Ogni tanto mi capita di leggere amenità riguardo le connessioni audio come quella che la Phantom danneggi i microfoni dinamici, pertanto ho deciso di scrivere questo articolo con informazioni semplici ma attendibili riguardo le connessioni audio ed i connettori più usati, con un breve sguardo a quelli vintage che potrebbero equipaggiare un prezioso microfono di qualche anno fa.
Partiamo dai connettori che, per nostra fortuna, nel tempo si sono standardizzati a pochi tipi, anche se recentemente l’esigenza di miniaturizzazione ha dato vita ad alcune varianti.Il connettore più usato fra i musicisti è sicuramente il jack da 6,35mm (per chi ama le misure USA: 1/4″ – è errata l’informazione 6,3mm. di it.wikipedia perché 1″ = 25,4mm) la cui versione con due contatti (per gli anglofoni TS), ossia segnale sulla punta e massa sulla base, è tipica del 99% (se non più) degli strumenti musicali.
La variante con tre contatti (per gli anglofoni TRS) in Italia è genericamente detta stereo in quanto spesso usata per connessioni stereo della cuffia (con il segnale di sinistra sulla punta, di destra sull’anello e massa comune dei due canali sulla base) o per connessioni bilanciate nel quale la punta è il segnale “caldo”, l’anello il “freddo” e la base la massa. Nella connessione bilanciata lo stesso segnale viaggia su due conduttori, ma in uno di essi con fase invertita ed i disturbi esterni invece si sommano al segnale nei due conduttori con la stessa fase. Quando il segnale arriva all’ingresso il segnale con fase invertita viene ribaltato nuovamente riportandolo alla fase originale e sommato con l’altro: adesso però i disturbi sui due conduttori risultano essere con fase opposta, dunque sommati tra di loro si annullano, mentre il segnale utile resta invariato.
Un ulteriore uso per il jack a tre contatti è come insert, ossia il segnale di un dispositivo è interrotto per inserire un apparecchio esterno nel percorso del segnale; in questo caso generalmente la punta è la mandata verso l’unità esterna e l’anello è il ritorno dall’unità esterna, di nuovo le masse sono in comune sulla base. Un esempio frequente di insert con il canale di un mixer riguarda un processore di dinamica (compressore, gate, ecc) o un equalizzatore più sofisticato di quello residente (un parametrico* a 3 o più bande o un grafico da 10 bande in su) a volte può anche essere un effetto specifico per quel segnale.
In questi casi il segnale è interrotto dopo il GAIN (a volte dopo l’EQ interno) e torna al canale nello stesso punto di partenza, ossia non esclude nessuna sezione del mixer ma è proprio inserito in mezzo! Parametrico è un equalizzatore che oltre al classico intervento in dB (attenuazione/esaltazione) ha anche la scelta della frequenza di intervento ed il cosiddetto “Q”, o fattore di merito, che stabilisce l’ampiezza della banda dell’intervento (attenzione questo parametro è inversamente proporzionale ossia 1 ha maggiore ampiezza di banda di 2).
Negli ultimi anni, in particolare per le connessioni da/per computer, smartphone, tablet ed altri apparecchi compatti, si è diffuso l’uso di connettori stereo o mono con jack da 3,5mm. e di quello da 2,5mm. (di nuovo le misure di it.wikipedia sono imprecise) con piedinature personalizzate dalla aziende che costruiscono i dispositivi. Un altro connettore molto usato, in particolare dai cantanti è l’XLR, brevettato da James H. Cannon, proprietario dell’omonima azienda. Questo connettore ha molte versioni, nel nostro settore le più popolari sono quella a 3 poli, usata per i microfoni e connessioni di linea professionale, e quella a 5 poli usata per microfoni stereo o “doppio elemento” con massa comune.
A metà degli anni ’80 c’è stata la standardizzazione della piedinatura con polo 1 massa (o terra) polo 2 positivo (o caldo o polarità normale) polo 3 negativo (o freddo o polarità inversa). Per evitare cablaggi controfase di apparecchi prima della standardizzazione, in particolare di quelli giapponesi, controllate attentamente il manuale!Ed eccoci alla temuta alimentazione Phantom: è una corrente continua che viaggia sui poli 2 e 3, mentre il polo 1 rimane di terra. I microfoni che possono realmente essere danneggiati da questa tensione sono quelli a nastro, salvo diversi modelli recenti che la richiedono! I modelli dinamici sbilanciati potrebbero piuttosto danneggiare il circuito di alimentazione Phantom, in rari casi potrebbero essere danneggiati anche i microfoni.
Sia per le connessioni a 5 poli che con microfoni vintage, controllate sempre il manuale perché potrebbero anche avere bisogno di altri tipi di alimentazione e/o utilizzare piedinature non standard! Uin breve cenno ai connettori dei radiomicrofoni: in questo caso sono sempre personalizzati dall’azienda costruttrice ed il riferimento al manuale è indispensabile!
Per collegare un’uscita sbilanciata ad un ingresso bilanciato ci sono due metodi: quello semplice prevede la connessione del segnale sul positivo e della massa doppiato su negativo e massa (ovviamente usando un jack a due contatti ciò avviene automaticamente!) sulla base e sull’anello. L’alternativa consiste nel farsi un cavo specifico usando un cavo bilanciato e collegare dalla parte sbilanciata sulla massa sia il negativo che la massa, per poi dividerli sul connettore bilanciato. Questo metodo può fornire 20-30 dB di reiezione di modo comune, inferiore ai 60 dB ottenibili con una sorgente bilanciata, ma è meglio di niente.
Nel caso di un’uscita bilanciata verso un ingresso sbilanciato il cablaggio è un po’ più complicato in quanto per farlo correttamente bisogna avere informazioni precise riguardo il circuito bilanciato che alimenta l’uscita; la cosa migliore è fare riferimento al manuale del dispositivo di uscita.Infine c’è una connessione derivata dall’Hi-Fi e che si trova anche in dispositivi audio/video come il cosiddetto pin-jack (o cinch o RCA), un connettore sbilanciato che funziona come ingresso di livello linea in diversi mixer… ma ora stiamo entrando nel prossimo approfondimento: i livelli.
Riferimenti:Line Level
Nominal Level
Volt calculator
Aggiungi Commento