Iniziamo questo nuovo video course sul Maschine MK3, l’ultima incarnazione del controller più venduto dalla Native Instruments.
Maschine è un controller veloce ed intuitivo nel workflow, in grado di farci comporre beats e songs in maniera semplice e rapida come vedremo. Il connubio software e integrazione hardware è più avanzato e completo rispetto uno strumento stand alone, infatti Maschine MK3 lavora con un software ed una serie di librerie residenti sul Mac o sul PC.
Iniziamo a vedere come utilizzarlo al meglio.
Le novità
La versione MK3 è più piccola rispetto alle precedenti versioni, innanzitutto gli schermi sono grandi ereditati dalla versione Studio, i pads più grandi e più sensibili, il touch strip può essere configurato per lavorare sul pitch, sul Mod, sulle Note ecc.
Ma soprattutto, sul retro troviamo una vera e propria scheda audio. Da sinistra vediamo l’uscita cuffie e relativo volume, l’uscita Line e Volume, il Mic Gain e l’ingresso microfono; seguono gli ingressi Line, l’interfaccia MIDI, l’ingresso Pedal assegnabile, la porta USB e l’alimentatore.
L’MK3 funziona anche senza alimentatore, viene soltanto limitata la luminosità dei monitor comunque alimentati dalla USB.
La manopola grande è un encoder a 4 direzioni per la navigazione del browser ed altre opzioni. In sostanza una trasformazione del Maschine Studio con scheda audio integrata il tutto ridotto alle dimensioni del Maschine MK2, un upgrade enorme rispetto il passato.
Installazione
Per prima cosa dovremo creare un account sul sito Native Instruments, e scaricare il Native Access. Installarlo e lanciarlo.
In alto sinistra troviamo l’opzione add serial, clicchiamo ed inseriamo il seriale trovato nella scatola del nostro MK3. Native Access ci mostrerà i software da installare e noi ovviamente siamo pronti per l’installazione del Maschine 2 software. Al termine dell’installazione lanciamolo e aspettiamo che tutti i plugin VST e AU presenti nel nostro computer vengano validati dall’applicazione.
Al termine di questo processo sarà il turno della scansione sugli HD che creerà un database accessibile poi dal browser di MK3.
Configurazione
Siamo pronti per familiarizzare con l’interfaccia grafica GUI e per imparare il sistema di composizione ed utilizzo di Maschine. Dovremo attendere un pochino prima di mettere le mani sul controller.
Clicchiamo subito sulla freccia in alto e accediamo alle preferenze per la configurazione del controller.
- General ci mostra cosa fare all’inizio, quindi se vogliamo caricare l’ultimo progetto appena lanciato macchine, se le nostre tracce o sample debbano essere registrati all’interno del progetto, il tipo di metronomo, se applicare un algoritmo di quantize nel record input, le info sull’uso da inviare ai server di Native per migliorare l’interfaccia.
- Nella sezione Audio selezioniamo il driver, il tipo di controller, il sample rate ed il buffersize per controllare la latenza. Routing ci mostra gli ingressi e le uscite audio del controller.
- Nella sezione MIDI troviamo Input e Output dove poter aggiungere delle tastiere esterne di controllo o per suonare.
- Default ci permette di caricare un template personale dove ad esempio avere già a disposizione batterie pronte o suoni già impostati da usare appena viene lanciato Maschine.
- Pattern è la prima Bar da cui inizia il progetto, per ora lasciamola a 2.
- Library come anche in Kontakt, ci mostra le directory dove sono indirizzate le librerie ed i plugin da caricare. Ad esempio ho un mio HD esterno con tutte le librerie e dopo averlo associato a questa finestra con il pulsante Rescan posso aggiornare il browser di macchine velocemente.
- Plugins Manager ci permette invece di selezionare quelli che ci interessano, oppure togliere quelli che pensiamo possano dare fastidio all’applicazione o mandarla in crash.
- Hardware ci mostra l’associazione del Maschine da utilizzare, calibrare la sensibilità dei tasti pads, la luminosità dei leds. del display e far si che i potenziometri diventino immediatamente auto write ossia che scrivano l’automazione appena vengono utilizzati.
- Colors infine ci fa selezionare le palette da utilizzare per colorare i pads, il tipo di sequenza di colori da utilizzare mentre si creano gruppi e tracce.
Passiamo all’interfaccia
Il primo pulsante in alto ci mostra la versione del software che stiamo utilizzando in questo momento. La freccia in giù ci guida nei menu che vedremo dopo, la lente di ingrandimento nasconde il browser ed il pulsante mixer accede alla pagina mixer. Più o meno lo stesso sistema che abbiamo visto anche in Studio One per accedere ad alcune pagine. Sempre nella parte superiore la transport bar, il tempo ecc.
Quando il maschile è connesso l’icona a destra sarà accesa.
Library
“- La pagina library dispone di diversi sistemi di visualizzazione delle librerie interne di Maschine.
- Projects ci mostra il nome dei progetti da caricare. Ciccando su Projects possiamo vedere tutte le espansioni, alcune acquistabili separatamente sempre dal sito Native. Cliccare sul Maschine Factory per avere accesso subito a quelle disponibili.
- Continuando su Gruppi possiamo creare più gruppi di suoni e ogni gruppo può contenere 16 suoni diversi. Ad esempio possiamo caricare la 808 kit sul gruppo 1 etc etc.
- Sounds ci da accesso ai suoni singoli, quindi non ai kit visti prima.
- Il pulsante Instrument ci mostra tutti i nostri virtual instruments presenti nel pacchetto Komplete e quelli di terze parti compatibili con il sistema NKS come Arturia, Rob Pape, Eventide ecc. Quando acquistiamo Maschine abbiamo comunque una Selection di alcuni di quelli presenti nel Komplete.
- FX ci mostra i Plugin effetti compatibili con Maschine, l’ultimo.
- Infine troviamo Samples dal quale possiamo scegliere i sample singoli di ogni libreria presente nel browser per creare le nostre patch o modificarli radicalmente creandone di nuovi. Cerchiamo una cassa, selezioniamo Kick, analog etc etc. Per ascoltarli alziamo il volume posto sotto la finestra.
- Il pulsate User crea ovviamente un nostro universo nel quale ricavare velocemente quello che utilizziamo di frequente nelle nostre composizioni, dai kit, ai samples, alle songs, ai gruppi ecc.
Nella sezione alta troviamo l’arranger dove montare i nostri loops, e dove quindi la song è costruita, sotto la parameter page dove navigare sulle pagine relative ai controlli e sotto troviamo il pattern page dove costruire i loops in base ai suoni caricati nel gruppo, il nostro sequencer.
Spero vi sia stato utile, condividete il video, non dimenticate di iscrivervi al mio canale youtube e di seguirmi su MusicOff per aggiornamenti settimanali sull’audio recording e lezioni gratis.
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