Correva l’anno 1990 quando Dave Mustaine e soci (all’epoca con un certo Marty Friedman alla chitarra) pubblicarono Rust in Peace, quarto album in studio della band il quale avrebbe riscosso un importante successo in termini di vendite e di critica; una legittima fetta di merito va senz’altro attribuita allo stile di Ellefson, che ispirò la successiva generazione di bassisti del mondo heavy metal.
Fu proprio in occasione del tour di promozione del disco che la collaborazione tra l’artista e Jackson Guitars andò a consolidarsi, nello specifico con la nascita del primo basso a cinque corde del brand, uno strumento custom che negli anni a seguire sarebbe diventato irrinunciabile per il bassista e che di fatto si collocò come base per la linea di bassi signature dell’artista.
È con grande soddisfazione che il marchio ha annunciato l’introduzione del modello celebrativo X Series Signature David Ellefson 30th Anniversary Concert™ Bass CBX V, uno strumento nato sulla scorta delle personali preferenze dell’artista e che racchiude la caratteristica cifra sonora dei prodotti Jackson combinata a quell’elevata suonabilità che rappresenta un must per il bassista nel genere di riferimento.
Il nero della finitura gloss cela un body in pioppo dal contorno pensato per la comodità di chi plettra quanto per quella di chi invece utilizza le dita, lasciando alla fretting-hand un pratico accesso al registro più alto dello strumento.
Costruzione neck-thru scala 34″ con giunto “a sciarpa”, il manico è realizzato in acero a taglio di quarto rinforzato in grafite; inconfondibile la paletta Pointed con meccaniche in linea e finitura matched.
La tastiera è invece in lauro, fornita di 21 tasti in formato jumbo, radius compound 12″-16″ e curva che si appiattisce man mano che si sale lungo il manico, tutto a favore degli approcci tecnici ultra-veloci; non mancano a decorazione i caratteristici inlay Sharkfin in pearloid.
Uno strumento dalle simili caratteristiche aveva necessità di una voce solida e tagliente al tempo stesso: spazio dunque a un’accoppiata di magneti attivi firmata EMG, un J al ponte e un P al manico, controllati da uno switch a tre posizioni con volume generale e un preamp a due vie su basse e alte a completare la parte elettronica.
Attacco e sustain dello strumento beneficiano della presenza del ponte Jackson HiMass, proprietarie anche le meccaniche Sealed Die-Cast, rifinite in nero al pari del resto della parte hardware.
Per chi volesse approfondire ulteriormente sarà utile il rimando alla pagina del prodotto sul sito web ufficiale Jackson Guitars.
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