Tra fine novembre e gli inizi di dicembre 2021 la prestigiosa accademia Percentomusica aveva annunciato la possibilità per molti studenti di accedere ai corsi per diventare Music Creators attraverso delle borse di studio assegnate secondo precisi e vari criteri di selezione grazie a fondi messi a disposizione dalla Regione Lazio..
Music Creators, ovvero essere artisti nel mondo attuale
Per chi non lo sapesse, un Music Creator è una figura professionale del mondo musicale contemporaneo che espande le attività dell’artista.
Quest’ultimo, infatti, non è più relegato solamente alla vendita di un disco o all’esibizione in concerto (di questi tempi peraltro piuttosto rara), ma ad un flusso di produzione continuo che può realizzare in virtù di un sostegno costante offerto dal pubblico, anche economicamente.
Si parla, cioé, di sfruttare in modo idoneo i mezzi digitali e anche – e soprattutto – di ridefinire il processo creativo, l’idea di performance e le modalità di interazione con i fans. Tanto nel mondo digitale quanto in quello fisico.
I musicisti devono necessariamente acquisire nuove competenze sia per la gestione dei mezzi tecnici che si vanno a sfruttare quanto per l’evoluzione dell’approccio compositivo ed espressivo in ambito artistico.
L’obiettivo del percorso didattico è, dunque, quello di coltivare talentuosi musicisti che possano presentare progetti artistici di elevata qualità ma perfettamente idonei alla circolazione sui nuovi canali web che rappresentano ormai il circuito principale per la diffusione delle opere musicali.
Per scoprire di più su questo corso di studi vi rimandiamo al nostro precedente articolo sui Music Creators.
Una full immersion didattica
Com’è andata quindi? Ovviamente le borse di studio sono state assegnate e i corsi sono stati effettuati con una vera e propria full immersion. Per l’occasione, ne parliamo con Federico Berichelli, ideatore del progetto e responsabile della segreteria didattica di Percentomusica.
Com’è nata l’idea di un bando per Music Creators e quali ruoli riveste questa figura nel mondo musicale odierno?
L’idea è nata osservando i nostri studenti e il mondo che li circonda.
Da tanti anni ormai prepariamo giovani musicisti per la carriera musicale ma, curiosamente, chiacchierando con gli studenti in corso, ci siamo resi conto di quanto molti di loro non avessero la percezione delle opportunità che il web sta offrendo per l’espressione artistica e la carriera musicale. Ed è proprio curioso perché si tratta grosso modo di ragazzi tra i 18 e i 25 anni, nativi digitali, totalmente immersi nel mondo dei social media ma che non sempre ne riescono a scorgere una connessione facile tra questi mezzi e la musica, l’arte o la carriera.
Noi invece come ente di formazione professionale dobbiamo avere sempre un occhio vigile sul contesto lavorativo in cui questi ragazzi si andranno a inserire, monitorarlo e possibilmente anticiparne le tendenze in modo da poter preparare i ragazzi di conseguenza.
La Creator Economy è diventata una realtà estremamente importante sul fronte economico e sta portando anche a un approccio nuovo nelle creazioni artistiche.
Sono aspetti che non potevamo trascurare avendo a cuore il futuro dei ragazzi quindi questo corso più che da un’idea o un’intuizione deriva quasi da un obbligo morale nei loro confronti!
Nel momento che abbiamo capito che era qualcosa che mancava e che sarebbe stato importantissimo per loro, dovevamo assolutamente farlo!
Provo a spiegarmi meglio… Il music business sta cambiando, non c’è da stupirsi o da allarmarsi è una cosa che succede ciclicamente, cambiamenti, anche drastici, nell’industria della musica intervengono ogni qual volta cambiano i supporti che la veicolano.
Il cambiamento in atto sotto questo punto di vista può essere meno evidente di altri. Perché era facile accorgersi all’inizio del secolo scorso che la musica si stava spostando da un cilindro di cera a un disco, e poi da un disco a una cassetta, anche il passaggio al CD e poi al formato digitale erano evidenti.
Ma ora tutto questo processo sta portando a uno spostamento che è più difficile da percepire perché tutto sommato il formato “fisico” rimane lo stesso.
Siamo infatti ormai abituati a percepire la musica digitalizzata in forma liquida e ci siamo anche abituati all’idea di non pagare più per l’acquisto di un’opera ma per l’accesso a un catalogo e naturalmente siamo pienamente a nostro agio con l’idea che la musica non sia più sullo stereo di casa ma nel nostro smartphone.
Potrebbe sfuggirci però l’importanza del fatto che la musica ora si sta iniziando a dilagare oltre che sulle piattaforme di streaming anche sui social media.
È una cosa che a un primo sguardo potrebbe passare come un aspetto di scarso rilievo ma non lo è. Il fatto che la musica ora possa nascere, diffondersi e monetizzare su un social media ha grandissime implicazioni per il music business e per il modo di lavorare degli artisti.
È quindi una follia che i ragazzi non siano consapevoli di ciò che sta succedendo e si lascino sfuggire le opportunità che si aprono.
Siamo per essere travolti da un nuovo importante cambiamento e questa volta, finalmente, i musicisti potrebbero esserne al centro anche dal punto di vista economico anziché rimanere osservatori dell’ennesimo rimescolamento di carte da cui escono vincenti altri attori del music business.
Ovviamente anche con i modelli precedenti ci sono stati artisti che hanno ottenuto grandi vantaggi economicamente ma ora si prospetta un cambiamento in cui si potrebbe allargare sensibilmente la base degli artisti che riescono a vivere dignitosamente o più che dignitosamente grazie alla loro musica.
È importante capire però che si entra in una logica nuova di produzione artistica e che quello che si va a vendere non sono più solamente le canzoni, e che le capacità che servono per arrivare a risultati importanti non sono più legate esclusivamente alla musica.
Come si è svolto il bando e come avete selezionato i vincitori?
L’applicazione per i ragazzi é stata piuttosto semplice era sufficiente compilare un form online con i dati di base, poi il processo di selezione seguiva approfondendo alcuni aspetti volti a verificare l’idoneità al corso e a dar loro un punteggio in graduatoria.
In realtà una grossa scrematura si è operata già con la definizione delle disponibilità, perché solo una ristretta minoranza dei candidati poteva effettivamente dare disponibilità alla frequenza per un corso intensivo full time per di più nel periodo Natalizio.
Alla fine direi che le cose sono andate per il verso giusto, i ragazzi selezionati hanno formato un gruppo fantastico estremamente attivo e coeso. Tuttora sono in contatto tra loro, supportano reciprocamente i reciprocamente i progetti hanno iniziato alcune collaborazioni e parlano di organizzare eventi insieme.
Questo è un risultato che non avevamo propriamente messo in conto e devo dire che è davvero bellissimo.
Quali sono le aspettative per i nuovi Music Creators alla fine del loro percorso didattico?
Parliamo di un’ambito di lavoro in cui i traguardi si raggiungono per definizione attraverso il proprio lavoro. Ora i ragazzi hanno le competenze per poter sviluppare al meglio i progetti ma anche per capire come continuare ad accrescere le loro conoscenze perché a questo punto sanno bene che non potranno mai smettere di imparare e aggiornarsi.
Hanno acquisito la consapevolezza di ciò che sta succedendo nel music business e di come funziona il mondo della creator economy, sanno quali traguardi prefiggersi e quali strade percorrere per raggiungerli. Sanno che non sarà necessariamente un percorso facile ma hanno maturato la capacità di gestire il loro tempo e le loro risorse nel modo ottimale per rendere sostenibile un’attività che richiederà loro costanza e dedizione.
Hanno capito su quali aspetti focalizzare l’attenzione, come valutare ogni risultato e come fare tesoro anche delle esperienze meno positive.
Hanno acquisito una più profonda maturità musicale ma soprattutto hanno trovato nuovi stimoli e tanto entusiasmo scoprendo possibilità che in certi casi neanche sospettavano per potersi esprimere artisticamente in una forma che può diventare anche molto remunerativa.
Molti di loro stanno già avviando i loro progetti con risultati anche piuttosto interessanti!
Tornerà nel futuro l’occasione di partecipare a questo tipo di corsi intensivi?
Torneranno sicuramente corsi di questo tipo e il prossimo appuntamento con Music Creators è per un summer camp che consentirà ai ragazzi provenienti da altre regioni di conciliare una bellissima esperienza formativa con una vacanza indimenticabile nella capitale!
In autunno vorremmo invece riproporre il progetto, ma in una modalità più diradadata che lo renda fruibile anche a tutti coloro che devono conciliarlo con un impiego o un altro tipo di studio.
Chiusa questa interessante chiacchierata con Federico Berichelli, riportiamo qui un altro parere importante che arriva da molto vicino a noi: si tratta di quello di Thomas Colasanti, CEO di Musicoff, che all’interno del programma del corso ha svolto le attività riguardanti le competenze tecnologiche nell’area del videomaking.
Thomas ci racconta: “In un percorso di formazione dedicato ai content creators dell’ambito musicale non poteva mancare uno sguardo al mondo video ovviamente. Un panorama a 360 gradi, partendo dalla composizione delle immagini e i rudimenti delle tecniche di illuminazione che sono la base per ogni decente contenuto video/fotografico.
Ma la tecnica non è tutto e così, dopo un’oretta di esempi visti insieme e sperimentati, siamo passati ai contenuti, ai formati per i vari social, alle modalità di posting e alle follie degli algoritmi...
La cosa più importante è stata sicuramente quella dedicata all’integrità del messaggio, alla necessità di smetterla di seguire “cosa vogliono gli utenti” e, invece, di concentrarsi su cosa ogni creatore di contenuti vuole trasmettere e di farlo consapevolmente, consci che nessuno può dare quello che non ha.
Uno spazio quindi dedicato ai propri sogni e a come metterli in cantiere in maniera pratica e organica.
Interessanti le domande dei ragazzi collegati da remoto, che si sono fatti trascinare con entusiasmo in questo mondo che di certo non è nuovo, ma che si può sicuramente rinnovare!“
Collegati ora al sito ufficiale di Percentomusica.
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