Oggi continuiamo a parlare degli elementi dei riff, arricchendo il nostro “ricettario” compositivo ed acquisendo nuovi strumenti utili per completare ed abbellire i nostri brani.
Oggi in particolare parleremo delle ottave.
Specialmente nei generi più vicini al Nu-Metal al Metalcore ed alle correnti alternative tanto in voga dagli anni novanta in poi, una delle tecniche più utilizzate in assoluto per abbellire o addirittura creare un riff è quella delle ottave.
Come sempre, nessuno si è inventato quasi niente: la tecnica di doppiare una linea melodica con la sua ottava alta o bassa è utilizzata da secoli.
Questo tipo di operazione renderà la linea melodica una parte fondamentale della sezione che stiamo componendo, portandola in risalto rispetto a tutto il resto.
Ascoltiamo qualche esempio preso direttamente da alcuni dei gruppi più famosi che ne fanno utilizzo:
Possiamo notare come nei primi due esempi, la tecnica delle ottave costituisce letteralmente la parte principale del riff.
Sia nel brano dei Linkin park che in quello degli Alter Bridge, infatti, l’armonizzazione all’ottava di un tema a nota singola diventa la parte principale dell’apertura del brano (e nel caso degli Alter Bridge anche il reprise e l’outro del brano).
Nel terzo esempio, invece, Wes Borland dei Limp Bizkit (un chitarrista molto originale e creativo… ascoltatelo!) utilizza le ottave per riempire ed abbellire il ritornello finale, riprendendo la linea che aveva precedentemente armonizzato nel bridge.
Ed ora è il nostro turno!
Ma come possiamo utilizzare queste ottave? La risposta è molto semplice ed è nascosta all’interno delle scale che decidiamo di utilizzare per comporre la melodia.
Facciamo finta, ad esempio, di scegliere la scala minore naturale come nostro punto di riferimento per la costruzione di melodie ed eventuali assolos.
Per prima cosa, cerchiamo di visualizzarne tutte le note in orizzontale sulla quinta e quarta corda.
Ora vediamo dove si trova l’intervallo di ottava rispetto la quinta e la quarta corda:
Cerchiamo di suonare le ottave facendo in modo di stoppare la corda di mezzo (che non dovrà suonare) passando da un punto della scala ad un altro, anche saltando delle note in mezzo.
Vi propongo un esercizio su una delle drum track che abbiamo utilizzato fino ad ora:
Ho utilizzato le note della scala minore naturale per scrivere una parte di riempimento al riff principale armonizzata per ottave.
Di seguito la trascrizione e la backing track per esercitarvi a gestire questa tecnica. Ricordatevi di mutare per bene la nota di mezzo nello shape delle ottave e di mantenere il tempo per tutto l’esercizio!
Ora che abbiamo imparato ad utilizzare le ottave, possiamo iniziare ad inserirle nei nostri riff.
Una tecnica molto utilizzata è quella di inserire le ottave come “risposta” ad una ritmica serrata a note singole.
Scegliete una melodia che vi piace e che vi sembra calzare al “mood” scelto (può essere anche un reprise della melodia che utilizzerete per il ritornello) e suonatela alternando una misura di riff ad una di ottave.
Vi faccio un esempio:
Potete anche utilizzare la tecnica della “risposta” all’interno della stessa misura.
Ricordate che l’unico limite è la vostra fantasia: provate a sperimentare l’utilizzo di ottave visualizzandole non solo nella scala minore naturale ma anche in quella armonica, nella melodica e nei modi delle varie scale.
Ricordate: le ottave che potete utilizzare non sono solo quelle della scala minore naturale come abbiamo fatto negli esempi. Vi invito a sperimentare, utilizzando le note della scala minore armonica o dei modi della scala maggiore.
Ora tocca a voi!
Al prossimo articolo!
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