Questo plug-in, se regolato in un certo modo che vedremo insieme nel video, riesce più di ogni altro (a mio parere) a dare la giusta brillantezza alle voci.
Attenzione: ciò non vuol dire che sia “l’unico” modo di lavorare sul mix delle voci, perché queste hanno moltissime variabili e ogni fonico ha un suo approccio nel suo lavoro, non parlo solo di mix ma anche di ripresa microfonica.
Voce fuori o dentro il mix?
Come sappiamo in Italia è tradizione (che anno dopo anno si è sempre più accentuata) mettere le voci molto “fuori” dal mix, cioé a un livello più alto della parte strumentale, in modo che siano assolute protagoniste, forse a volte anche troppo.
Le valutazioni di merito per ora lasciamole da parte, perché ci sono moltissimi mix italiani che sono eccellenti. È principalmente una scelta di gusto e di produzione, controcorrente a quella che ad esempio è la tradizione inglese e americana, in cui la parte vocale è tenuta più amalgamata al resto, qualche volta anche molto immersa negli strumenti (ma anche in questo caso ovviamente il troppo stroppia).
Ho fatto un video mesi fa sul fonico che io personalmente stimo di più attualmente, Serban Ghenea, che ovviamente non è un tecnico che segue la tradizione italiana e a mio parere ottiene sempre il giusto equilibrio (non solo sulle voci!).
A cosa serve “schiarire” una voce?
Se quello che ci serve è dare ottimi contorni e giusta presenza a una voce, ecco che la procedura che osserviamo oggi ci viene d’aiuto, senza dover alzare esageratamente il livello della traccia vocale nel missaggio.
Oltretutto il plug-in che useremo dà anche un suo suono caratteristico, che è diventato uno dei preferiti da molti ignegneri del suono in giro per il mondo, anche ad altissimi livelli.
E ora, cliccate sul player video e iniziamo!
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