Con un’interfaccia grafica chiara ed efficiente, Musicmap offre una panoramica sugli sviluppi della musica popolare dagli inizi del novecento a oggi in tutti i suoi generi e sotto-generi, senza dimenticare playlist dedicate per l’ascolto.
Circa sette anni di ricerca, più di 200 fonti citate e almeno un paio di livelli di approfondimento per definire 19 Super-Generi raggruppati visivamente con colori opportuni come il blu per il gruppo Blues-Gospel-Jazz.
Rock (in sei tipologie), Metal, Industrial, Pop, Country, R’n’B, ma anche Jamaican, Rap, Drum’n’bass, Techno, Trance, Downtempo.
Cliccando su ognuno di questi Super-Generi si apre un nuovo menu con un testo descrittivo e una lista di sotto-generi che vengono individualmente descritti e inquadrati storicamente. La cosa più utile a questo punto sono le playlist – audio e Youtube – collegate a ogni sotto-genere: una dozzina di brani o filmati per inquadrare immediatamente l’argomento.
Efficacissimo.
Zoomando sufficientemente sulla mappa si evidenziano nomi e collegamenti fra un genere e l’altro, configurando un vero e proprio albero genealogico. Un lavoro gigantesco che non pretende di essere completo né perfetto, ma si pone anzi in prospettiva di crescita. Sono ancora da attivare, anche se già presenti graficamente, le aree relative a Folk, Classical, World, ma già così c’è tanta roba.
Musicmap è uno strumento utile a chi studia e a chi lavora con la musica, ma anche a tutti coloro che vogliono semplicemente capire da dove viene ciò che ascoltano.
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