Collings e il rilancio della qualità nella costruzione delle chitarre americane in un filmato celebrativo.
Era un uomo unico… nato con il cervello di un ingegnere, l’occhio del progettista, le mani di un tecnico e il cuore di artista.
Così viene raccontato il fondatore dell’omonimo brand americano dalla sua squadra di topgun della liuteria nel video che ne celebra il lavoro a un anno dalla scomparsa.
Di lui si ricorda la cultura della qualità riflessa in strumenti elegantissimi e dotati di un suono altrettanto ricercato.
È opinione di molti che sia stato proprio il lavoro di Collings e pochi altri, dagli anni settanta in poi, a spingere le grandi case storiche verso una produzione migliore e degna della propria tradizione, dopo un periodo piuttosto buio.
La sua attenzione al limite del maniacale per la qualità a 360 gradi, dalla parte costruttiva fino a ogni dettaglio estetico, si fondeva perfettamente con l’amore per il suono dei migliori strumenti prodotti in America nel corso della prima metà del 1900, chitarre acustiche e mandolini.
Lo spirito non è cambiato nel nuovo millennio, quando Bill decise di avventurarsi nel territorio delle chitarre elettriche producendo una serie di strumenti straordinari che sono presto diventati un must per i migliori musicisti internazionali.
Dalla prima acustica costruita per Lyle Lovett su un bancone improvvisato alla produzione odierna, le chitarre Collings sono andate in mano a gente come Bill Frisell, Julian Lage, Andy Summers, Charlie Sexton, Keith Urban, Patti Smith, Mumford & Sons, Pete Townshend, David Bromberg, Chris Hillman, Jerry Jeff Walker e tanti altri.
Oggi la produzione continua ad Austin grazie al team selezionatissimo di Collings Guitars, che onora l’eredità di Bill proseguendone l’opera nella produzione di strumenti di alta qualità.
Potete trovare le chitarre Collings presso i punti vendita Tomassone a Bologna e Roma.
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