Roland si lancia con nuovo vigore nella mischia del panorama dei sintetizzatori di alta fascia, e lo fa attraverso un nome che evoca nei cuori degli appassionati più di un sussulto.
È in arrivo il nuovo Jupiter, nelle versioni X e X-M. Si tratta della nuova incarnazione del concetto di strumento “allround” del produttore giapponese, e a quanto pare ci sono gli elementi per farne un concorrente temibile per tutta la concorrenza.
Il generatore di sintesi deriva da quelli impiegati in tutte le più recenti produzioni Roland, denominato ZEN-Core, e promette di ricreare fedelmente tutte le sonorità (elettroniche e non) che hanno reso celebre il marchio tra gli appassionati: tutte le caratteristiche dei vari Jupiter-8, Juno-106, SH-101, ma anche XV-5080, la serie RD, e le batterie elettroniche TR-808 e TR-909 vengono ora riproposte in un unico strumento potente e flessibile, adatto a qualsiasi contesto sia live che studio.
La generazione sonora è suddivisa in 5 parti, 4 synth e 1 drums, ed è completa di una potente sezione effetti e un innovativo arpeggiatore, capace di prendere gli input del musicista e creare parti di accompagnamento anche complesse.
La meccanica a 61 tasti con aftertouch è stata rifinita ed offre un grande controllo, e tutta l’interfaccia utente è stata progettata per facilitare il più possibile al musicista l’esecuzione e la programmazione dei suoni.
Anche la costruzione dello chassis, interamente realizzata in metallo, contribuisce all’idea di strumento di alta gamma.
La versione X-M è pensata per il musicista che si sposta spesso, data la possibilità di funzionare anche a batterie; vanta una tastiera a 37 tasti sottili, pur mantenendo la costruzione in metallo e l’interfaccia densa di controlli (compatibilmente con le dimensioni minori).
La generazione sonora è identica al fratello maggiore.
Per maggiori informazioni consulta ora il sito ufficiale Roland.
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