Battenti ibridi, a metà strada tra spazzole tradizionali e fruste, e l’aggiunta di modelli popolari alle bacchette Puregrit e Doubleglaze rappresentano le ‘nuove proposte’ Vic Firth per il 2020.
L’azienda statunitense intitolata al timpanista che ne fu il fondatore, di recente acquistata dalla Zildjian, si è decisamente orientata verso soluzioni ibride, con una linea di spazzole particolarissime. Le quattro Re.Mix Brushes, create in collaborazione con il percussionista inglese Pete Lockett, sono realizzate in materiali naturali, in una gamma crescente di ‘durezza’: si parte con le RM1 in saggina (Broomcorn), per passare alle RM2 con i ‘fili’ in erba africana (African Grass), quindi alle RM3 in listelli di betulla (Birch Dowels), per finire con le RM4 con tre soli e spessi listelli in Rattan e Betulla.
Per tutte la lunghezza è di 14 pollici e 1/8 per uno spessore da mezzo pollice e un’impugnatura rettangolare ricoperta da materiale plastico. Come suggerisce il loro nome, possono essere anche mischiate tra loro dai musicisti più curiosi e creativi, alla ricerca di sonorità inaudite.
Le bacchette trattate secondo il processo Puregrit (‘grana pura’), pensate per chi ha problemi di presa per eccessiva sudorazione delle mani e prima prodotte solo nelle misure 5A e 5B, si arricchiscono di tre modelli, sempre American Classic: 7A, Extreme 5A ed Extreme 5B. Gli stessi modelli (American Classic 7A, Extreme 5A ed Extreme 5B) sono stati lanciati anche nella versione Doubleglaze, dalla laccatura raddoppiata.
Nel campo degli strumenti a percussione a tastiera, introdotti tre tipi di mallett signature, rispettivamente firmati da Ander Åstrand (due modelli per vibrafono) e Theodore Milkov (per marimba).
I prodotti Vic Firth sono distribuiti da Aramini strumenti musicali.
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