Torniamo al modo dorico e mischiamo note tratte da arpeggi, pentatoniche e cromatismi: la vostra chitarra urlerà di gioia!
O magari sarete voi a farlo, quando avrete trovato finalmente nuove strade inconsuete per improvvisare! Già, perché quando il (personale) vocabolario della chitarra inizia a diventare monotono, è giusto cercare altre vie da percorrere e altri linguaggi.
Se poi si parla di musica modale, si deve proprio imparare a “parlare” diversamente, anzi, a pensare prima di tutto in maniera differente!
L’approccio cromatico è uno dei più usati, ma è facile perdere il senso di ciò che si sta suonando, un po’ come quando, nel parlare una lingua straniera, mettiamo troppe parole una in fila all’altra complicandoci la vita da soli, atteggiamento catastrofico se poi quella lingua la stiamo ancora imparando a padroneggiare.
Come nelle puntate precedenti, non è questa la sede in cui pensare di poter imparare da un giorno all’altro a districarsi tra i modi. Ma un lick può essere sempre un ottimo dito puntato verso la direzione giusta, sta a voi poi guardare la strada, e non il dito, e camminare.
Quindi, buon lick e… occhio a dove mettete i piedi, anzi, le mani!
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