La dinamica nella chitarra è ciò che separa una sequenza di note suonate in modo meccanico da un fraseggio emozionante e coinvolgente. Ma come si fa a controllarla davvero? Come si può passare da un tocco leggero a una pennata decisa senza perdere il groove e l’intenzione musicale?
Dinamica: il cuore pulsante del chitarrista
Osvaldo Lo Iacono, chitarrista e didatta di alto livello, lo spiega perfettamente in una delle lezioni del suo videocorso online Guitar Alchemy:
“La mano destra è il cuore pulsante di ogni chitarrista perché è con essa che esprimi il ritmo, che esprimi il volume delle note” (Osvaldo Lo Iacono).
In altre parole, è la mano destra (o la sinistra, se sei mancino) che dà vita al tuo playing e quindi alla musica, controllando l’intensità con cui le note vengono suonate.
Se tutte le note hanno la stessa intensità, il risultato è piatto e prevedibile. Immagina di parlare con un tono monotono, senza enfasi: dopo pochi secondi nessuno ti ascolterebbe più.
La stessa cosa vale per la chitarra! Lavorare sulla dinamica significa creare contrasti, dare respiro alle frasi e mantenere viva l’attenzione dell’ascoltatore.
Tecniche per controllare la dinamica
Ci sono diversi modi per gestire la dinamica mentre suoni. Vediamone alcuni:
- Controllo della pennata: proviamo a suonare una scala (ad esempio, Do maggiore) con tutte le note allo stesso volume. Ora ripetiamola aumentando gradualmente il volume oppure alternando note forti e note più leggere. Noti la differenza?
- Hybrid picking e fingerstyle: usare le dita della mano destra (o una combinazione di plettro e dita) permette di ottenere una gamma timbrica più ampia.
Jeff Beck suonava senza plettro per poter scolpire il suono direttamente con le dita, e Albert Collins usava l’indice in modo aggressivo per ottenere un attacco più deciso e percussivo. - Tecnica del pollice: Wes Montgomery suonava tutto col pollice, ottenendo un suono caldo e morbido, perfetto per il jazz. Questo approccio permette di dosare il volume in modo molto naturale, con un attacco più delicato rispetto al plettro.
- Swell di volume: se usi una Stratocaster o una Telecaster, puoi sfruttare il potenziometro del volume per ottenere effetti simili agli archi. Basta suonare la nota e subito dopo alzare il volume gradualmente, per un effetto simile a un violoncello.
Esercizi pratici per affinare la tua dinamica
Vuoi mettere subito alla prova questi concetti? Ecco alcuni esercizi:
- Esercizio della scala a volume variabile
- Suona una scala maggiore o minore cercando di aumentare il volume gradualmente e poi abbassarlo progressivamente.
- Alterna note forti e note deboli, come se stessi creando un dialogo tra due strumenti.
- Hybrid picking con accenti diversi
- Scegli un fraseggio e prova a suonarlo prima solo con il plettro, poi con un mix di plettro e dita.
- Concentrati sulle differenze di timbro e volume e usa le dita per enfatizzare alcune note rispetto ad altre.
- Swell di volume con il potenziometro
- Suona una nota, poi alza lentamente il volume per creare un effetto “violoncello”.
- Prova a inserirlo nei tuoi fraseggi per aggiungere varietà espressiva.
E ora? Sperimenta e raccontaci la tua esperienza!
La dinamica è il segreto per suonare con emozione e catturare l’attenzione del pubblico. Prova questi esercizi, ascolta chitarristi che la usano in modo magistrale e trova il tuo modo personale di esprimerti attraverso il suono.
Se vuoi approfondire il tema, il corso Guitar Alchemy di Osvaldo Lo Iacono su Musicezer è una miniera d’oro di consigli pratici e tecniche avanzate. Come dice lui stesso:
“Inevitabilmente la frase si fa molto più interessante perché crea quel senso di sorpresa e quel senso di escursione dinamica che cattura l’ascoltatore” (Osvaldo Lo Iacono).
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