Cari amici appassionati di chitarra acustica e buona musica, è per noi davvero un grande piacere inaugurare oggi un nuovo percorso di video didattici dedicati al fingestyle a cura del bravissimo Matteo Brenci, un giovane musicista italiano dalle doti straordinarie e dal gusto musicale decisamente maturo per la sua età.
Matteo ha già all’attivo il suo primo disco solista, Simplicity, che abbiamo recensito su MusicOff e che è stato per lui fonte di generosi apprezzamenti da ogni dove, primo passo di una sicura lunga e fruttuosa carriera musicale.
Iniziamo questa collaborazione con lui ascoltando la sua performance di uno dei brani alla base dei suoi gusti e delle sue conoscenze musicali, “Angelina” del grande Tommy Emmanuel, prima figura di riferimento internazionale per quanto riguarda l’acustica fingerstyle. Iniziamo inoltre ad analizzare il brano con un How to Play in due puntate, di cui trovere le tabs allegate.
Vi lasciamo alla performance e poi alla prima delle puntate didattiche e alle parole dello stesso Matteo Brenci.
In questo primo How To Play vedremo: intro – strofa 1 (A) – bridge (B) – strofa 2 (A2). La primissima cosa da fare è accordare la chitarra nella cosiddetta “drop D tuning”, e per farlo ci basterà “scordare” e abbassare di un tono la sesta corda (da Mi a Re). Dopodiché posizioneremo il capotasto sul secondo tasto.
Anche molti altri brani di Tommy Emmanuel utilizzano questo tipo di accordatura (“The Hunt, I’ve always thought of you”, “Those who wait”, per citarne alcuni).
Per semplicità e immediatezza, consideriamo gli accordi e la progressione armonica senza tener conto dell’aggiunta del capotasto (che di fatto rende il brano in tonalità di Mi maggiore); parleremo cioè di Re maggiore (riferendoci alla “forma visiva” dell’accordo) anche se sapremo che effettivamente il suono che ne verrà fuori sarà quello di un Mi maggiore.
Pur cercando di rimanere più fedeli possibile al brano originale così come registrato nell’album Endless Road, va detto che molte parti sono soggette a leggere interpretazioni in fase di esecuzione; spesso (per non dire sempre) lo stesso Tommy Emmanuel durante i suoi live suona questo brano (ma anche tutti gli altri) in maniera assolutamente libera variando leggermente alcuni passaggi specialmente dal punto di vista ritmico.
L’essenza del brano rimane di fatto la melodia, per questo motivo anche quando ci si esercita è molto importante che ci si concentri sul far emergere la melodia senza ostacolarla, ma accompagnandola dolcemente ed enfatizzandola con gli accordi. A mio avviso dunque è utile in certi casi non fossilizzarsi su determinati passaggi solo perché “sulla tab è scritto così“, ma piuttosto consiglio di usare l’orecchio e la propria sensibilità per raggiungere un’esecuzione fluida e sentita dal punto di vista emozionale, a discapito di un’esecuzione “robotica” e fredda ma magari perfetta dal punto di vista delle note suonate.
Talvolta si tratta proprio di una questione soggettiva, e non sempre le soluzioni adottate da una persona si rivelano altrettanto comode per un’altra.
L’intro si apre con una successione di accordi che si ripetono in maniera ciclica per 4 volte: Dsus2 – Dmaj7/F# – G add9 – Asus4. È molto importante cercare di non stoppare ed interrompere il flusso delle note delle tre corde alte nel corso di tutto l’intro. Queste devono al contrario continuare a risuonare assieme alle corde basse.
Ad un ascolto disattento l’intro sembrerà sempre quasi tutto uguale; in realtà osserviamo che ci sono delle piccole variazioni ogni volta che il ciclo di accordi si ripete. Uno dei passaggi più interessanti, ma spesso trascurato da molti, è il Gadd9 che viene preso sul levare la terza volta che il ciclo si ripete.
È importante stare attenti fin da subito anche al senso della pennata. È molto utile infatti, al fine del raggiungimento di un’esecuzione fluida, terminare l’arpeggio di ogni accordo dell’intro con una pennata all’insù, in questo modo sarà più facile ripartire con una pennata all’ingiù sull’accordo successivo.
La melodia principale della canzone si articola nella strofa sui seguenti accordi: D – F#m – G – Bbdim – Bm – Csus2 – F6 – E7 – A7sus4. Dal punto di vista armonico abbiamo una progressione di questo tipo: I – IIImin – IV – bVIdim – VImin – bVII – bIII – II7 – V7. Come nell’intro, anche in questo caso il passaggio finale su A7sus4 (che “per sua natura” tende a risolvere a D) rende di fatto ciclica la progressione.
L’utilizzo di plettro + dita in certi passaggi della strofa è indispensabile, per cui consiglio di esercitarsi molto lentamente e a metronomo. Attenzione a non trascurare i “colpi” stoppati della mano destra sulle corde (contrassegnati con le “x” sulla tablatura), in quanto sono parte integrante del brano e la loro posizione va studiata con la stessa importanza e cura. Il mio consiglio, quando si effettuano questi colpi, è di posizionare le dita della mano (destra) in modo tale da essere già pronte per afferrare le corde giuste (quelle dell’accordo che seguirà il colpo stesso). Le dita (pollice – indice – medio – anulare della mano destra) cioè devono colpire esattamente quelle corde che subito dopo suoneranno. Questo renderà tutto più fluido e semplice.
Rispetto ad altri brani di Tommy Emmanuel, “Angelina” può essere sicuramente considerato più semplice, ma questo non significa che sia facile da imparare e da suonare. Al contrario, è un brano che presenta innumerevoli difficoltà e per questo motivo deve essere studiato molto lentamente, sempre a metronomo e senza la fretta di voler imparare tutto in due giorni. La mano deve abituarsi a certi movimenti, specialmente nell’utilizzo di plettro e dita contemporaneamente, per questo la cosa più efficace è studiare le parti con calma e molto più lentamente rispetto al brano originale, fino a quando non saranno assimilate completamente.
Per raggiungere un’esecuzione sicura e fluida è incredibilmente utile anche suonare “sopra” al brano originale (possibilmente sfruttando eventuali software, disponibili online, che permettono di rallentare i brani senza variarne il pitch). Tenete presente che in questo caso Tommy Emmanuel ha registrato il brano utilizzando un’accordatura a 444Hz anziché a 440Hz, per cui se siete accordati con accordatura standard sentirete una leggera stonatura quando proverete a suonare virtualmente con lui.
Buona lezione!
Matteo Brenci Official Website
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