Tra le tante novità presentate da Native Instruments nel 2019 c’è una soluzione hardware molto performante – nonché economicamente sostenibile – per compositori e musicisti.
Parliamo di Komplete Audio 6, una scheda audio che si presenta come il top di gamma per le interfacce di casa Native Instruments e che risulta essere molto competitiva con gli altri marchi.
Si presenta con uno stile spiccatamente teutonico, un monolite nero con finiture lucide sulla parte superiore, mentre alcuni sprazzi di bianco li possiamo notare sui pomelli per indicare i vari livelli; alcune variazioni cromatiche vengono dagli indicatori led, ma oltre questo non aspettatevi altri giochi di colore.
Estremamente minimale come design, ma che comunque non sfigura in una qualsiasi scrivania. Il form factor è compatto ma non troppo da farla surriscaldare nemmeno dopo diverse ore di utilizzo.
La scheda è composta da due entrate preamplificate (XLR con phantom 48V disponibile) che gestiscono sia ingressi line che instrument, grazie anche alla presa combinata; altri due ingressi non preamplificati invece sono accessibili dal retro.
Sempre sul lato posteriore abbiamo quattro uscite: le uscite 1 e 2 sono le uniche uscite regolabili attraverso il potenziometro del volume e gestiscono gli out ai monitor principali; le restanti sono adibite alla creazione di loop per lavorare “out of the box”. Troviamo poi le connessioni S/PDIF e quelle MIDI.
Ci sono inoltre due uscite per il preamplificatore cuffia e la gestione mono/stereo del nostro audio; conclude il tutto un miscelatore del segnale diretto con quello dell’host (il nostro computer).
Questa dotazione fa immaginare che sia una scheda audio più propensa all’utilizzo in composizione o piccole produzioni, il che non è un male visto che abbiamo tutto il necessario per poter collegare diversi strumenti senza problemi, ottima per studi estremamente piccoli o per il lavoro on the road, senza discostarsi troppo dalla dotazione che hanno i suoi competitor.
Vediamo nel dettaglio la parte tecnica:
Uscita Bilanciata
Livello di uscita massimo – +11,5 dBu (bilanciato)
Risposta in frequenza – 20 Hz 20 kHz + / 0,1 dB
Uscita Cuffie
Livello di uscita massimo 2x 25mW @ 33 Ohm
Risposta in frequenza 20 Hz 20 kHz + / 0,1 dB
Input Instrument
Livello di ingresso massimo – +13 dBu
Risposta in frequenza – 20 Hz 20 kHz + / 0,1 dB
Input Line
Livello di ingresso massimo – +13 dBu
Risposta in frequenza – 20 Hz 20 kHz + / 0,1 dB
Mic input
Livello di ingresso massimo +6 dBu
Risposta in frequenza 20 Hz 20 kHz + / 0,1 dB
Il convertitore ha una frequenza di campionamento massima di 192 kHz a 24 bit, in linea con molti prodotti (anche professionali).
Sul lato prettamente sonoro, il convertitore ha una quantità di volume abbondante e presenta un THD (Total Harmonic Distortion) estremamente basso; risulta essere abbastanza equilibrato, con un leggero smussamento sulle altissime frequenze e con una risposta estremamente buona verso i suoni elettronici (synth, drum machine).
L’uscita cuffie, nonostante sia comunque di una fascia entry level, riesce a dare una dose di volume soddisfacente senza snaturare troppo il suono in uscita; a dispetto di altre però, anche tenendo il massimo del gain del preamplificatore, la distorsione rimane molto bassa, cosa estremamente apprezzabile.
La scheda riesce a pilotare le mie Avantone Mp1, ma a causa dell’uscita di soli 33 Ohm potrebbe trovare non poche difficoltà a pilotare ad esempio una Beyerdinamic.
D’altronde è una scheda USB e sarebbe folle aspettarsi prestazioni superiori, sia per l’alimentazione utilizzata sia per il costo finale della scheda stessa.
È possibile controllare la latenza della scheda attraverso il roundtrip di Pro Tools, e parliamo di dati estremamente interessanti dato che parliamo di input di 13 millisecondi e di circa 21 in output.
Come dato è assolutamente positivo e batte di quasi una decina di millisecondi alcuni competitor della stessa fascia di prezzo (siamo poco sopra i 200 euro, per capirci).
Parlando invece del preamplificatore, non ha un impronta timbrica troppo particolare e non ha una grandissima soglia di headroom, già a metà corsa se non si sta attenti si potrebbe clippare, ma è sufficiente per pilotare microfoni anche molto “duri” (Shure SM7 ad esempio).
Per quanto riguarda il rumore di fondo, riesce a essere silenziosa fino a ¾ di corsa (oltre sarebbe veramente chiedere troppo).
In conclusione, la Komplete Audio 6 è una scheda audio estremamente interessante per le fasce entry level, molto utile per la composizione e per una piccola produzione in casa o on the road, difficilmente si potrebbe chiedere di più. Con il software che viene dato in bundle diventa un piccolo hub per la produzione.
I prodotti Native Instruments sono distribuiti in Italia da Midi Music.
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