Il pedale volume è il fratellino del nostro potenziometro della chitarra, vediamo quindi dove inserirlo nella nostra pedaliera.
Il pedale volume è di solito un componente che viene a volte “omesso” da una pedaliera per una serie di motivi, da quello dell’ingombro, ma anche perché “potrebbe” cambiare il suono del nostro strumento, causando un’attenuazione di alcune frequenze (alte solitamente).
Questo concetto vale fino a un certo punto, in base a quanto viene aperto il pedale da inizio a fine corsa si possono avere risultati sonori diversi non solo nel volume ma proprio nelle frequenze, nella timbrica. Poi, i pedali in commercio sono molti e hanno prezzi e rese ovviamente differenti.
Esistono 2 diverse tipologie di pedali volume:
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- Attivo – che va alimentato (batteria o alimentatore esterno)
- Passivo – che non va alimentato
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Queste non sono le uniche possibilità, alcuni hanno uscite dedicate all’accordatore e alcuni possono anche essere utilizzati come pedali di espressione o anche in modalità stereo. Spesso si ha il minimo regolabile, che fa in modo di impostare il livello del volume a inizio corsa del pedale oltre cui non deve scendere (in generale comunque sono pedali su cui “mettere le mani” è facile e un tecnico può facilmente regolare l’intera corsa del pedale, NdR).
Quello che prenderemo oggi in considerazione è un pedale classico che viene utilizzato ormai in tutte le pedaliere del mondo, ovvero l’Ernie Ball (qui nella sua veste 40° Anniversario), pedale estremamente semplice da usare, con le sole uscite di In, Out e quella per l’accordatore.
Rimane una delle soluzioni migliori perchè non colora il nostro sound generale, una buona corsa del pedale e un peso tutto sommato tollerabile per la sua grandezza.
Vediamo quindi di rispondere a una domanda, dove inserisco il pedale del volume? Sia in una pedaliera complessa che in una pedaliera semplice le soluzioni sono essenzialmente tre:
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- Inizio della catena – Funziona in pratica come il potenziometro della chitarra
- Nella mandata effetti oppure dopo i pedali di preamplificazione/dinamica – Posizionato quindi dopo overdrive, distorsori, booster, equalizzatori o eventuali compressori, il nostro pedale volume lavorerà abbassando o alzando il volume generale del suono elaborato dai suddetti pedali, senza però intaccare minimamente le code del segnale sottoposto a unità di modulazione o ritardo, quindi i vari delay o riverberi.
- Fine della catena – come nel caso precedente io controllo il volume generale di tutta la pedaliera, ma ho un diverso controllo sul suono finale, gestendo tutto il suono già effettato, al posto di mandare ai pedali un suono dal livello più basso. Non è più quindi un sostituto del potenziometro della mia chitarra, con cui sappiamo bene si controllano anche certe sfumature sonore e dinamiche, nonché di gain, ma un vero e proprio master volume del suono della pedaliera.
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In una pedaliera complessa, controllata attraverso un sistema di Looper-Switcher, abbiamo la possibilità (se presente) di inserire il pedale del volume nell’uscita send della pedaliera, così da avere un controllo di volume a monte di tutti i pedali di preamplificazione, ovviamente la scelta ha senso se usate sempre un amplificatore con la mandata effetti.
Abbiamo quindi capito come gestire il nostro segnale fino all’amplificatore, ma stiamo ragionando ottimisticamente, perchè durante l’assemblaggio di una pedaliera può accadere una delle cose più brutte del mondo, la comparsa del rumore di fondo.
Ma di questo parleremo nella prossima puntata.
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