitarra (ad oggi considerate ovviamente irrinunciabili). Dopo poco più di un anno la canzone conquistò le classifiche ufficiali di tutto il mondo con una nuova versione interpretata da José Feliciano, diventata a sua volta un classico insieme alle altre versioni altrettanto degne di considerazione, addirittura una italiana di Nicola Di Bari, intitolata “Dammi fuoco“!
L’avventura dei Doors durò per sei album (più uno postumo e due del trio Manzarek/Krieger/Densmore) e cinque anni fino alla morte di Jim Morrison, il 3 luglio 1971, all’età di 27 anni (i maledetti 27), “Re Lucertola”, leader indiscusso e icona della storica band. Il 20 maggio 2013 è scomparso anche Ray Manzarek, che molti considerano la “mente musicale” della band.
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