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Yamaha presenta la serie Reface

Yamaha ha lanciato da pochi giorni la serie "Reface", una gamma di quattro sintetizzatori portatili che emulano una serie di sonorità di alcuni best seller della casa dei tre diapason, e di altri strumenti storici; si tratta di quattro modelli compatti e facilmente trasportabili, nati per offrire la possibilità al mu

Yamaha ha lanciato da pochi giorni la serie “Reface”, una gamma di quattro sintetizzatori portatili che emulano una serie di sonorità di alcuni best seller della casa dei tre diapason, e di altri strumenti storici; si tratta di quattro modelli compatti e facilmente trasportabili, nati per offrire la possibilità al musicista di suonare ovunque, grazie all’alimentazione a batterie e la presenza di una coppia di speaker interni per l’ascolto.La tastiera mini a 37 tasti montata su tutti i modelli è in grado di emulare l’action di una meccanica a passo standard come il modello FS, che equipaggia alcuni best seller del marchio giapponese come le workstation della serie Motif.Tra le altre caratteristiche comuni segnalo nelle connessioni l’interfaccia USB, per connettersi a un personal computer o un dispositivo iOS, una coppia di uscite audio su presa jack da 6,3 mm, e un ingresso audio stereo Aux, su presa minijack da 3,5 mm, una porta MIDI I/O (tramite adattatore fornito a corredo) infine una presa per collegare un pedale sustain o di espressione. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche dei quattro modelli: Yamaha CS: si tratta di un sintetizzatore dotato di un engine sonoro basato sulla tecnologia proprietaria AN (Analog Physical Modeling), e dotato di una coppia di oscillatori selezionabili nelle seguenti combinazioni: Multi-Saw, Pulse, Oscillator Sync, Ring Modulation e FM.Per ciascuna combinazione degli oscillatori sono applicabili i parametri Texture e Mod per modificare il Pitch o le modulazioni; inoltre sono disponibili quattro tipi di destinazione per l’LFO, un generatore di inviluppo (EG) con quattro segmenti ADSR, i controlli Cutoff e Resonance per il filtro (LPF; 24dB per ottava), il modo Portamento Mono/Poly, più quattro effetti VCM, con parametri regolabili per Depth e Rate. La polifonia massima è di otto note. Lo Yamaha Reface CS è dotato infine di un Phrase Looper con regolazione del tempo di esecuzione.Yamaha CP: un modello nato per emulare una serie di timbriche vintage di pianoforte elettrico, dotato di un engine sonoro basato sulle tecnologie proprietarie SCM e AWM2: in esso troviamo una coppia di emulazioni dedicate al Rhodes, simulazioni di Wurlitzer, Clavinet e dello storico Yamaha CP80, più un preset denominato “Toy Piano”.La catena degli effetti prevede un algoritmo Drive applicabile su ciascun preset, più quattro blocchi VCM selezionabili a scelta come Tremolo o Wah, Chorus o Phaser, un Delay analogico o digitale, infine il riverbero. La polifonia è di 128 note. Allo Yamaha Reface CP è collegabile anche un pedale sustain Yamaha FC3, con il supporto del mezzo pedale. Yamaha YC: questo modello dal vivace colore rosso è strettamente dedicato all’emulazione di organi: in esso troviamo cinque simulazioni rispettivamente per un organo elettrofonico americano, tre varianti a transistor di modelli realizzati in Inghilterra, Italia e Giappone a cavallo tra gli anni sessanta/settanta, infine un’emulazione del modello Yamaha YC-45D.Oltre ai nove drawbars, sul pannello troviamo controlli per selezionare la velocità del Rotary, il Vibrato/Chorus e la percussione, più la regolazione dell’intensità di due effetti per distorsione e riverbero.  La polifonia è di 128 note. Yamaha DX: un sintetizzatore che rimanda a un’altra serie storica di Yamaha, ma il Reface DX propone alcune novità in termini di interfaccia e di generazione sonora basata sulla sintesi FM: nei quattro operatori (12 algoritmi) a disposizione troviamo infatti parametri per dosarne in ciascuno la risposta alla Velocity e il Feedback. L’interfaccia è stata rivista per semplificarne l’uso, e oltre al display troviamo quattro aree Data Entry sensibili al tocco, per modificare in contemporanea i vari parametri di ogni operatore.Tra gli effetti, troviamo algoritmi di distorsione, VCM Touch Wah, Chorus, VCM Flanger, VCM Phaser, Delay e riverbero. Anche questo modello dispone di un Phrase Looper con regolazione del tempo di esecuzione. La polifonia è di otto note. Lo Yamaha Reface DX dispone di quattro banchi da otto preset ciascuno per memorizzare i propri suoni.  A partire dal primo settembre, Yamaha lancerà per la gamma Reface il servizio Soundmondo: tramite il web l’utente potrà accedere all’editor dedicato per il proprio sintetizzatore, nonché allestire un database di timbriche personalizzate o brani musicali da condividere e scambiare con altri utenti. Collegando il proprio sintetizzatore Reface a un personal computer tramite l’interfaccia USB, il servizio Soundmondo riconoscerà automaticamente lo strumento impiegato, e darà accesso all’area ad esso dedicata.  Per altre informazioni sulla nuova gamma di sintetizzatori Reface, vi suggerisco di visitare il sito internet di Yamaha Music Europe Branch Italy, il punto di riferimento per l’utenza italiana del marchio giapponese.Riccardo Gerbi

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