Cari MusicOffili, questa volta abbiamo recensito per voi il Traktor DJ, un software per Microsoft Windows di Steinberg e Native Instruments pensato per i DJ e per chi si diletta in “MIX” casalinghi. Traktor DJ, infatti, permette di mixare file mp3, wav e cd audio utilizzando tutte le funzioni tipiche che possono interessare un DJ, quali scratch, loop, controllo sul tempo ed altre.Ma andiamo del dettaglio: il pacchetto si presenta con una grafica accattivante e contiene già 200Mb di file mp3 da mixare, in collaborazione con Vitaminic.de. L’installazione è molto semplice ed il programma, la prima volta che lo si avvia, richiede l’inserimento del CD originale per la verifica contro le copie. Il CD è infatti forato in due punti, come protezione. Durante l’installazione viene chiesta la lingua d’installazione; il software, purtroppo, è disponibile solo in inglese o tedesco.
Il manuale è molto scarno. Poco più di 40 pagine per lingua di cui cinque dedicate agli shortcut da tastiera e tre al glossario. Sono ben spiegate tutte le funzioni, ma avremmo preferito un maggior dettaglio nella sezione practice e magari qualche esempio pratico di vari tipi di mix.
La prima cosa che abbiamo subito notato, vedendo l’immagine sulla confezione (un po’ esagerata) di un DJ con un portatile, sono stati i requisiti di sistema. Il manuale riporta infatti come richiesti:
- Processore Intel Pentium II da 366Mhz in su
- 64Mb di RAM (e qui siamo d’accordo, con meno non ci gira neanche Windows)
- Scheda audio (meno male :-))
ma poi indica come raccomandati
- Processore Intel Pentium III o AMD Athlon da 500Mhz in su
- 128Mb di RAM
- Scheda audio multicanale con driver DirectX
- Scheda video AGP
- CD-Rom SCSI da 33x in su
- Microfono
Abbiamo fatto varie prove e vi assicuriamo che con meno di un Celeron 700 il programma non funziona bene e genera dei fastidiosi “click” quando si caricano le canzoni o ci si muove troppo velocemente. 128Mb di RAM vanno benissimo e un CD-Rom IDE ha fatto egregiamente il suo lavoro senza creare problemi. Vi consigliamo anche di usare dischi fissi veloci, per minimizzare i tempi di caricamento che sono un po’ troppo lenti, a causa dell’analisi preliminare che Traktor DJ compie su ogni file.
Subito dopo l’avvio, la prima volta, il programma apre la finestra di setup per configurare alcune opzioni:
(Clicca per vedere lo zoom) Nella schermata Audio si sceglie il tipo di scheda audio e il relativo driver. Il programma consente di usare le schede audio in tre configurazioni:
- Unica scheda audio, sul canale destro il segnale monitor e sull’altro il master (lo sconsigliamo).
- Due schede audio, una per il master e l’altra per il monitor.
- Scheda audio 4-speaker che consenta di inviare due segnali diversi alle casse, uno per coppia.
Abbiamo provato le prime due configurazioni e la seconda è senza dubbio quella che consente maggiore flessibilità d’utilizzo. L’output master è stato inviato su una coppia di casse e il monitor su una cuffia con microfono.
C’è poi da scegliere il tipo di driver: il DirectSound è quello che dà migliori prestazioni su schede di un certo livello, ma con la seconda configurazione abbiamo avuto problemi e abbiamo quindi ripiegato sul driver MME che con una latency >100ms è utilizzabile senza fastidiosi “scoppiettii”.
In Preferences, invece, si scelgono i parametri di funzionamento del programma:
(Clicca per lo zoom) Nota importante: il formato dell’output wave non è selezionabile finchè non si attiva il deck record del programma; probabilmente un bug.
Passiamo quindi all’analisi del programma.
(Clicca per lo zoom) Il deck è abbastanza intuitivo: la prima sezione comprende il menu per attivare/disattivare le altre sezioni, la seconda l’equalizzatore e il controllo del microfono, con un comodo tasto “talk” che abbassa il volume delle due tracce e dei tasti “bend” per modificare lo shift delle due tracce.
La terza sezione è relativa alle due tracce, con la visualizzazione del tempo della traccia, i potenziometri del volume e la visualizzazione grafica della traccia che scorre al play. Può essere usata con un “click e trascina” per stoppare o fare scratch manuale.
Funzione interessante, il Traktor DJ è in grado di ricavare automaticamente il tempo della traccia dopo pochi secondi di play e salvarlo nella playlist per futuri utilizzi. La rilevazione è piuttosto affidabile. Il tempo puè essere modificato direttamente immettendo il valore desiderato, utilizzando la funzione di auto sync, con i tasti +/- o con un comodo tap-in.
La quarta sezione contiene i controlli per le tracce, con la possibilità di suonarle in reverse e di settare “on the fly” (al “volo” n.d.r.) un “cue point” al quale ritornare con un click. Al centro c’è il fader, due “punch-in” per bypassare il fader e il controllo del segnale monitor. Questo può essere identico al master, inviato in cuffia secondo il mini-fader o splittato utilizzando i due canali stereo per le due tracce.
La quinta sezione contiene i controlli di loop; il loop puè essere settato on the fly e avere durata fissa o variabile; Traktor DJ normalmente lo setta ad inizio battuta ma può essere spostato. Al centro ci sono i controllo di scratch automatico: tipo e durata.
La sesta sezione contiene i controlli di registrazione e di esportazione. E’ infatti possibile registrare ciò che avviene durante l’esecuzione per poi ripeterlo oppure esportare l’uscita master in un file wave. La registrazione o l’esportazione possono essere avviate in qualunque momento. Per ambedue le funzioni avremmo gradito un tasto di stop; attualmente è necessario cliccare nuovamente sul tasto per fermare l’operazione, cosa non proprio intuitiva.
La settima ed ultima sezione è quella che ci ha lasciato più perplessi. Oltre a non aver possibilità di utilizzare due CD audio e al limite di quattro playlist, sono stati fatti anche grossolani errori di traduzione, come si evince da quest’immagine:
(Clicca per lo zoom) Ci auguriamo che la Steinberg voglia provvedere il prima possibile a risolvere il problema, anche perchè abbiamo ormai la curiosità di sapere cosa nascondono i criptici messaggi. 🙂
Ottima la scelta di visualizzare tutti gli shortcut da tastiera quando si va con il mouse sul tasto desiderato; le funzioni sono molte e ricordarli tutti è difficile, almeno per i primi tempi.
Il funzionamento del programma è nel complesso buono. Manca una funzione che consenta di fermare una traccia ed avviare l’altra con un solo comando e si sente fortemente la mancanza della possibilità di “customizzare” i tasti di scelta rapida, cosa che sopperirebbe al primo problema. Basterebbe assegnare due tasti diversi al play/pause delle due tracce e premerli in rapida successione.
Veloce la risposta ai comandi da mouse e allo scratching manuale. Siamo rimasti un po’ freddi ai vari tipi di scratch automatico, ma dipende comunque dai gusti personali.
La forte richiesta di tempo macchina impone che Traktor DJ sia l’unico programma in esecuzione durante la creazione dei MIX. Ciò non è invece essenziale quando si fa il playback di mix registrati precedentemente. E’ comoda la possibilità di poter fare “avanti veloce” di un mix, se si vuole cercare un particolare passaggio per registrarlo in wave.
Anche i filtri applicabili alle tracce sono di buona qualità ed è particolarmente buono il posizionamento iniziale dei loop; siamo quasi sempre riusciti a sistemarlo al punto desiderato al primo o al secondo colpo.
Il controllo del fading in cuffia quando si usa la funzione split senza “cuemix” è poco chiaro. Su questo punto sarebbe necessaria un’integrazione al manuale.
Anche la funzione autosync ha un funzionamento poco chiaro… sarebbe preferibile se in casi estremi si arrendesse, invece di proporre dei tempi assurdi quando il tempo delle due tracce è troppo diverso.
Un’ultima nota dolente: con Windows 2000 su un Celeron 700 e 256Mb di RAM si sono verificati degli inspiegabili blocchi di sistema, che hanno reso necessario il riavvio della macchina. Da notare che quel particolare PC non si era mai bloccato completamente prima, ma al massimo erano crashate le singole applicazioni. Su Windows98 ha funzionato invece senza particolari problemi.
In conclusione:
Traktor DJ è un buon programma; non utilizzabile per sostituire i classici piatti in situazioni professionali o live, ma sicuramente è comodo e semplice per prepararsi dei mix in casa da riutilizzare poi in sala o per affiancare un deck professionale per la comodità di poter “cambiare disco” molte volte di seguito in brevissimo tempo, per mix particolarmente elaborati.
Del resto il costo basso lo rende appetibile anche per chi desidera semplicemente avvicinarsi al mondo dei DJ; è infatti venduto a € 50.62 o addirittura scaricabile a € 35.82 dal sito di Native Instruments.
Ecco qui dei sample dei mix fatti durante questa recensione: Un passaggio diminuendo la prima traccia e poi con il fading sulla seconda.
(cartoni animati) Download MP3 Passaggio brusco… qui ci voleva un sistema per stoppare e cambiare traccia di colpo.
(cartoni animati) Download MP3 Passaggio con la seconda traccia di pitch leggermente aumentato con l’autosync.
(cartoni animati) Download MP3 Qui l’autosync non ha funzionato perfettamente.
(Disco anni ’80) Download MP3 Sincronizzato a mano.
(Disco anni ’80) Download MP3 Stop & go fatto a mano.
(Disco anni ’80) Download MP3 Altro stop & go fatto a mano, quello a nostro parere venuto meglio ^_^
(Disco anni ’80) Download MP3
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