Oggi parliamo di Avantone MP1, una cuffia decisamente diversa da quelle arrivate nel mio home studio fino a oggi.
Nelle occasioni precedenti avevamo trattato di quelle che nascevano in primis per ascolto critico e grazie a determinate caratteristiche progettuali e alla loro resa in termini di suono, diventavano utili anche per il mixing e il mastering, nonché per applicazioni di monitoring durante delle registrazioni.
Diventa raro trovare un prodotto settoriale nell’ambito delle cuffie dato che, con le dovute variazioni sul tema, tutte sono utilizzabili in maniera più o meno in maniera universale per gli utilizzi sopracitati.
Le Avantone MP1 Black che ho qui oggi sembrerebbero essere, invece, l’arma finale per chi lavora quasi esclusivamente sul missaggio.
Considerazioni Estetiche
L’intero concept design è decisamente vincente, anche se un po’ abbondante nelle dimensioni: disegno moderno con alcune scelte cromatiche ben fatte, unite a rifiniture adeguate alla fascia di prezzo in cui si colloca la cuffia.
Bella da vedere e alquanto leggera, pesa decisamente meno delle Shure Srh840 analizzate poco tempo addietro su queste pagine, però, ahimè, sono grandi quasi il doppio per quanto riguarda i padiglioni, costruiti in plastica e con sostegni in metallo; il dorso invece è gommato con cuciture e rivestito in similpelle.
Il packaging è veramente bello, molto elegante e ben fatto, peccato che non funga anche da custodia come era per le Shure SRH1540 o le HD380 di Sennheiser. Questa in mio possesso è la versione nera e ha già un suo fascino, ma spezzo una lancia a favore della versione colorata in tinta identica alle mixcube che secondo me è ancora più bella.
Considerazioni Tecniche
Presa la scheda tecnica direttamente dal manuale di istruzioni, vediamo un attimo di che tipo di cuffia stiamo parlando:
- Cuffia chiusa
- Circumaurale
- Driver da 50 millimetri
- Impedenza di 16 Ohm
- Livello di pressione sonora 113 dB
- Intervallo di trasmissione in frequenza di 18 – 25,000 Hz
- Peso di 550 g
Viene definita come cuffia chiusa, ma non sono molto d’accordo con questa considerazione perchè ho comunque una certa fuoriuscita di suono verso l’esterno, le considererei più delle semi-aperte che delle cuffie chiuse.
La pressione sonora è decisamente consistente, cosa che va molto a favore di questo prodotto, soprattutto coadiuvato dal fatto che questa cuffia ha un’impedenza veramente minima (16 Ohm), anche rispetto ad altri suoi competitor, e può essere pilotata anche dai cellulari più economici.
Ma il punto che contraddistingue questa Avantone è uno switch fisico decisamente particolare, che permette di passare su tre modalità diverse di ascolto, ovvero:
- Stereo
- Mono
- Mixcube
L’ascolto in mono è utile per controllare se il mix necessita di correzioni di qualche tipo.
L’ultima opzione invece è interessante, per chi non le conoscesse invito a cercare informazioni a riguardo anche sul sito di Backline: le mixcube di Avantone sono delle piccole casse, monovia e attive, che hanno un sound molto particolare, decisamente medioso, senza tante basse e con le altissime praticamente tagliate con il coltello.
Queste Mixcube sono famose nell’ambito del mixing perché permettono di capire se il tuo mix funziona, se tutti i volumi sono a posto, se tutto è ben bilanciato e così via; in tantissimi le usano o usano prodotti con la stessa concezione (Auratone per esempio utilizzate nel mixing di Thriller).
Quindi, dopo questa piccola parentesi, quest’ultima opzione dovrebbe simulare il comportamento di queste casse monovia, soluzione interessante. Dotazione quindi pari ad altre cuffie di diversi competitor ma con un plus che regala una spanna in più data dallo switch fisico e relative opzioni di ascolto.
Considerazioni Sonore
L’intera catena di ascolto è la stessa delle precedenti puntate, quindi direttamente dall’uscita cuffie della Arturia Audiofuse, ma questa volta mi sono concentrato su un unico utilizzo, quello del missaggio di una sessione in Reaper.
Già dalle prima battute si può capire che:
- è una cuffia estremamente clinica in termini sonori
- risente pesantemente del sistema con cui la stai ascoltando
- non è una cuffia “audiofila”
A livello sonoro parliamo effettivamente della cuffia più flat che ho avuto fino a oggi, e anche molto probabilmente la più cinica per quanto riguarda il “far sentire gli errori”, sia per quanto riguarda la parte di recording che quella di mixing.
La sensazione sonora è un pochino diversa dal solito, sembra di ascoltare il tutto su un paio di piccola casse piuttosto che su dei padiglioni cuffia classici, sembra un po’ più “dritto in faccia”, ma è un pò difficile da descrivere a parole, vanno ascoltate in negozio per avere un’idea più totale.
Ho testato, oltre che sulla mia scheda audio, su altri piccoli hardware tra pc portatili, amplificatori Hi-fi e dispositivi mobili, e sono arrivato alla conclusione che per avere un utilizzo al massimo delle sue possibilità prendere un buon amplificatore cuffie potrebbe essere una buona scelta, se non quasi necessaria.
La simulazione delle mixcube è un argomento alquanto ostico da trattare, con questa opzione di tagliare le basse, dai 100-150 Hz in giù o poco di meno, e le altissime frequenze tra i 16 KHz e i 20Khz.
Attualmente non sono in grado di fare paragoni con le casse Avantone originali, ma è indubbio che siano il coltellino svizzero del fonico, un prodotto che fa un ottimo lavoro per chi lavora in studio, riescono a dare una precisione notevole e pari anche a prodotti di fascia ben più alta
Questa non è una cuffia che utilizzerei per monitoring, almeno non per chitarra, il suono che ne esce può fuorviare la percezione che si ha della cassa microfonata facendola risultare più piccola della realtà, ma per altri utilizzi, per le voci per esempio, sono ottime e possono dare molte soddisfazioni.
Ti lascio un’altra opinione oltre la mia, che è quella di Francesco Bonalume del canale di Reaperiani che ha utilizzato la stessa cuffia e con le considerazioni diretta di un fonico che lavora in studio e in radio.
Considerazioni Economiche
Il prezzo di vendita è di 200 euro Iva Inclusa, non è un prezzo elevatissimo per una cuffia che fa più che dignitosamente il suo lavoro. Il costo è rapportato a quello di cuffie che abbiamo già visto in passato, il loro difetto è che forse sono un po’ “settoriali”, perché con non ci fai tutto quanto, tra i suoi avversari possiamo trovare i soliti nomi noti a tutti tra cui:
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La scelta di questa tipologia di prodotto nasce quando ti serve suddividere la dotazione del tuo studio in cuffie per il missaggio e cuffie per l’ascolto. Per questa cifra, che è pari a un paio di casse veramente entry level, si può portare a casa un prodotto funzionale per chi lavora nell’ambito del mixing.
Pro
- Sound improntato per essere usato durante il mixing
- La simulazione delle mixcube fa bene il suo lavoro
- Dà la sensazione di stare ascoltando una piccola cassa
Contro
- Non adatta al mastering
- Non ha il sound audiofilo che in molti possono aspettarsi (ma non nasce per quello del resto)
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