In attesa del concerto che riporterà la chitarra di David Gilmour nell’anfiteatro romano dell’antica Pompei, luogo del mitico concerto/documentario dei Pink Floyd degli anni ’70, il prossimo 21 giugno si potrà visitare proprio all’interno dello storico sito una mostra fotografica e video dedicata alla band ed al loro periodo passato tra le stupende rovine oramai ben 45 anni fa.
La mostra “Pink Floyd. Live at Pompeii. The exhibition by Adrian Maben” è strutturata con un vero e proprio percorso visivo e di ascolto lungo i circa 80 metri di gallerie dell’anfiteatro romano, in compagnia della musica dei Floyd, ed è organizzata a cura di Adrian Maben, regista del film suddetto, e della Soprintendenza di Pompei. Il tutto ha luogo il giorno in cui il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Turismo di Dario Franceschini ha fissato la “Festa della Musica” nazionale, che coinvolgerà con vari eventi moltissimi musei e piazze italiane.
Più di 250 foto, con scatti di scena ed immagini inedite, racconteranno i giorni di inizio ottobre del 1971, diventati oramai un cult per i fan del gruppo inglese. Alcune delle foto sono di Jacques Boumandill, allora in veste di cameraman, che le ha ritrovate in un suo archivio privato. Ovviamente ci saranno filmati video tratti dal film, come le scene negli Abbey Road Studio durante la scrittura di Dark Side of the Moon o le cosiddette “Chit Chat with Oysters”, chiacchiere in libertà dei 4 musicisti.
Successivamente al 21 giugno, la mostra sarà comunque visitabile dal 9 all’11 luglio, giorni immediatamente successivi ai due concerti di Gilmour, ed in maniera permanente dal 18 luglio fino a settembre.
Una ghiotta occasione per tutti i fan della band ed una seppur magra, ma molto interessante, consolazione per tutti coloro che non sono riusciti ad accaparrarsi un biglietto per i live del chitarrista inglese.
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