Correva l’anno 1977 quando Wilfried Ehrenholz, il co-fondatore di Dynaudio, affermava che per un’azienda costruttrice di casse acustiche il modo migliore per realizzare prodotti veramente eccezionali era di costruire anche i propri altoparlanti.
Questa semplice affermazione ha comportato un enorme lavoro tecnologico che ha portato a diversi brevetti ad iniziare dal Magnesium Silicate Polymer (MSP), adottato in tutti i woofer e midrange dell’azienda, e proseguendo con il rivestimento dei tweeter a cupola in seta, filtri del primo ordine, ecc.
Nel corso del tempo c’è stata anche la collaborazione con personaggi di primo piano, quale Andy Munro, co-fondatore di Dynaudio Acoustics, che ha apportato la sua enorme esperienza maturata nella progettazione di studi per stabilire i nuovi standard qualitativi per monitor da usare in pre-produzione, produzione, post-produzione, mastering e cinema.
Lo scorso anno è stata rilasciata la serie LYD e in questi giorni ci sono arrivate le LYD48, una soluzione a 3-vie dal nome chiarissimo: midrange da 4″ e woofer da 8″.
Sballando l’ottima scatola ergonomica (cui Dynaudio ci ha abituato) restiamo stupiti per la compattezza: la LYD48 ha quasi lo stesso volume (appena 28 litri) di un monitor 2-vie, con un frontale molto elegante nonostante l’affollamento di altoparlanti… il trucco per far scendere in basso il woofer da 8″ sulle ottave inferiori è nella profondità del cabinet.
Chiaramente il progetto a 3-vie consente di tagliare il woofer a 460Hz, togliendogli una gamma critica per l’emissione ottimale, mentre il tweeter da 28mm inizia a lavorare dai 5600Hz, accollandosi un’energia sonora minima, dedicata quasi esclusivamente alle armoniche degli strumenti musicali, seppur supportato da un potente ampli da 50W RMS, identico a quello del mid mentre quello del woofer sale a 80W di potenza: i tre ampli sono in classe D con circuito 96kHz/24bit.
Il DSP di questo monitor è un apprezzato Analog Devices che processa i controlli Bass Extension, Sound Balance e Position. Come si capisce dal nome stesso, il primo controllo riduce la risposta in frequenza di 10Hz per maggiore pressione sonora (+10Hz/+5dB) o la estende con una minore pressione (-10Hz/-5db), partendo da 0Hz che è l’impostazione di fabbrica.
Importante notare che nessuna delle tre impostazioni influenza la linearità della risposta in frequenza, assicurando la migliore prestazione possibile per qualsiasi ambiente di ascolto e/o mix.
Il controllo Sound Balance differisce dalla semplice EQ shelving della maggior parte dei monitor perché adotta il cosiddetto filtro ‘Tilt‘ che esalta una parte dello spettro di frequenza mentre attenua l’altra parte dello stesso ammontare. Infatti nella posizione “Bright” il filtro alza gradualmente la risposta in frequenza fino a +1,5dB a 20kHz mentre attenua fino a -1,5dB a 20Hz, e funziona al contrario nella posizione “Dark”.
Interessantissimo il controllo Position che consente di risolvere i problemi di posizionamento vicino a una parete, problema specifico per le frequenze inferiori nei sistemi bass-reflex. I progettisti Dynaudio hanno creato due diverse “accordature”: una quando i monitor sono distanti (“Free”) e una quando sono collocati entro 50cm, o meno, dalla parete (“Wall”).
Ciò consente di avere una risposta più bilanciata a prescindere dalla posizione dei monitor e dalla vostra posizione di ascolto.
Dopo tutte queste chiacchiere ci mancava solamente l’ascolto, al solito agguerrito per trovare il pelo nell’uovo!
Nonostante la distanza inferiore a quella ottimale (triangolo di poco più di 1 metro, contro 1,5m min consigliati) abbiamo trovato subito lo sweet spot e ci siamo criticamente rilassati dedicandoci all’ascolto di CD e di brani registrati da noi.
L’unica cosa che non mi convinceva personalmente era il suono dei bassi e (dopo l’ascolto di casse di batteria registrate con AKGD12 & D112, AT AE2500, Lewitt DTP640 REX e EV ND68), così ho preferito attivare il filtro per estendere in basso di 10Hz seppure a scapito della pressione sonora (credo di aver già scritto che preferisco registrare, mixare e ascoltare a SPL veramente basse, quindi non ho fatto un grosso sacrificio).
Bene, posso dire di aver subito ri-trovato (acusticamente) quel filo di bassi che cercavo, come confermato dall’ascolto anche dei miei CD di riferimento (incluso il CD test di Alan Parsons & Stephen Court… quello di Toni Soddu & Claudio Passavanti me lo hanno sequestrato) e mie registrazioni di pianoforte e cello.
LYD48 in due aggettivi? Suono equilibrato e uniforme.
Abbiamo apprezzato decisamente il suono emesso da questo monitor sia per la sua completezza che la sua consistenza che credo sia frutto dell’ottima ingegnerizzazione nello sviluppo orizzontale con l’elegante scelta della disposizione simmetrica degli altoparlanti.
Come non condividere al 101% le parole del Product Specialist Sebastian Rodens “Well, we have enjoyed quite a success with 3-way speakers like the AIR 20 and 25, as well as the M3 and M2. But this is the first time we can offer a 3-way in this price range and with such a compact footprint. We are very proud that we are able to do this without having to compromise on quality.”
Per maggiori info su questi diffusori consultate Audio Distribution Group.
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