C’è un nome da ricordare tra le colonne portanti dello slap bass e in generale della musica Funk e Rhythm and Blues, ed è quello del bassista Louis Johnson.
Lo slap e quel video didattico
Benchè l’introduzione di questa impostazione tecnica del basso elettrico (era già caratteristica nel contrabbasso da diverso tempo) venga tradizionalmente fatta risalire a Larry Graham, Johnson ne fu uno dei primissimi fautori, al punto che ancora oggi più di qualcuno ritiene che sia stato lui a coniarla.
Una buona fetta di questo merito va senza dubbio al video didattico pubblicato nel 1985 dalle edizioni Hal Leonard per la serie Star Licks Master Sessions, nel quale l’artista mostrava a chiare lettere le ragioni del suo soprannome “Thunder Thumbs“, accompagnato da uno degli altri tratti distintivi della sua carriera, vale a dire l’utilizzo dei bassi Music Man StingRay.
The Brothers Johnson, a tutto groove
Non che l’abilità di Louis Johnson si limiti semplicemente alla didattica, considerando che nella sua ragguardevole carriera ha avuto modo di dare sfogo alla sua propensione per lo slap in diverse occasioni.
A cominciare dal progetto The Brothers Johnson, fondato assieme al fratello chitarrista George, che godette di un certo successo tra la seconda metà degli anni ’70 e gli inizi degli ’80.
Qui possiamo ascoltare la loro “Strawberry Letter 23“, con la traccia di basso isolata nella prima parte del video che rende ampiamente giustizia al senso del groove di questo bassista.
Lo sapevi? Anche con Michael Jackson
I meriti di Johnson vanno comunque oltre tutto questo, perchè l’artista compare in una a dir poco invidiabile lista di lavori come session man.
Qualche nome? Iniziamo nientemeno che da Michael Jackson, e in particolare dagli album Off the Wall, Dangerous ma soprattutto dall’enorme successo Thriller; ebbene sì, dietro la riconoscibile linea di basso di “Billie Jean” ci sono le abilissime mani di Louis Johnson.
Al fianco dei grandi della cosiddetta Black Music
Il lavoro di questo bassista è comunque conosciuto anche grazie ad altri grandi interpreti dell’area musicale R&B, Funk e Soul.
Tra i nomi più importanti vanno sicuramente citati quelli di George Benson, Stanley Clarke (anch’egli bassista di importanza assoluta) e George Duke, al quale sono legate alcune delle performance live più memorabili di Johnson, come ampiamente testimoniato dal contenuto di questo video.
Ciò che Louis Johnson ci ha lasciato
Louis Johnson è purtroppo scomparso prematuramente nel 2015, all’età di 60 anni. Anche così lascia in tutti i modi un’eredità di consistenza enorme: le successive generazioni di bassisti sono infatti nate e cresciute sotto la sua importante influenza sia in termini di sviluppo tecnico che dal punto di vista del gusto musicale.
Perchè in fin dei conti la vera sfida non si limita al semplice costruire un’abilità tecnica di alto livello, dato che questa va poi necessariamente messa al servizio di quel fondamentale elemento artistico che muove tutti noi appassionati, vale a dire la musica.
Aggiungi Commento