Il Jazz è un genere le cui origini si fanno, giustamente, risalire ai popoli afroamericani, che portarono con sé la loro musica poliritmica venendo a contatto con altri stili tradizionali e strumenti diversi, in un cammino evolutivo che passo dopo passo (senza un “inventore”, checché ne dicesse Jelly Roll Morton…) ha portato alla nascita del genere.
Ma ciò che, stranamente, viene spesso ignorato è il contributo italiano al genere. Perché, volente o nolente, tra ‘800 e primi del ‘900 sia il Sud/Centro America che gli Stati Uniti furono letteralmente invasi da emigranti italiani, che non persero certo l’occasione di contribuire in maniera fondamentale allo sviluppo di nuovi stili musicali, volontariamente o meno.
Simbolo di questo fenomeno è il primo disco Jazz, anzi “Jass“, mai realizzato, quello dell’americano di origini italiane Nick La Rocca con la sua Original Dixieland Jass Band.
Nativo di New Orleans, patria della musica nera, ma figlio di genitori siciliani (di Salaparuta, paese da cui emigrò più di un musicista a dire il vero…), Nick dette vita a questa orchestra di “Jass”. Se questa parola può sembrarvi strana, sappiate che questo è il termine originale usato per il genere musicale, le cui origini sono spesso dibattute.
Suono onomatopeico derivato da un rumore tipo sfrigolio o addirittura un gracchiare, sinonimo di forte vigore, parola indicante l’atto dell’eiaculazione maschile e altre interpretazioni che probabilmente sono tutte vere nell’indicare un atto pieno di energia, un impeto improvviso e poderoso, così come la stessa musica nella sua sfrenata componente ritmica, valore piuttosto sottovalutato fino ad allora dalla musica occidentale.
Ciò che è sicuro è che il termine “Jazz” viene per la prima volta scritto proprio grazie (o “per sfortuna” nel caso specifico) alla band di La Rocca, perché dai loro manifesti veniva spesso strappata la “J” così da far rimanere solo la parola “ass”, cioé “sedere” detto in maniera volgare in lingua angolofona. Questo a noi può apparire uno scherzo banale, ma ai primi del ‘900 bastava poco per creare scandalo…
Così si optò per la parola “Jazz”.
Ma il primo disco quindi? Bene, nel 1917 la RCA Victor produce il primo disco in assoluto del genere ed è proprio quello della Original Dixieland Jass Band di La Rocca, formazione di grande successo addirittura invitata per festeggiare la firma dei trattati di Versailles alla fine della guerra mondiale.
Ecco a voi quindi il primo “Jass” su cui si è mai posata la puntina di un grammofono ed era italiano (e non solo per Nick La Rocca, nella band militava anche il batterista Tony Sbarbaro, anch’egli figlio di siciliani emigrati).
Aggiungi Commento