Il test di oggi è dedicato a una belva da domare, la testata da ben 800 Watt (RMS su 4 ohm) della GR Bass.
Creata per il “bassista moderno che non deve chiedere mai” questo amplificatore è dotato di 2 canali separati, oguno dei quali è a sua volta munito un controllo di overdrive. L’obiettivo di GR Bass è stato infatti quello di fornire i mezzi necessari a tutta la gamma di suoni e di potenza necessaria ai bass player di oggigiorno, passando dal clean iperdefinito a timbriche più sporche e sature.
La testata offre la possibilità di connettere due strumenti, soluzione assai comoda se avete due bassi differenti (numero di corde, attivo/passivo, fretless o altro) con possibilità di usare i controlli di equalizzazione, separati tra i due canali, alternativamente o simultaneamente.
La cosa ancor più interessante riguarda la, anzi, le DI, ma ne parleremo dopo.
Volendo l’amplificatore può anche dare voce al vostro amico tastierista… sempre che siate d’accordo!
Ma prima di parlare delle altre specifiche nel dettaglio, sentiamolo in azione con il nostro grande amico e musicista professionista Alessandro Cefalì.
Come stavamo dicendo, abbiamo due canali separati, assolutamente speculari come controlli: EQ a 4 bande e ben 6 frequenze selezionabili sui medi, controllo di gain, di line out, filtri per bright e deep e ovviamente i master.
Un apposito switch posto a sinistra del frontale subito sotto l’ingresso AUX IN è dedicato, come dicevamo, alla scelta se lavorare sui canali in modo indipendente oppure miscelarne le caratteristiche.
C’è poi il pulsante “Pure Sound” che come è intuibile bypassa la sezione EQ e restituisce il suono puro, appunto, dello strumento.
Sempre sul frontale abbiamo l’ingresso per le cuffie e il suo volume, oltre allo speaker mute. Sul secondo canale abbiamo inoltre un circuito extra con un ulteriore controllo Drive, un utile filtro low cut e un potenziometro Blend di miscelazione con il suono clean.
Altra caratteristica davvero unica di questo amplificatore è che ogni canale ha la sua DI dedicata, quindi è possibile inviare due segnali separati anche quando utilizziamo un solo strumento. A cosa serve? Immaginate di poter ad esempio inviare al fonico due segnali separati, uno clean e uno distorto. Oppure, più semplicemente, potete collegare due strumenti diversi e inviare al tecnico i loro segnali, che potrà così gestire assai meglio da dietro il banco mixer.
La testata ha la sua pedaliera dedicata (opzionale) per avere sotto i piedi i controlli principali dell’amp.
Visto che la riserva di Watt non è mai abbastanza, sappiate che esiste addirittura una sorella maggiore di questa Dual 800, la Dual 1400.
Per ogni ulteriore informazione per sapere dove poter provare questo amplificatore, e magari anche i relativi cabinet, contattate il distributore Aramini Strumenti Musicali.
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