Che cos’è la realtà, parlando di ripresa microfonica? Un microfono può davvero filtrare la realtà per essere incisa su disco nella sua interezza?
Uno degli assiomi degli audiofili più incalliti è che ascoltare la musica al suo meglio voglia dire riprodurre l’evento musicale nel modo più fedele possibile, come se stessimo assistendo fisicamente all’esecuzione.
Ma questo è davvero possibile? Può un microfono in ripresa portare su disco – tralasciando peraltro tutto quello che avverrà dopo sotto le mani del fonico – esattamente un’immagine speculare della realtà? E di quale realtà?
Sono queste le domande che oggi poniamo a Silvano Ribera, guru del mondo dei microfoni e fondatore di Audio Ribera, uno dei marchi più apprezzati oggigiorno per quanto riguarda i microfoni di alto livello.
Ribera ci spiegherà cosa vuol dire “tradurre” la realtà attraverso uno strumento di ripresa audio. Cioé, scegliere quale rappresentazione di essa si ritiene la più adatta ad essere trasportata su disco, per poi trasformarla in un prodotto finito.
Fondamentalmente, è un problema di conoscenza. Per cui, forse, bisognerebbe interessarsi al migliore ascolto dell’incisione in sé, non alla riproduzione dell’evento “reale”.
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